AA.VV. David e Golia

I have basically nothing to do with war or with any other thing like it and I wouldn’t really want to patecipate in anything like this, but I don’t really have any choice because this is my home.
Anonimo per strada a Kiev in attesa di essere armato per difendere la città in cui vive dagli invasori russi

La buona musica non sbaglia e va dritta al fondo dell’anima a cercare il dolore che ci divora
Stendhal

La musica è l’arte più vicina alle lacrime e alla memoria
Oscar Wilde

Oggi non ho altro da proporvi che lacrime e sangue. Sappiamo dell’orrore della guerra, del non senso in cui ci annega e lo sa il ragazzo che oggi ha generato con i suoi occhi spaventati e al contempo determinati la musica che vi propongo e che gli dedico con il cuore. Ho incrociato il demone della guerra, non l’ho solo sentito raccontare dalla TV, ho sfiorato i bambini deformati dalla fame e visto distese di campi minati, i mutilati e i disperati.  La guerra puzza ed è cosa terribile, fabbrica di morte e delirio per i superstiti e come un nero e spesso drappo è calata sull’Europa e l’ha avvolta in un abbraccio soffocante. Ora è qui. Manca il respiro a noi, comodi nei nostri divani e nelle nostre case calde e accessoriate, immaginate gli Ucraini con le milizie cecene per le strade, pronte ad ogni efferatezza ed i carriarmati intenti a schiacciare persone per strada. Di cosa altro potevamo mai parlare oggi se non di questa smania di divorarci a vicenda. Come dirlo in musica? Per dir cosa?

Due sono le spinte emotive oggi con la musica. La prima è dare coraggio idealmente a quel ragazzo e a tutti gli Ucraini, fare del suono un rituale ed un incantesimo che simbolicamente li protegga, spero nel corpo e se non sarà possibile almeno nell’anima. Un voodoo per indebolire i truci invasori, trasmettere forza ed energia a chi stanotte come lui a Kiev da semplice civile o da soldato combatterà per non dare in mano la città agli invasori e difenderla, come si difende la persona amata dalla pioggia, dal vento, dalla fame e dalle malattie. Un gesto assolutamente inutile di Mr Pian Piano direte voi, vano ma anche testardo, perché l’arte è da secoli anche gesto politico e questa vuole essere una playlist politica. Ho cercato canzoni coerenti al tema, sia per i testi che per i suoni. Composizioni esplosive, veicoli di cruda forza, determinazione, furia, violenza e coraggio. Avanti ragazzo, vai e fa quel che hai già deciso di fare e sia come deve essere! Difendi quello che ami dal demonio, fatti David contro Golia.

La seconda è una spinta molto diversa. Dopo la furia, l’esaltazione, l’eccitazione, l’adrenalina, lo scontro, la lotta, viene il silenzio e quel che resta è incapacitazione, dolore, amarezza, orrore e anche pietà per il feroce nemico. La guerra non sazia mai, anche nel trionfo sul cadavere del nemico senza vita. La guerra avvelena sempre comunque vada, avvolge nella tristezza, stronca, taglia il respiro e anche questo andava detto con la musica. Per quel ragazzo non sto facendo nulla di più che non sia pensarlo. Niente in tutto? L’amico Orlando Furioso mi direbbe è tutt’altro rispetto al niente. Credo abbia ragione, i nostri pensieri di vicinanza non sono niente, come le preghiere e certo non come atti concreti per fermare il sanguinario aggressore, l’omuncolo al Cremlino, il traditore del grande e coraggioso popolo russo, ma non vuoti. Dunque abbiamo musiche aggressive, canti di furia ed esaltazione ed invece canzoni profondamente malinconiche ad esempio sull’impossibilità di tornare alla normalità, lente riflessive, incapacitate, sospese, dolenti. Salteremo dalle grida folli e tremende ai sussurri, ai pianissimo, alle voci che si spezzano nell’ultimo respiro, alla tristezza profonda e incolmabile.

Qualcosa accomuna tutti i brani: parlano di guerra, direttamente o metaforicamente e come la settimana scorsa cercavamo il segreto di un sorriso in una situazione disperata, qui cerchiamo il mistero del divorarci a vicenda senza pietà. La risposta non l’abbiamo trovata allora e non la troveremo ora. La musica allude, suggerisce, risveglia emozioni e influenza il nostro spirito. Spero che quel ragazzo abbia passato la notte e sia con noi per vedere la fine di questa guerra assurda. Le sue parole, semplici e dirette, mi hanno impressionato. Sulla playlista non dico nulla: CLICCATE QUI  per scoprire con la musica l’esaltazione cieca e la furia o il deserto della tristezza e della sofferenza, perché la guerra non è nient’altro. Una cosa anzi la dico, la scaletta la chiude  ed è dedicata anche a Mark Lanegan (ne abbiamo parlato qui). Mark ci ha lasciato questa settimana, la morte l’ha portato altrove con la sua indimenticabile voce. Ci mancherai tanto: che la terra ti sia lieve. Se la musica è l’arte più vicina alle lacrime e alla memoria, come scrive Wilde, spero che passare da un furioso gridare nel frastuono della battaglia, al silenzio e alle lacrime solitarie, amplifichi anche solo di un granello di sabbia la consapevolezza in noi di cosa sia il demone della guerra in cui stiamo soffocando. Speriamo di catturarlo in fretta per rinchiuderlo nuovamente e con determinazione nell’inferno da cui è purtroppo fuggito, altrimenti ogni disastro è possibile.

Desiderate qualcosa di diverso da lacrime e sangue? Il jukebox di Mr Pian Piano con tutti i musicisti e le musiciste del nostro intrigante menù è come ogni domenica a vostra completa disposizione: classica, jazz, pop, rock e ambient sono lì ad aspettarvi. Non vi resta che calarvi in un nuovo viaggio e raggiungere a piedi il bar “Piano Inclinato” dove durante la settimana si parla d’economia, mentre al sabato ed alla domenica, letteratura, musica e scienza occupano il locale. Il padrone di casa Alieno Gentile sarà lieto di accogliervi tra i suoi avventori. Se volete scoprire in dono altre monografie e playlist curate da Mr Pian Piano di decine e decine e decine (e decine) di superbi musicisti. FATE CLICK QUI e l’archivio in ordine alfabetico vi si aprirà per magia: buon ascolto!

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Pubblicato da Mr Pian Piano

king for a day, fool for a lifetime

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