Cronistoria dei record di borsa

record borsa

La più piccola componente “viva” di un organismo è la cellula.

Essa infatti risponde ai requisiti tipici minimi per definire la vita: si nutre, si riproduce e muore; lo fa continuamente.

Nel corpo umano nessuna cellula è più vecchia di sette anni (vi ho appena regalato un alibi per qualunque cosa abbiate fatto più di sette anni fa: potrete sempre dire “io non ero io”). È questa continua rigenerazione che ci consente di vivere, di crescere, di guarire quando ci ammaliamo.

LO SVILUPPO INESORABILE DELLE TECNOLOGIE

In economia succede più o meno lo stesso: quando nuove tecnologie rendono disponibili nuovi prodotti o servizi, questi vengono commercializzati con un elevato margine, facendo le fortune delle società del settore. Questi elevati margini diventano ben presto un terreno aperto alla competizione, che fa calare il prezzo delle tecnologie. Questo abbassamento di prezzo rende possibili nuove tecnologie, e la storia ricomincia.

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1 Miliardo di dollari

Lo abbiamo visto accadere per la prima azienda a raggiungere il miliardo di dollari di capitalizzazione. Era il 1901 e la società era la United States Steel, nata dalla fusione di diverse aziende nel settore siderurgico. Era l’apice tecnologico di allora, ma oggi, oltre un secolo dopo, la United States Steel capitalizza più o meno quanto allora.

10 Miliardi di dollari

Fai x 10 e la stessa storia ce la racconta la prima azienda ad aver superato la soglia dei 10 miliardi, nel 1955. L’auto nel Secondo Dopoguerra si apprestò a diventare un bene di consumo di massa, facendo le fortune della Fiat, dei discendenti di Henry Ford, e dell’azienda col maggior numero di dipendenti al mondo: l’aggregato industriale noto con il nome di General Motors, finita in bancarotta il 1 giugno del 2009.

100 Miliardi di dollari

Fai un’altra volta x 10: la prima azienda giunta a 100 miliardi di capitalizzazione, nel 1995, racconta la medesima parabola: dopo aver provveduto all’innovazione infrastrutturale degli Usa fin dalla fine del XIX secolo, la General Electric si trasformò di fatto in una finanziaria. La sua ascesa terminò nel 2000 e oggi vale un quinto rispetto ad allora e da un paio d’anni è stata anche rimossa dall’indice Dow Jones.

Mille Miliardi di dollari

Il successivo x 10, arrivati a questo punto, potrebbe spaventare gli azionisti di Alphabet, Apple e Microsoft, le prime aziende a superare, nel giro di qualche settimana, la soglia di 1000 miliardi di capitalizzazione.

Ma c’è un candidato più autorevole al ruolo di gigante che verrà spazzato via dallo sviluppo degli eventi, una società che fino a poco fa non era quotata e che ora che lo è ha preso lo scettro di azienda più grande del mondo: la petrolifera Saudi Aramco.

La domanda di petrolio nelle economie sviluppate potrebbe aver già conosciuto i suoi massimi e l’orientamento generale, a partire dalle direttive Onu, fino alle possibili linee guida delle Banche centrali, sembra indirizzato a ridurre ovunque l’utilizzo di energia di origine fossile.[sociallocker].[/sociallocker]

10mila Miliardi di dollari?

Quindi gli azionisti delle grandi aziende tecnologiche americane forse non hanno bisogno di affrettarsi a sfuggire al rischio che Google o Microsoft diventino obsolete come un walkman o un videogioco Atari, ma devono ricordare che in un’economia innovativa, prima o poi le cose cambiano direzione e che ogni x 10 è venuto più velocemente del precedente, quindi potremmo vedere la prima azienda da 10 mila miliardi di dollari entro la fine degli Anni 30.

Ma non dimentichiamoci che sulle big tech prima o poi arriverà l’intervento di un regolatore.

L’innovazione rende tutto fragile e caduco. Per fortuna.

Significa infatti che la concorrenza abbatterà i margini esistenti e che emergeranno nuove aziende di successo; non possiamo mai sapere con certezza quali aziende saranno le vincitrici nel futuro.

Un instancabile e continuo adattamento all’inesorabile e continuo cambiamento. È questo il prezzo (e il segreto) della sopravvivenza.

Ce lo insegna la Natura. L’economia non è diversa.

Articolo pubblicato su Lettera43 il 22.01.2020
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Pubblicato da L'Alieno Gentile

Precedentemente conosciuto con il nickname Bimbo Alieno, L'Alieno Gentile è un operatore finanziario dal 1998; ha collaborato con diverse banche italiane ed estere. Contributor OCSE nel 2012, oggi è Global Strategist per l'asset management di una banca italiana.

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