Il Trump di spade

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Ogni volta che vivo esperienze inattese penso a quando potrò raccontarle come aneddoti di vita vissuta. Ciò non mi impedisce di sgranare gli occhi quando le esperienze inattese accadono e ieri è capitato con la prima conferenza stampa del nuovo presidente americano Donald Trump, ormai prossimo ad insediarsi.

La conferenza inizia con una tirata di smentite su presunti dossier in mano russa che terrebbero il Presidente eletto sotto ricatto, nell’aver -forse- diffuso informazioni di questo tenore, la CIA sarebbe una piaga, un covo di cialtroni sediziosi con velleità eversive. Considerato che meno di un mese fa abbiamo assistito all’avvio della guerra tra Washington e la Fed, non avrei mai pensato di vedere già aprire un altro fronte, per giunta con la CIA.

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Ma le sorprese non erano che all’inizio: subito dopo è arrivata una sbrodolata di complimenti a Fiat Chrysler (“Good guys, great people”), inusuale -per non dire irresponsabile- che in un discorso presidenziale, a mercato aperto, si facciano endorsement espliciti a società quotate. Ma ancora più inusuale è che meno di 24 ore dopo la EPA, l’authority per l’ambiente statunitense, ha rivelato che quei “good guys” avrebbero alterato i software per superare i test anti-inquinamento su 100.000 vetture, similmente a quanto già scoperto su Volkswagen più di un anno fa (non che la sorpresa fosse totale…).

Dunque il Presidente prima si muove come un elefante in una cristalleria, parlando di aziende quotate a mercati aperti, poi si scopre -meno di un giorno dopo- che i commenti presidenziali erano superficiali ed incompleti. Niente male. Se “the Donald” è ancora quello di The Apprentice mi aspetto una sfilza di “You’re fired” per i funzionari dell’EPA…

Ma non è mica finita qui…

Le aziende di trump sono svariate, molte sono di grandi dimensioni, ed il suo “impero” è ramificato in svariati settori. La disciplina americana, di matrice anglosassone, prevede in questi casi che tutto venga affidato ad un “blind trust”, cioè una gestione esterna, totalmente “cieca” nei confronti del titolare effettivo, per tutta la durata dell’incarico pubblico. Ma il nostro non ama le complicazioni burocratiche: affiderà le sue aziende ai suoi figli, ma state tranquilli: non godranno di alcun vantaggio, perché lui interromperà ogni comunicazione di informazioni sensibili con loro.

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A quel punto mi stavo raccogliendo la mascella con due mani, quando arriviamo alla svolta “socialista”: bisogna azzerare Obamacare, dice il Presidente Trump, perché garantire la copertura sanitaria agli indigenti fa salire i premi assicurativi delle polizze sanitarie per gli altri.

Che cuore generoso

Vogliamo quindi limitarci alla guerra di bottoni con la Fed e alle scaracchiate nell’occhio con la CIA? Certo che no: come si fa a rinunciare ad un bell’attacco frontale anche alle lobby farmaceutiche?

Stavo ormai balbettando, completamente basito, fossi stato in quella saletta avrei fatto mille domande (anche se il trattamento riservato a chi fa domande è tutto da vedere). Quando ecco che arriva la bomba di giornata, che mette in ombra tutto quello sentito fino a quel momento: trump afferma che la Russia ha hackerato la campagna elettorale democratica. Sì, è vero, proprio come sosteneva lo staff di Hillary Clinton. Tuttavia bisogna considerare Putin un amico e la Russia un alleato.

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Considerando l’approccio istintivo medio di un americano alla Russia e tutto ciò che la riguarda, le possibili alternative su ciò a cui abbiamo assistito sono poche:

  • Il Presidente vuole scatenare una gara tra Fed, CIA, lobby e cittadini, per vedere chi per primo avvia e sostiene un procedimento di impeachment per rimuoverlo dall’incarico
  • La conferenza stampa è stata organizzata di mercoledì, ed il mercoledì Trump si dedica allo Zapoy
  • Siamo di fronte ad un soggetto totalmente inadeguato all’incarico

Vi metto qui sotto il video della press conference, per chi se la fosse persa. Così vi potete fare da soli un’opinione:

https://www.youtube.com/watch?v=fAkumy7_Pbc

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Grazie per aver votato!

Pubblicato da L'Alieno Gentile

Precedentemente conosciuto con il nickname Bimbo Alieno, L'Alieno Gentile è un operatore finanziario dal 1998; ha collaborato con diverse banche italiane ed estere. Contributor OCSE nel 2012, oggi è Global Strategist per l'asset management di una banca italiana.

2 Risposte a “Il Trump di spade”

  1. Trump è la reazione, “out of the box”, alle tante bugie (…e sangue) del Clan del Premio Nobel della Pace.

    Su tutto:
    – mancata riforma finanziaria post-Lehman (oggi è anche peggio)
    – NSA
    – Siria

    A questo punto l’elettore si chiede: “…è perchè no Trump?”
    Fra 4 anni Homer Simpson. Perchè no?

    Adesso godiamoci lo spettacolo (sperando di restarne fuori).

    sinbad

    PS. Comunque il Premio Nobel della Pace è uno dei più grandi oratori della Storia. A parole non lo batte nessuno.

  2. Alieno vedo che anche tu, come pochissimi altri, hai capito chi sia realmente il Trump.
    Occhio perchè puoi essere accusato di distropia cognitiva

    Cosa potrà essere una volta insediato preferisco non pensarlo.
    P.S. non sono un fan della Clinton e ritengo che il Trump ci abba solo fatto guadagnare qualche mese, forse un anno, di vita.

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