La tarantella di Pulcinella e lo spread

Il protagonista del mercato negli ultimi mesi è stato senza dubbio Mario Draghi, il Presidente della Banca Centrale Europea.
Il suo tanto atteso “bazooka”, che tradotto in termini economici sarebbe il “quantitative easing” (politica monetaria espansiva che prevede l’acquisto massiccio di titoli di stato dell’Eurozona), è stato prima atteso, poi annunciato ed ora, a marzo, diventerà realtà.

Ma quanto ha influito Draghi sui mercati finanziari? E soprattutto qual è stata la sua influenza su quello Italiano?

In questa puntata di “Piano B” parliamo quindi di Italia. Partiamo subito dal grafico intermarket del giorno che mette a confronto l’ormai mitico ed arcinoto Spread BTP-Bund e l’indice FTSEMIB su scala inversa (quindi con un andamento rovesciato).

SPREAD-ITA-GER-FTSEMIB

Come potete vedere i due grafici praticamente si sovrappongono (ecco perché ho scelto il FTSEMIB con scala rovesciata, proprio per dimostrarvi la forte correlazione tra le due attività).

La domanda quindi è la seguente: quali sono le indicazioni che derivano da questo grafico? E come mai c’è una tale correlazione (inversa) tra borsa e spread?

[tweetthis]correlazione netta fra discesa #spread e salita del #FTSEMIB. Qui si spiega perché[/tweetthis]

Partiamo da quest’ultima questione. Lo Spread BTP-Bund diventa quindi un vero e proprio indicatore anche per Piazza Affari. Ogni qualvolta che lo spread migliora, quindi scende, la borsa ha una reazione inversa. Il grafico di prima vi ha messo confusione? Ok ok, ecco il grafico “originale” dove si vede molto bene la correlazione inversa.

ITAGER-FTSEMIB

Non dimentichiamo poi che la Borsa Italiana è composta prevalentemente da BANCHE le quali sono soggette in modo diretto all’andamento dello spread (avendo in pancia molti titoli di stato) e quindi ecco spiegata questa forte correlazione.

Come detto parte il QE… E quindi cosa aspettarci? La logica ci fa pensare che, vista la composizione del nostro listino e viste le logiche intermarket prima descritte, c’è la forte probabilità di ritrovarsi con una borsa, quella italiana, che addirittura sovraperformerà le altre piazze. Super Mario Draghi, quindi, ci farà un favore, visto che il suo intervento espansivo dovrebbe portare benefici innanzitutto a Piazza Affari.

Fermo restando che tutto il mondo non vada a rotoli. Ma al momento, il QE è più forte di tutto: più della crisi Ucraina, più dell’avanzata dell’ISIS, più della crisi greca, più del Festival di Sanremo… A proposito, visto che su questo blog si fanno spesso ragionamenti musicali, questa settimana considero questa correlazione una tarantella napoletana. Se tutto va bene è una correlazione festaiola. Ma se qualcosa va male, rischia di portare rogne…

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Danilo DT

Danilo Rambaudi, alias Dream Theater, è un operatore finanziario dal 1995. Asset Allocation Manager, collabora con istituzioni finanziarie e siti finanziari italiani e non, nell'ambito dell'analisi e della ricerca. Analista tecnico, ma anche padre e marito (e a volte se ne dimentica).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.