Il credito bloccato e la manica larga del Cheongsam

Uno dei grandi temi che hanno monopolizzato i giornali finanziari è stato quello sulle sofferenze bancarie, i cosiddetti “non performing loans” (NPL) e tutto quanto ne consegue. In primis il “fallimento pilotato” delle quattro banche (Cassa Marche, Pop Etruria, CariChieti, CariFerrara) e poi la tematica delle “bad bank”, di cui si sono fatte tante parole ma ancora non sì è concretizzato molto.
Le sofferenze bancarie , effetto della crisi ma anche delle modalità discutibili con cui è stato erogato il credito negli anni, rappresentano quindi il vero “cancro” che sta inchiodando il mondo delle banche. La loro crescita comporta un’inevitabile prudenza nella concessione del credito, dannosa per il rilancio dell’economia del paese.

The total stock of Italian non-performing loans (NPLs) has increased post-crisis and currently totals about €350 billion in the banking system. They now represent about 18% of total loans and 23% of GDP, up from €236 billion in 2012, and €132 billion in 2009. Of these €350 billion, the government’s plan would cover the outstanding €200 billion of bad loans. (Marketplus)

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Questa è l’analisi di Moody’s, e di certo non può essere sottovalutata. Diventa quindi normale che con i volumi di NPL le banche concedano addirittura meno (anche se la liquidità abbonda, complici anche le banche centrali) vista anche la situazione macroeconomica non proprio entusiasmante (possiamo definirla una ripresina flebile?). Il motivo è semplice: in un clima così complesso, ingenti risorse sono bloccate sotto forma di accantonamenti, limitando la capacità di concedere più finanziamenti, frenati anche dal timore di un aumento degli NPL, che farebbe crescere costi e rischi per il sistema bancario.
Questa sarebbe la normalità. Ma non tutto il mondo ragiona su queste coordinate.

Prendiamo ad esempio la Cina, dove la “manica larga” del Cheongsam è tradizione. Quanto sta facendo Pechino è un qualcosa di impressionante e di preoccupante, allo stesso tempo. Vi invito a leggere questo post, cosi potrete rendervi conto dove potrebbe avere origine la nuova grande bolla subprime CLICCANDO QUI.

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Pubblicato da Danilo DT

Danilo Rambaudi, alias Dream Theater, è un operatore finanziario dal 1995. Asset Allocation Manager, collabora con istituzioni finanziarie e siti finanziari italiani e non, nell'ambito dell'analisi e della ricerca. Analista tecnico, ma anche padre e marito (e a volte se ne dimentica).

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