Claude Elwood Shannon, il papà del computer

Claude Elwood Shannon nasce a Petoskey (Michigan) il 30 aprile 1916. Fu ingegnere e matematico ed è ricordato come il padre della “teoria dell’informazione”. Presso l’Università del Michigan consegue due lauree triennali: una in matematica e una in ingegneria elettronica.

Nel 1948, mentre lavora nei Bell Labs in New Jersey, celebri per l’atmosfera rilassata e un’assoluta libertà di ricerca, pubblica in due parti il saggio “Una teoria matematica della comunicazione“.

Il titolo può sembrare asettico, ma è uno dei saggi più importanti del XX secolo. Non solo pose le fondamenta per la moderna rete di comunicazione globale, ci regalò anche una nuova prospettiva sul linguaggio umano, su cose che facciamo intuitivamente come parlare o scrivere.

In questo saggio Shannon prese il vago e misterioso concetto di “informazione” e riuscì a definirlo. Non lo fece però con brillanti argomentazioni filosofiche, perché trovò il modo di misurare con precisione l’informazione contenuta in un messaggio.

La quantità di informazione in un messaggio non ha niente a che vedere col suo significato

Ha a che vedere invece solamente con quanto inatteso sia il messaggio. Una notizia è una notizia perché è inaspettata, sorprendente.

Se le notizie sul giornale di oggi fossero le stesse del giornale di ieri, non ci sarebbero notizie nuove e il contenuto dell’informazione della notizia sarebbe pari a zero!
Shannon diede all’informazione la sua propria unità di misura.

Poiché qualsiasi messaggio debba essere trasmesso può essere tradotto in codice binario (una sequenza di 0 e 1), l’informazione diventa precisa, calcolabile e gestibile.
Una singola cifra binaria diventa un’unità fondamentale di informazione, quasi fosse un atomo di informazione.

Bit è il nome di questa unità fondamentale.

L’importanza del bit risiede nella sua universalità: qualsiasi sistema abbia due stati (come nella moneta testa e croce) può contenere un bit di informazione, 1 oppure 0.

E poiché tutto può essere ridotto in bit (suoni, immagini, testi), l’umile bit è diventato il linguaggio comune di tutto ciò che è chiamato “informazione”.

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Pubblicato da Davide Lo Vetro

Mi occupo di post produzione video per l'industria cinematografica e pubblicitaria dal 1998, prima come Flame Artist e poi in qualità di Colorist.

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