E’ ancora aperta la caccia al dollaro?

Esattamente un anno fa, il 2 marzo del 2014, lanciavo una “chiamata” su Twitter. Il tema era il dollaro, la cui valutazione contro euro appariva esageratamente bassa.
Alla ricerca di elementi tangibili che avvalorassero questa sensazione, con l’aiuto dell’amico Paolo Consolini abbiamo costruito un confronto incrociato fra i rendimenti dei titoli tedeschi a due anni e quello dei titoli americani a pari durata.

Il titolo tedesco è il benchmark europeo, e la durata a due anni rappresenta meglio sia dei tassi a brevissimo che dei tassi decennali quali siano le aspettative a medio termine.

Chiaramente la correlazione fra i rendimenti ed il rapporto di cambio fra due monete è molto alta, la differenza che il grafico evidenziava rappresentava una “chiamata” netta verso un’inevitabile rivalutazione del dollaro. La scelta giusta da fare era quindi quella di sovraesporsi sul dollaro.

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A distanza di un anno esatto, e con floridi utili in pancia per tutti coloro che hanno comprato dollari allora, la domanda da porsi è: c’è ulteriore spazio per una rivalutazione del biglietto verde?

La prima cosa da fare è aggiornare il grafico:

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Come si vede, l’opportunità di mercato che si basava sull’inusuale scostamento dei due grafici si è esaurita. Il dollaro non è più oggettivamente sottovalutato rispetto all’euro. Certamente è possibile che aumenti ancora la differenza di rendimento fra i titoli americani (i cui tassi saliranno presto) e quelli tedeschi (i cui tassi non saliranno certo durante un QE destinato a durare almeno fino a settembre 2016) e pertanto che si arrivi a valori di cambio €/$ ancora più bassi di oggi.

Si può dunque continuare a tenere delle posizioni in dollari confidando in un trend, ma non è più corretto avere una sovraesposizione come invece un anno fa era evidente fosse la cosa più saggia da fare.

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Pubblicato da L'Alieno Gentile

Precedentemente conosciuto con il nickname Bimbo Alieno, L'Alieno Gentile è un operatore finanziario dal 1998; ha collaborato con diverse banche italiane ed estere. Contributor OCSE nel 2012, oggi è Global Strategist per l'asset management di una banca italiana.

4 Risposte a “E’ ancora aperta la caccia al dollaro?”

  1. Ciao Andrea concordo … Si può dunque continuare a tenere delle posizioni in dollari confidando in un trend, ma non è più corretto avere una sovraesposizione come invece un anno fa era evidente fosse la cosa più saggia da fare. Qui un pò meno … Certamente è possibile che aumenti ancora la differenza di rendimento fra i titoli americani (i cui tassi saliranno presto) e quelli tedeschi… SCOMETTIAMO 100 Nok ( chiedi consiglio a Surfer ). Auguri di Buona Pasqua anche a Surfer.

  2. l- Foreign demand for U.S. assets remains STRONG

    Notwithstanding the growing Global preference for European assets, Foreign demand for U.S. Securities remains relatively robust, with the latest Flow of Funds data from the The Fed showing record Foreign Holdings of U.S. Treasuries and U.S. Equities at the end of 2014.

    Foreign Investors owned some $6.2 trillion in U.S. Treasuries at the end of 2014, up 6.5% from the prior year 2013, with yield-hungry Investors from China, the Middle East and Europe the primary Buyers.

    Foreign demand for U.S. Equities, meanwhile, was even stronger in the late stages of 2014, with Foreign Ownership of U.S. Equities rising 14% in the fourth quarter of 2014 (Q4-2014) from the same period a year ago 2013.

    As we have highlighted in the past [also here on PianoInclinato (i.e., PianETTO) – with LI_UK and BABBA’ (CIAO, IN-FAM_ONE!), به خصوص], Foreign Investors, after a long romance with relatively safe U.S. Treasuries, have become noticeably enamored with U.S. Equities over the past two years, a BARBELL STRATEGY that

    1) has given Foreign Investors better U.S. risk-adjusted returns,

    and

    2) has added more fuel to the BULL rally in U.S. Equities.

    That said, with the U.S. Dollar rally weighing on U.S. Equities, and with more Investors rotating out of the United States in favor of Europe, we would not be surprised if Foreign Purchases of U.S. Equities cooled and consolidated over the NEAR TERM.

    This CONSOLIDATION PHASE, however, is expected to be MORE TEMPORARY THAN PERMANENT.

    We believe the GROWING preference for U.S. Equities among Foreign Investors is a SECULAR TREND and in its early stages, with PLENTY OF FUTURE UPSIDE.

    Not lost on Foreign Investors is this: as the second half of this decade begins, the U.S. has CLEARLY EMERGED as the MOST COMPETITIVE AND INNOVATIVE ECONOMY IN THE WORLD, with U.S. Companies Global Champions in a number of KEY SECTORS, ranging from Agriculture to Aerospace, to e-Commerce to e-Health.

    The U.S. is DRIVING GLOBAL GROWTH in many sectors, drawing in more Foreign capital as a consequence with each passing week – [More on this below in the link _§_ (see to the “Exhibits 3-4-5” in pages 6-7 (or 7-8 / 22)].

    l- – – – –

    _§_ [R. T. McGee], J. P. Quinlan [Bank of America Merrill Lynch (BAC), the], [Weekly] “Capital Market Outlook – March 23, 2015”

    http://corp.bankofamerica.com/documents/16307/0/capital_market_outlook.pdf .

    Investor consensus suggests that the strong USD$ will act as POSITIVE rather than a negative for the Global economy and Markets.

    BAC Fund Manager Survey (Staff, the), “Investors migrating out of U.S. Equities amid expectations of Fed rate hike – Preference for European Equities at record high” – March 17, 2015

    http://newsroom.bankofamerica.com/press-releases/environment/bofa-merrill-lynch-fund-manager-survey-finds-investors-migrating-out-us-e .

    – – – – -l

    :[KRY] l_”TOTAL”_l:

    the stronger USD$ helps contain inflation and makes a LOweR rate trajectORY MORE attractive.

    With the Renminbi, به خصوص – [but that’s another story – that starts from Hong Kong].

    Surfer [Mai fare gli Auguri in anticipo: porta SfigA!]

    1. Surfer [Mai fare gli Auguri in anticipo: porta SfigA!]### A quello che hai scritto non ci credi nemmeno tu quando si fanno in ambito di provvidenza ( e non per avere un cuore d’ORO ). Non sapere l’inglese porta sfiga e qui hai ragione. Ciao carissimo.

  3. Kry,

    per la legge dei grandi numeri, non Ci credo – [(come sai) osservo e valuto – PRIMA ed INNANZI, per N-su-N_tempo, attentissimamente – sempre gli “aspetti” negativi; quelli positivi (Mi) portano via pochissimo tempo, in quanto sequenziali)].

    Per i grandi numeri della legge, sarei indeciso.

    [Ma] Conoscendo sia la Legge che i grandi Numeri, Ci credo – invece.

    L’economia “reale” è diventata davvero considerevole – per tanti motivi (su cui soprassiedo); ma l’economia – da sempre – (ha) funziona/(to) come catena fra quella reale e quella finanziaria.

    Di “diritto” la Legge, i Numeri, il reale ed il virtuale (finanza) si concentrano – attualmente – SOLO negli USA. Sapendo (Loro – cioè, “TUTTI” globalmente: bianchi, colorati, sporchi e cattivi) che lì-là il Diritto non fa numeri, ma LA Legge (che viene SEMPRE rispettata – anche o SOPRATTUTTO da chi naviga nel “virtuale”: “molti numeri e poca conoscenza sulla/della genesi”).

    “Le uniche cose certe nella Vita sono la morte e le tasse” – lì-là, ma NON altrove (cioè, GLOBALMENTE), è Diritto, Legge e Numeri. La cd. “trinità legale” – che non è un dogma, ma una certezza.

    Surfer

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