New Wave: Mr Pian Piano summer 2020

Squilla il telefono è….. Mr Pian Piano in crisi di astinenza da compilation. Mi dice che avrebbe cucinato qualcosa di sonoro malgrado le ferie estive. Allora eccoci qui ancora una volta a bussare alle vostre orecchie con suoni vari ed eventuali. Cos’è mai stata questa “nuova onda”? Negli anni 70 molti progetti musicali che possiamo catalogare sotto l’etichetta “progressive” o “rock” si erano alquanto imbolsiti e la rabbia cieca ed iconoclasta del punk aveva spazzato via vecchi rituali, come ad esempio l’ossessione per la perizia tecnica o i vuoti rituali delle rockstar e messo in discussione l’asfissiante presenza delle etichette discografiche nel lavoro creativo degli artisti. Il punk nasce come reazione iconoclasta a tutto questo e dopo? Dopo il punk nacque l’esigenza di ricostruire e la new wave dai primi anni ottanta del secolo scorso fu il luogo di una rifondazione creativa planetaria. Lo capirono al volo vecchi leoni come David Bowie, Peter Gabriel e Brian Eno o virtuosi come Robert Fripp, pronti a farsi coinvolgere nella “nuova onda” come produttori o musicisti. Qui ad esempio Eno è all’opera con i Talking Heads.

Tutto era possibile dopo l’azzeramento del punk: esplorare il jazz e imbastardirlo con il funk come fecero i Rip Rig and Panic con Don Cherry, le poliritmie afro con i Talking Heads di David Byrne, il pop raffinato e deviante degli gli XTC o degli Stranglers, le atmosfere oscure di Siouxie and the Banshees, Cure e Joy Division, la dance con i New Order, il funk degli A Certain Ratio e chi più ne ha più ne metta. Si svilupparono in tutto il pianeta piccole case dicografiche indipendenti, più attente a rispettare la creatività degli artisti che al business. Fu una rivoluzione: un fiume in piena di variegata creatività che sta alla base di celebrati musicisti odierni e prese piede in quegli anni aprendo alla sperimentazione di nuove strade. La stessa musica elettronica entrò allora nel pop e nel rock con Human League, ClockDVA, Heaven 17 e Soft Cell. Insomma tanti nuovi ingredienti che si svilupperanno in generi precisi nelle decadi successive fino ai nostri giorni.

“Contaminazione” è il termine chiave per comprendere la complessità del fenomeno “new wave” al cui interno troviamo spinte complesse e variegate, gruppi che poi saranno successi planetari, come Cure, New Order e Depeche Mode, mentre altri si perderanno nell’anonimato. Nel complesso un’improvvisa fioritura di idee che sta alla base del pop e del rock moderno. Da notare l’irrompere delle donne sulla scena musicale, non più come affascinanti intrattenitrici, ma come autrici, artiste e non più oggetti estetici ottimi per veicolare un prodotto, ma femministe decise, con un atteggiamento politico caustico e graffiante.

Allora uno, due, tre, pronti e via! Ecco la compila new wave per la vostra calda estate: ore di canzoni e atmosfere varie ed eventuali.

Volete esplorare il nuovo jukebox di Mr Pian Piano e navigare tutte le passate proposte della nostra cucina sonora? Non vi resta che orientare la prua della vostra barca in questa direzione e troverete tantissima buona musica a vostra disposizione, con monografie e playlist in dono, oltre ad un regaluccio assai, assai goloso, ma che non vi sveliamo per nessun motivo. Arrivederci a quando capita, capita….

Take it easy and surf your life.

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Pubblicato da Mr Pian Piano

king for a day, fool for a lifetime

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