Congiuntura: Italia, che fatica

Il Fondo Monetario Internazionale (IMF) in un report sulle condizioni dell’economia Italiana, ha rivisto nuovamente al ribasso le previsioni di crescita per il 2014.

Fra i fattori di breve periodo, le condizioni finanziarie in particolare hanno pesato sulla dinamica della crescita (qui) . Difatti la restrizione del credito in Italia (credit crunch) non è affatto risolta: il costo aggiuntivo pagato dalle imprese per finanziarsi, ancora su livelli elevatissimi (differenziale fra tasso dei prestiti e tasso BCE), sta portando ad una progressiva diminuzione dell’ammontare totale di credito.

9. Congiuntura

Fino ad oggi l’azione della Banca Centrale Europea non è stata sufficiente a trasmettere la liquidità all’economia reale e permane un certo scetticismo sull’efficacia dei programmi di liquidità per nuovo credito (T-LTRO) e acquisti di titoli privati non finanziari (ABS/RMBS e Covered).

La decisione di Draghi di aumentare il bilancio di €1000 miliardi attraverso il credit easing (TLTRO+ABS), in concomitanza con la fine dell’Asset Quality Review, dovrebbe rappresentare il punto di svolta per consentire finalmente un progressivo miglioramento delle condizioni finanziarie.

 

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Pubblicato da liukzilla

Wealth/Asset manager. Ha sposato la causa dei bond ed è ossessionato dalle banche centrali.

4 Risposte a “Congiuntura: Italia, che fatica”

  1. Si parla tanto di mercato del lavoro. Un raffronto sulla distribuzione demografica della disoccupazione con la dimensione del welfare, magari incrociando tutto con la capacità di spesa (condizioni di bilancio pubblico) sarebbe interessante…

    1. avevo già in mente qualcosa anche se + “geografica”.
      L’ipotesi di fondo è paragonare UR a qualche indicatore di spesa pubblica, ma sappiamo tutti che in Italia “maggiore spesa” non è detto che si traduca in “migliore welfare”.
      Avevi in mente qualcosa di diverso riguardo al welfare?

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