Epa e Albi, una lunga storia d’ammore

Quante belle coppie litigarelle, prima convivono confidando che l’altro cambi, quindi si sposano e fanno figli sperando che questi migliorino la situazione. Nulla di più sbagliato: tutti i figli sono in grado di peggiorare qualunque cosa vada già storta fra mamma e babbo, e farne emergere altre.
I malumori crescono, i litigi assumono toni e un volume da concerto e così si procede verso il momento in cui uno dice ora basta. La strada è poi praticamente segnata, benchè non obbligatoria: i litigi continuano talvolta mischiati a temporanee riappacificazioni che poi scoppiano e infine ci si tratta da separati in casa, almeno finchè uno dei due fa le valigie e se ne va, oppure un giudice consegna la casa a uno dei due, e l’altro….alla strada.
Ma come vedete serve un atto legale in entrambi i casi: l’avvio (successivo o precedente) di un iter legale che ratifichi la situazione.
Questa storia, tipica di ogni matrimonio che poi finisce dalla mediatrice familiare, si applica bene ai nostri amici, Albione e Europa e ai loro figli, i Trattatelli. Albi ha comunicato a Epa che la vuole lasciare, si è rotto il cazzo insomma.

Leave

Che poi che ridere!, gli amici che lo hanno consigliato così sono quelli più stretti di Epa!

Brexiters

Ma c’è chi punta il dito contro la suocera
Ma benedetto lui non ha lasciato casa, né ha un’altra donna, in verità è per metà scontento di questa decisione (dicono ci stia ripensando, mah! Quanto rumore…), ma comunque è colpa di lei, specie perché non lo lascia libero e poi di recente fa entrare in casa certi amicastri suoi di lei, brutti scuri sporchi, senza lavoro sfaccendati a cui deve pensare lui di tasca propria! Vabbeh, in ogni caso ora si sente più leggero[sociallocker].[/sociallocker]

La litigata stavolta è stata storica: sono volate parole e insulti per mesi, poi lui ha detto quella parola, “basta” appunto, e nulla potrà essere più come prima. Ma intendiamoci: nulla nel cuore dei nostri due amici.
Per la legge e davanti a Dio essi sono sposati con figli e punto. Finché non avviano l’iter legale sono e restano sposati, con figli, che devono continuare a crescere.
Epa non è donna dal cuore tenero, anche se è sconvolta da alcuni momenti di rimorso: spesso avverte che altri suoi partners genitori dei suoi figli le vorrebbero pronunciare la stessa parolina, oggi più di ieri perchè piove sul bagnato.
È indecisa povera Epa, fra sfanculare Albi e fargli passare un pessimo quarto d’ora che sia di monito agli altri partners, oppure iniziare con lui un percorso duro e difficile, dall’esito incerto.
D’altronde l’anno prima le era capitato un simile infortunio con quel bel tipetto meditterraneo dalla carnagione olivastra che le ha detto NO e lei giù botte da orbi, ma mica i suoi partners l’hanno capita che non si gioca con i suoi sentimenti…
No…noi che le siamo amici crediamo che Epa capisca che è inutile arroccarsi, tanto i castelli sarebbero di carta e simul stabent, simul cadunt. E allora chiama l’Avvocato.
Azzeccagarbugli, conosciuto più comunemente come ‘Azzo, le sciorina davanti la legge sul divorzio, un singolo articolo, il 50, perchè il legislatore in ciò è stato chiaro e sintetico, dovesse accadere un così odioso fatto quale è la rottura di un sacro vincolo matrimoniale. Con figli.

Art.50

Art.50 schema

Perdinci, la legge dice che solo Albi può avviare la separazione legale che condurrà, come un naviglio nella tempesta, al divorzio.
Albi lo farà? Beh, ha detto quella parola, dovrebbe prendersi le sue responsabilità, essere uomo e farlo, andare dal tribunale nel paesino di Bxls e attivare la procedura “dell’arcinquanta”. Ma lo farà?
Qualcosa nel frattempo è mutato in lui: ha sempre negato che gli effetti del divorzio siano così gravi, specie per se stesso, ma pare riconosce che gli effetti esistano, ne da solo un peso minore e una durata inferiore. E poi è molto spesso convinto che da solo farà anche meglio!
Inoltre pare che l’omino che stava nella testa di Albi, quello che ha fatto in modo che si arrivasse a dire “basta”, abbia deciso di prendersi una pausa. Non subito ma gli effetti sono già chiari: l’omino Camarone non prenderà decisioni per tutta la pausa estiva, gestirà l’ordinarietà, ma niente arcinquanta di cui comunque è corresponsabile con altri omini che stanno nella testa di Albi, per esempio l’omino Blondie e l’omino Farro.
Agli occhi di noi amici sembra la brutta riedizione di “vieni avanti cretino”: il primo corresponsabile si sfila e mostra agli altri le indicazioni stradali per il tribunale divorzista a Bxls. Ma chi sono sti altri? Chi prenderà il posto del primo omino? Procederà con l’arcinquanta o si renderà conto di averla fatta fuori dal vasino?
A complicare le cose, dal giorno dopo una parte di Albi si fa spesso sentire, che male non si stava con una donna al fianco che potrebbe magari in parte ripensarci, che se il corpo umano fosse divisibile come è divisibile un territorio nazionale lungo un ipotetico vallo adrianeo, allora una parte di lui potrebbe rimanere con lei. Che è quasi come dire: prendiamoci una pausa, poi vengo per scopare il fine settimana, poi non si scopa ed è pezo el tacon del buso come dicono a Venezia di certi rammendi più brutti del buco che vorrebbero coprire.
Nel frattempo la notizia della parola risuonata nel focolare domestico ha già fatto il giro del mondo, e tutti si sono posizionati, anche violentemente e facendola pure loro fuori dal vasino, da un parte o dall’altra.
Certi giovinastri come Bicconio e altri più maturi come Yenio e Bundo ne hanno beneficiato. Paradossalmente anche i Gilti, soci strettissimi e parenti di Albi, ne hanno beneficiato!
Altri hanno preso botte da orbi come i BiTiPi, i Bonnos e tutti i Bankins, una numerosissima famiglia di amiconi di Albi., per non parlare di Poundi…

Ma in generale per tutti il problema è un altro: l’incertezza sulla fine dell’amore rende più difficile la tanto agognata normalizzazione che molti volevano avviare. Così che il suo ritardo produrrà il persistere in una situazione di potenziale bolla speculativa, eutanasia dei risparmi e pericoli per la sostenibilità di welfare e sistemi pensionistici.

Indipendentemente da cosa credano e di quale parte preferiscano prendere le difese, tutti concordano: si avviano tempi difficili, tempestosi, incerti.

Un problema non da poco è che Albi e Epa hanno una grossa attività in comune, che amministrano congiuntamente, non senza periodiche difficoltà, in base alla serie di regole che si erano dati, particolari quanto i loro figli, strana genia con una mutazione genetica, la opt-out, che non li rende necessariamente meno sani ma sicuramente diversi.
Se le regole saltano, e quando salteranno, quali saranno quelle nuove? Nessuno fa business e neppure investimenti nell’incertezza delle regole, salvo gli hedge funds, una verità che un altro amico, Italico, conosce bene.
Epa comincia a preoccuparsi: se Albi domani andasse a Bxls allora partirebbero i due anni per stabilire il divorzio e le nuove regole per gestire ciò che non può essere diviso: d’altronde il paese dove vivono lui e Epa è piccolo, ci si incontrerà nuovamente e la pubblica quiete vuole che i rapporti sociali siano stabiliti chiaramente! Inoltre, se Albi non facesse nulla per avviare l’arcinquanta, sarebbe proprio sporco lanciare il sasso e nascondere la mano. Albi aveva preso degli impegni andando in giro a dire che “stavolta finirà se la vecchia non dovesse…”!!
La situazione oggi si risolverebbe in una separazione consensuale, i termini del nuovo gioco sarebbero chiari, benchè le regole della nuova vita ancora no. Ma dall’altro canto, se Albi andasse domani, due anni basteranno? Cosa succede in quel lasso di tempo, così lungo per separarsi eppure così breve per mettersi d’accordo?
Epa ha vissuto tante storie e per alcune ci ha messo una vita a definire le regole per l’amministrazione dei figli. Una volta che Albe andrà in tribunale non potranno più dire “scherzavamo” e tornare indietro, nulla di tutto ciò è descritto nell’art.50.
Epa comincia a capire una cosa che non le piace affatto: Saranno vincolati al rispetto dei due anni, ma soprattutto alla trasparenza verso gli altri relativamente a tutto ciò che sia ancora in itinere. Ma Epa è cresciuta in un ambiente in cui i panni sporchi si lavano a casa: MAI far sapere fuori cosa succede dentro! Solo a decisioni prese.
Che faranno gli altri sapendo che è in corso una separazione e dovrebbe essere rispettato il biennio per la scadenza? Investiranno nella nostra azienda? Lavoreranno con noi?

Anche Albi in cuor suo è tormentato dalla stessa preoccupazione. O meglio, potrebbero e dovrebbero esserne preoccupati gli altri omini nella sua testa…
Qualcuno, carogna, pensa che Albi si darà invece alla pazza gioia: lui sa fare bene una cosa che gli frutta un sacco di soldi e di piacere: ha una Piazza dove fa girare i soldi e ne crea. Ma l’ha potuto fare finora perchè Epa glielo permetteva. Ma ora che Epa è incazzata, questa redditizia e sollazzevole attività potrebbe subire una brutta battuta d’arresto.
Alcuni amici con cui la gestisce, tipi alla Gatto e Volpe, prima gli hanno fatto sapere che erano molto scontenti che lasciasse Epa, poi hanno detto che non lo avrebbero mollato, ma chi lo sa che non parlassero così per non perdere basis points di fronte alle proprie mogli, amiche di Epa e sempre pronte a far perdere loro punti su quello strambo indice di gradimento a curve su e giù?
Ad Albi sa tanto che se vuole continuare a divertirsi dovrà farlo senza il permesso di Epa e quindi facendo cose che prima non faceva, permettendo ai suoi compari operazioni e garantendo segreti che prima non si poteva, lasciando loro una libertà che prima non c’era.
E amen se questo non piacerà ad Epa che a sua volta ha questo hobby per creare soldi e ne verrebbe danneggiata, d’altronde vuoi che Albi resti senza neppure il suo piccolo diletto?!
Albi è determinato, infelice, euforico, preoccupato, senza omini in testa e incerto: un mix tremendo. Il brillante futuro che aveva agognato è ora eroso dalla crisi fra chi governa nella sua testa, il desiderio di spaccarsi in due per andare via e rimanere (sì sì, proprio tutto insieme) e dall’incertezza sui suoi affari. Bella rogna, cazzo deve trovare un capro espiatorio!

Almeno Epa sembra apparentemente coerente, ma chi ne può essere certo? Le donne sono così volubili…e soprattutto a lei non piace dover stare ad aspettare i porci comodi di lui che decida o no di avviare sta faccenda. Che poi magari lo fa e si rende conto di essersi infrattato nei rovi e magari se ne parte con quel progetto di Piazza offshore che gli frulla da sempre in testa…

Ma a me sa tanto che Epa anche questa volta non imparerà una lezione importante e che sta sancendo, lentamente ma irrimediabilmente, la fine dei suoi amori: la lezione della trasparenza e della democraticità dei processi decisionali.
Me lo sento: chiamerà Albi, si vedranno di nascosto, manco fossero due carbonari, si confronteranno i rispettivi piani B, c’è sempre un piano bi (leggasi: un canovaccio di nuove regole), ne parleranno di nascosto e faranno finta di nulla con la ggente perchè sono permeabilissimi al bigottismo, mentre sono assolutamente incapaci di spiegare agli altri ciò che di buono sanno fare e hanno fatto finora.
Il vecchio omino Camarone è fuori dai giochi, anzi ho il dubbio che Epa ci abbia messo un zampino proprio per istradare la faccenda in questa direzione, e molto dipenderà da chi lo sostituirà, ma Epa sembra tranquilla: basterà un giro di valzer nella stanza dei bottoni per convincere chiunque gli succeda ad accordarsi con lei evitando l’arcinquanta.
Non sarà facile, nè senza raggiungere nuovi e costosi compromessi, ma dal punto di vista di lei i benefici supereranno le considerazioni negative: lo status quo continuerà cosicché le economie reali non ne abbiano un contraccolpo se non di brevissimo respiro; i populismi saranno soddisfatti da un risultato referendario chiaro da dare in pasto ai propri elettori (tanto, in realtà, a Epa non interessa più convincerli…fiato sprecato) ma tuttavia sarà chiaro che il risultato del voto è ormai zoppo se nessuno dei successori dell’omino della Camerona vorrà intestarsi la responsabilità di premere il grilletto dell’arcinquanta (in ogni caso lei Epa sarà lì pronta con cesoie e altri strumenti di tortura a fuoco lento, la vendetta non è il suo forte ma sa come giocarci); i contatti potranno andare avanti anni senza che nessun termine debba scattare e addirittura essere percepito all’esterno; si arriverà ad un compromesso, ci si arriva sempre, e dove Albe dovesse fare lo schizzinoso ci penseranno le sue lobby di amici industriali e finanzieri a spiegargli chi dei due separati in casa ha il coltello dalla parte del manico;
Dopo parecchio tempo e notevoli rivoltamenti di omini nelle teste di entrambi, si arriverà ad un compromesso, frutto del sapiente lavoro di altri ignoti grigi omini, mediatori familiari di cui la città di Bxls è piena e a cui fornisce quotidianamente lavoro.
Poco importa sapere chi essi siano, sapere che hanno dipanato un broglio enorme, in silenzio e dietro un paio di porte di silenziosi uffici, e ne hanno fatto ratificare le scelte ad un Parlamento sonnecchioso e defraudato di poteri.
L’importante è che dopo sarebbero vissuti felici e contenti. O almeno così la pensa Epa.

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Grazie per aver votato!

Pubblicato da Beneath Surface

Alla soglia degli anta decide di tornare alla sua passione giovanile: la macroeconomia. Quadro direttivo bancario, fu nottambulo ballerino di tango salòn, salsa cubana e rueda. Oggi condivide felicemente la vita reale con le sue due stupende donne.

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