Italians do it better

Sembrano molto lontani i tempi in cui l’Europa era chiaramente germanocentrica: dopo lo scandalo Volkswagen, gli avvertimenti dell’OMS su quanto sia dannoso mangiare wurstel e la “scoperta” del segreto di Pulcinella che Deutsche Bank fa abbondante (eccessivo?) uso di derivati, abbiamo perfino sentito dire dal FMI che

“L’Italia può crescere più della Germania”.

Noi ce ne siamo compiaciuti, anche se -chissà- magari era solo un modo per castigare un altro po’ i tedeschi: il paragone con l’Italia come diminutio, in fondo è solo un altro modo di dire che:

“La Germania rischia di crescere meno dell’Italia”

Fatto sta che l’Unione europea ha lanciato ieri un avvertimento a Italia, Lituania e Austria: i loro piani di budget del 2016 sono a rischio di violazione delle regole di spesa dell’UE.

Ma, sai la novità? Non importa.

“Roma merita potenzialmente di poter usufruire della flessibilità prevista dalle regole del patto di stabilità e crescita.”

3e5581a2991d4fd6753f636969e09def_XLNon l’ha detto mica uno qualunque, ma il mio “amico” Pierre
Moscovici: Commissario Europeo agli affari economico-finanziari.

La Commissione prenderà una decisione definitiva in tal senso sono in primavera. Quanta acqua sotto i ponti sembra essere passata dai tempi di multe e sanzioni inderogabili ed inflessibili…

Nei calcoli della Commissione, che applica  un nuovo sistema di supervisione del budget dell’Eurozona con l’obiettivo di mantenere il debito pubblico sotto controllo, dovrebbero venire computate anche delle flessibilità collegate all’impatto che deriva dal flusso eccezionale di rifugiati. I funzionari a Bruxelles revisionano i budget prima che questi vengano approvati dai parlamenti nazionali.

Il clima è decisamente più disteso anche a causa del contesto e delle stime: la Commissione Europea ha dichiarato che il debito e i deficit dell’Eurozona sono destinati a diminuire nel 2016. Sulla base dei budget presentati dai diversi membri dell’Ue, il rapporto debito/PIL complessivo dell’area dovrebbe scendere dal 91,1% del 2015 al 90% nel 2016.

Più cauto è chi in Italia ci vive e lavora, come il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi:

“Siamo profondamente convinti che l’Italia abbia tutte le leve per essere competitiva al pari dei grandi competitor mondiali e soprattutto che sia in grado di esprimere eccellenze che ci sono riconosciute in tutto il mondo. E’ necessario però di azionare queste leve: i nostri motori hanno bisogno di miscele e oli giusti per poter girare al meglio e per far crescere la nostra economia. Dopo anni di crisi il PIL italiano è in territorio positivo e anche la produzione industriale ci consegna la fotografia di un Paese che sta lentamente agganciando la ripresa”.

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Pubblicato da L'Alieno Gentile

Precedentemente conosciuto con il nickname Bimbo Alieno, L'Alieno Gentile è un operatore finanziario dal 1998; ha collaborato con diverse banche italiane ed estere. Contributor OCSE nel 2012, oggi è Global Strategist per l'asset management di una banca italiana.

2 Risposte a “Italians do it better”

  1. Non sarà che Il PIL è in territorio positivo perchè si son modificati i criteri di calcolo. qualcuno ci fornisce il calcolo PIL coi criteri 2013?

  2. Wherever Italians go (and there are some 60 million Italian emigrants in the world), they soon become a synonym for warmth and well being: good food, good wine, good looks, good love, good design, good architecture, good administration. Nobody anywhere comes even close to this, not even the Spaniards. Part of the explanation for this success of centuries (or millennia, if we count the colonies of the Roman Empire) is that wherever they go, the Italians create a community where Italians feel a bit like back-home, but also where non-Italians feel welcome to be a bit part of the culture. In this sense, one should notice the great job done by the Italian clubs, centers, and similar organizations around the globe: I knew the Centro Italo-Venezolano in Caracas, and the Italian center near Los Angeles.
    Also great is the job of L’Italo-Americano.
    http://www.italoamericano.org
    Here’s their last issue, with news about that great little car, the Italian FIAT, and the Spider model, which was 1st shown (to the non-Italian world), right here in Los Angeles

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