Non performantissimo Me

NPL

Se ne dicono di tutti i colori sul mio conto, soprattutto sulle mie origini. Ma io sono stato concepito da un atto d’amore. Mio padre, un Imprenditore, credeva veramente nel suo progetto quando stringendosi a mia madre, Banca, mi diedero alla luce. I più morbosi tra voi vorranno dettagli su come mio padre abbia sedotto mamma, altri vorranno sapere come mamma abbia saputo irretire quell’uomo a cui voleva tanto concedersi, ma non mi presterò (scusate il gioco di parole) a questo gioco. Sono un NPL, un Credito Non Performante, e questa è una tragedia familiare.

C’era del sentimento. All’inizio ero un credito come tutti gli altri, crescevo in salute. Dividevo la mia cameretta, che mamma Banca chiama dossier, con molti fratellini. Non eravamo tutti uguali, alcuni erano più grandi, altri più piccolini, però cercavamo di andare tutti d’accordo e soprattutto mamma non faceva differenze fra noi: per lei valevamo tutti 100. Il mio papà era piaciuto subito alla mamma: era bello e di buona famiglia. Mamma diceva sempre che era stata conquistata dal suo sorriso e dal suo passato. Ero convinto che per mio padre non fosse un problema che mamma avesse rapporti con tanti altri imprenditori, però poi quando mio padre si è trovato in difficoltà mi ha ripudiato.

È stato l’inizio della mia precipitosa caduta: papà dopo poco tempo ha smesso di girare a mamma la somma che avevano pattuito per il mio mantenimento e mamma ha iniziato a dire che ero diventato problematico e che probabilmente in realtà valevo 55. Poi sono stato portato da un esperto che voleva ispezionare il mio sottostante. È stato molto imbarazzante: non faceva che ripetere che il mio sottostante era piccolo, inadeguato. Non mi sono mai sentito così umiliato.

Che poi che colpa ne ho io, se mamma e papà mi hanno messo al mondo con il sottostante piccolo? Avrebbero dovuto pensarci prima; soprattutto mamma, visto che poi è lei a trovarsi senza l’assegno mensile di papà ed è obbligata a tenerci in casa fino a quando non ci trova una sistemazione. Già, perché noi NPL possiamo essere ceduti a degli istituti specializzati (hanno un nome poco simpatico: bad bank, ma mi hanno detto che è gente in gamba) solo se abbiamo un sottostante adeguato, altrimenti veniamo dati in pasto ai fondi avvoltoio, per i quali valiamo al massimo poco più di 20. Ho tanta paura, anche se una parte di me pensa che, seppur si tratta di avvoltoi, è rassicurante sapere che c’è ancora qualcuno che mi vuole e che valgo più di zero.[sociallocker].[/sociallocker]

Ora che ho avuto un po’ di tempo per documentarmi ho scoperto che questa tragedia familiare che sto vivendo è diventata un problema di interesse nazionale. Perché sono tante le Banche che hanno messo al mondo NPL come me. Alcune mamme non volevano dire a nessuno di aver dato alla luce dei crediti non performanti, che valevano molto meno di quanto loro fossero pronte a giurare. Forse temevano di essere giudicate male. Così hanno iniziato a darsi da fare in cucina: preparavano titoli subordinati e li vendevano ad ignari correntisti, spacciandoli per titoli ordinari. In effetti l’aspetto era molto simile, spesso c’era anche un po’ più di farcitura. Mi stupisco che la nonna Bankitalia, che passa spesso in cucina a controllare, non abbia mai avuto niente da ridire su questi comportamenti scorretti.

Ora i correntisti sono diffidenti anche per i piatti che hanno tutti gli ingredienti giusti e molti diffidano anche delle Banche che hanno sempre cucinato bene, senza additivi. Possibile che la nonna non se ne renda conto? Anche perché un gruppo piuttosto numeroso dei miei fratelli e cugini era nato fin da subito con dei problemi, erano per lo più frutto di rapporti incestuosi: mamma Banca purtroppo ha sempre gradito molto i rapporti con imprenditori che condividevano con lei dei legami e delle parentele, ma questo genere di relazioni finisce spesso per portare gravi problemi.

[tweetthis]Storia buffa di un #NPL. Proviamo a ridere di una piaga italiana, con @alienogentile[/tweetthis]

Siccome negli altri Paesi queste cose non succedono, o succedono in dimensione molto minore, scopro di essere molto arrabbiato: io e molti altri siamo venuti alla luce perché le mamme ci prendevano con leggerezza, sapendo che in caso di bisogno potevano nutrirci vendendo subordinati e oggi mi sento umiliato, vorrei non essere mai nato: vengono a ispezionarmi il sottostante facendo smorfie tra lo schifato ed il deluso; se decideranno di darmi in pasto agli avvoltoi mamma dovrà ammettere di avermi sempre sopravvalutato, e in più mi ritrovo circondato da migliaia di Npl come me, che vengono da rapporti incestuosi. Senza che nessuno sgridasse le mamme per quello che stavano facendo. Ma si può sapere dove stava guardando la nonna?

Dal numero di pagina99 in edicola dal 1° settembre e in edizione digitale

Fuor di metafora, a dicembre 2016 sul sistema bancario italiano gravavano circa 300 miliardi di crediti deteriorati lordi. La svalutazione media registrata a bilancio dalle banche è del 45%, ovvero valore residuo 55, mentre il valore medio di realizzo in caso di cessione degli NPL è di circa 21. In Italia il rapporto tra sofferenze lorde e impieghi totali è oltre il 17%, in Spagna il dato è circa 7%, in Francia 4,2% e in Germania poco oltre il 2%. La media Ue è 4,8%, negli Usa è 1,15%

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Pubblicato da L'Alieno Gentile

Precedentemente conosciuto con il nickname Bimbo Alieno, L'Alieno Gentile è un operatore finanziario dal 1998; ha collaborato con diverse banche italiane ed estere. Contributor OCSE nel 2012, oggi è Global Strategist per l'asset management di una banca italiana.

2 Risposte a “Non performantissimo Me”

  1. …un esperto che voleva ispezionare il mio sottostante. È stato molto imbarazzante: non faceva che ripetere che il mio sottostante era piccolo, inadeguato.

    Il sottostante si é rivelato essere Micro e pure Soft?
    Ah, ah, ah Scott McNealy ci rideva sopra al tempo, ma Bill é ancora in sella mentre lui é scomparso.
    Bisogna controllarli bene i sottostanti prima di parlare e sopratutto prima di ‘sganciare’ i dindini. 🙂

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