CAC: la missione impossibile del piano segreto sovranista

CAC
Nel dicembre 2012 uscì su Gazzetta Ufficiale il decreto che conteneva le CAC, Clausole di Azione Collettiva, nate in scia al taglio dei titoli greci, secondo gli accordi europei per l’adesione dei paesi al fondo “salva stati” ESM.

Le CAC consentono ai creditori, in un negoziato di ristrutturazione, di imporre le decisioni votate da una maggioranza qualificata estendendo gli effetti a tutti i sottoscrittori. Lo scopo era quello di permettere trattative più snelle fra uno Stato e i grandi investitori senza dipendere da risposte unanimi, la CAC rende meno problematica l’accettazione di un’eventuale proposta del debitore per una ristrutturazione del suo debito.

Ai tempi della sua introduzione la conseguenza più logica ipotizzata era che i diritti dei piccoli risparmiatori venissero sottomessi a quelli della grande finanza che avrebbe ora potuto “scendere a patti” senza che il loro consenso fosse richiesto, né necessario. E qui potrebbe subentrare la creatività del #GovernoDelCambiamento , che da qualche tempo ha avviato una campagna “strana”:

Non si fa che ripetere che il problema, la vulnerabilità specifica dell’Italia e del suo debito, è che è in mano agli stranieri. Mentre il debito italiano, percentualmente, tra tutti i paesi europei è quello meno detenuto da investitori esteri.

A questo si aggiungono le sibilline frasi di Salvini di ieri: “lo spread? non è un problema. La forza dell’Italia è il risparmio privato. Per il momento viene investito in titoli stranieri. Ma io sono convinto che gli italiani siano pronti a darci una mano” ->
Più che “oro alla Patria” sembra evocare una “autarchia finanziaria” via CIR che faccia leva sul patriottismo e la diffidenza verso l’investitore straniero. Che l’idea “facciamo come il Giappone” circoli e che non sia una buona idea ne abbiamo già parlato

ma può esserci altro

cac btp

tra le CAC c’è infatti anche la ridenominazione: siccome attraverso le CAC una maggioranza qualificata può costringere automaticamente tutti ad aderire, non sarà che dietro l’appello a riportare a casa il nostro debito c’è un piano? Parlando di “minaccia di golpe finanziario”, vuoi vedere che i “nostri” facendo leva su nazionalismo e ignoranza vogliono far rastrellare titoli agli elettori per far “votare” al popolo la ridenominazione del debito in valuta diversa da €, aizzando le folle alla “Revoluccion” contro le élite finanziarie?[sociallocker].[/sociallocker]

Sembra troppo perverso per essere vero, e probabilmente lo è; certo è curioso che l’ideologo noeuro Brghi abbia di recente cambiato idea e deciso di iniziare a comprare titoli di stato italiani, e per coincidenza ha scelto proprio titoli esenti da CAC,come lui stesso ha mostrato:

Se questo progetto sia solo fantasia, un piano di riserva per scontrarsi con la UE o parte cruciale del “Piano segreto” lo scopriremo presto.

Certo, pensarlo oggi è pensar male; e a pensar male si fa peccato.

Ma talvolta a pensar male… com’era?

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Pubblicato da L'Alieno Gentile

Precedentemente conosciuto con il nickname Bimbo Alieno, L'Alieno Gentile è un operatore finanziario dal 1998; ha collaborato con diverse banche italiane ed estere. Contributor OCSE nel 2012, oggi è Global Strategist per l'asset management di una banca italiana.

Una risposta a “CAC: la missione impossibile del piano segreto sovranista”

  1. ….. vogliono far rastrellare titoli agli elettori per far “votare” al popolo la ridenominazione del debito in valuta diversa da €, ..

    E quale potrebbe essere il nome della nuova moneta?
    Visto che pare (almeno) al sottoscritto (ma non solo alui) che si voglia seguire le orme del Venezuela pugnando contro il mostro che ci vuole morti (il suicidio auto-preparato non è contemplato in tali ‘brillanti’ e patriottiche menti): potremmo, prendendo esempio da quello che ha el Pedro, chiamarla l’Italo che é pure il nome di un treno, il treno verso il baratro.

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