Giubileo: messaggi subliminali?

Viviamo una fase di mercati molto spinti: Milano e Francoforte segnano +20% da inizio anno, e siamo solo a metà marzo. E’ chiara l’influenza positiva del QE di Draghi: i rendimenti sempre più bassi spingono gli investitori verso l’azionario, su cui le prese di beneficio sono timide in un contesto così favorevole.

Qualche riflessione preoccupata deve arrivare da alcuni indicatori ormai fuori misura: il BTP trentennale, ad esempio, rende ampiamente meno del 2% annuo. Consideriamo alcuni elementi:

  • questo accade perché si crede nell’efficacia del QE
  • il QE ha l’obiettivo di portare l’inflazione al 2%
  • Con l’inflazione al 2% il rendimento reale dei BTP trentennali è negativo

E’ chiaro che le posizioni che si stanno costruendo sono orientate a cavalcare l’onda finché c’è (e ce ne sarà ancora per un po’) per poi, quando il vento girerà, procedere a vendere: non si rimane trent’anni su uno strumento su cui oggettivamente si perdono soldi.

Siamo dunque sul dorso di una bolla, è inevitabile cavalcarla, ma occorre pensare a cosa possa farla scoppiare, per valutare quando uscirne.

Le preoccupazioni maggiori oggi sui mercati sono la crisi diplomatica fra Russia ed Occidente, e la possibile uscita della Grecia dall’euro con le conseguenze che porterebbe. L’eventualità di una uscita di Atene dalla moneta unica mi ha sempre convinto molto poco, per una valutazione di opportunità delle varie parti in gioco. Come diceva Marco Aurelio, l’imperatore celebrato nel film “Il Gladiatore“:

Se ogni cosa è soggetta a una legge inviolabile di necessità, a che serve opporvisi? Se invece tutto è retto da una provvidenza misericordiosa, renditi degno dell’aiuto divino. Se poi non v’è altro che un disordine ingovernabile, rallegrati che, pur in balìa di un simile caos, tu abbia dentro di te una mente che ti guida.

Ora, sulla qualità della mente che al momento guida la Grecia, abbiamo avuto modo recentemente di esprimere qualche perplessità. Magari le cose stanno come ipotizza Marcel Fratscher, che sostiene che da parte Europea (anche tedesca) ci sia tutta la volontà di aiutare Atene, ma che “la distruzione di fiducia provocata dalla Grecia è diventata l’ostacolo maggiore ad una soluzione. Se il governo di Syriza non è di incompetenti, allora significa che vogliono generare un conflitto, farsi finanziare per poi fare default ed uscire dall’eurozona“.

Fratscher è ben consapevole, e lo spiega, che questo porterebbe una crisi bancaria ed un rischio contagio, ma mette nell’elenco delle possibili evoluzioni anche questa ipotesi.

In questo quadro si inserisce, totalmente inatteso, l’annuncio papale di un anno di Giubileo. La notizia ha destato stupore e gioia, sia ai fedeli (per ovvie ragioni) che ai pragmatici (il Giubileo fa filotto con l’EXPO nel dare una spinta all’Italia). Ma per amor di dettaglio sono andato a rileggere il Levitico 25, che definisce cosa sia il Giubileo.

In quest’anno del giubileo, ciascuno tornerà in possesso del suo.

Ohibò. Sono certamente condizionato dal mestiere che faccio e dal particolare punto di vista da cui osservo il mondo, ma mi viene spontaneo dare una lettura greca al testo:

Se il tuo fratello che è presso di te cade in miseria e si vende a te, non farlo lavorare come schiavo; sia presso di te come un bracciante, come un inquilino. Ti servirà fino all’anno del giubileo; allora se ne andrà da te insieme con i suoi figli, tornerà nella sua famiglia e rientrerà nella proprietà dei suoi padri.

Che il Vaticano (anzi un papa gesuita) voglia contribuire alla gestione di una questione economico-monetaria sembra strano, ma forse solo di primo acchito. In fondo potrebbe anche trattarsi di un gesto per le masse, non per le élite. Preparare il terreno, l’opinione pubblica ad un evento di difficile gestione.

E’ chiaro che, contestualmente ad una cosa simile, verrebbe rafforzato il legame fra le restanti economie dell’area, per scongiurare il pericolo di contagio (ad esempio aumentando il coefficiente di condivisione del rischio sui bond, dal 20% recentemente introdotto dalla BCE, il che renderebbe meno irragionevole il crescente interesse per le emissioni periferiche).

[tweetthis]#Giubileo Sarà solo una coincidenza, ma ha un che di suggestivo…[/tweetthis]

Si tratta solo di una coincidenza e di una associazione di idee del tutto arbitraria, ma ha un che di suggestivo. E poi, parlando di coincidenze…

Il valore di una coincidenza è uguale al suo grado di improbabilità.

Milan Kundera, L’immortalità, 1990

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Pubblicato da L'Alieno Gentile

Precedentemente conosciuto con il nickname Bimbo Alieno, L'Alieno Gentile è un operatore finanziario dal 1998; ha collaborato con diverse banche italiane ed estere. Contributor OCSE nel 2012, oggi è Global Strategist per l'asset management di una banca italiana.

4 Risposte a “Giubileo: messaggi subliminali?”

  1. “Condivisione del debito” is the only way. Più si aspetta, più gli strati deboli della società ne patiranno crudelmente.

    Ormai il debito è in sé strutturalmente inesigibile, non solo quello Greco. Quello Greco lo è in modo lampante, spudorato, scabroso, quello degli altri è imboscato alla meglio, Italia Japan e USA a parte, altrettanto scabrosi.

    Quindi la condivisione del debito coincide sostanzialmente con un accordo sul suo grado di inesigibilità. Chi insiste “duro e puro” nell’esigere l’onorabilità del debito, cerca solo di strappare gli ultimi pezzi di carne dalla carcassa di un cadavere.

    Bergoglio ha a cuore proprio le classi più povere ed evita con l’esempio Rolex, meeting e altre comunioni e liberazioni, ragion per cui… Visti i dati sulla povertà in Italia http://www.istat.it/it/archivio/128371 (e anche altrove non se la passano bene, USA ad esempio) direi che muoversi e rapidamente è ormai priorità assoluta: il malato è grave.

    Detto questo, spazio alla diplomazia ed ai giri di valzer.

  2. A suggestive interpretation, able to make sense of very different sets of data, a challenging reading, I enjoyed it very much.

  3. Sei una persona intelligente e anche se in maniera un pò “creativa” oggi giustamente accendi una spia.. tassi decennali all’1,30? mmmm….. puzza di bruciato!
    Certo potrebbe anche essere che i tassi rimangano bassi per anni, in fondo l’inflazione al 2 è solo un ipotesi (al momento) lontana, ma in questa fase mi pare corretto cominciare, per così dire, ad utilizzare qualche protezione…
    p.s.
    avevi promesso scintille sulla situazione svizzera, in realtà al momento il barometro segna bel tempo su tutto l’orizzonte.. dal fronte valutario non vedi emergere possibili nuove cause di instabilità?
    Bye!

    1. Il Franco, tra revisioni di inflazione a ribasso e attese di deflussi di capitali dopo gli accordi sulla fine del segreto bancario, potrebbe indebolirsi un po’. Gli scossoni dal fronte valutario li guarderei sui Paesi emergenti, dove due terzi dei debiti sono espressi in dollari, moneta che si sta rafforzando.

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