Pian Piano: Eros

“Eros è avido di sapienza, ricco di risorse, e per tutta la vita innamorato del sapere, mago ingegnoso e incantatore e sofista; e non è nato né immortale né mortale, ma in un’ora dello stesso giorno fiorisce e vive, se la fortuna gli è propizia, in altra invece muore, ma poi rinasce in virtù della natura del padre, e quel che acquista gli sfugge sempre via, di modo che Eros non è mai né povero né ricco, e d’altra parte sta in mezzo fra la sapienza e l’ignoranza. ”

Platone – Simposio

Eros è un passo necessario, dopo la bellezza che si svela, abbaglia e sfugge incontrata una settimana fa. Cos’altro ascoltare in cuor nostro se non il desiderio accecante di possederla, come suggeriva Fansonia? Eros è proprio il concupire la bellezza in un fuoco. Una spinta che ben conosciamo, non solo fatta di caldi abbracci, ma anche della volontà di sapere, dal bisogno di arte e musica. Eros spinge, alimenta fame e sete.

Ho apparecchiato il banchetto a partire da una gran dama che molto suscita in chi scrive: PJ Harvey qui a farci compagnia con “Down by the water”. E’ un’allusiva, liquida e femminile metafora, dalla forte ed esplicita carica sensuale.

A ruota una coppia illustre, che dell’Eros ha fatto una sconveniente bandiera poetica, un modus operandi artistico. Qui cantano di un anno decisamente maliziosetto e non sta a me spiegarvene il motivo… Et voilà Jane Birkin et Serge Gainsbourg:  “69 year of love”

Per chiudere il banchetto un uomo dalla voce divinamente erotica. Il gioiello della Motown. Naturalmente  Marvin Gaye ci offre il suo ultimo successo prima della tragica scomparsa: “Sexual Healing”.

Eros, fiamma del desiderio, spesso si tramuta in cieca e cupa ossessione, infernale addirittura, lasciandoci precipitare nella perdizione e nello scempio di sè. Eppure proprio in questa dissipazione, Eros offre lampi di luce metafisica. Ci sarà di mezzo il suo gemello Thanatos?

Mi baci con i baci della sua bocca!
Sì, le tue tenerezze sono più dolci del vino.
Per la fragranza sono inebrianti i tuoi profumi,
profumo olezzante è il tuo nome,
per questo le giovinette ti amano.
Attirami dietro a te, corriamo!
M’introduca il re nelle sue stanze:
gioiremo e ci rallegreremo per te,
ricorderemo le tue tenerezze più del vino.
A ragione ti amano!

Cantico dei Cantici

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Pubblicato da Mr Pian Piano

king for a day, fool for a lifetime

21 Risposte a “Pian Piano: Eros”

  1. IL FUOCO ATTRAE COLUI CHE VI SI IDENTIFICA, scriveva Elias Canetti in Massa e Potere. La forza attrattiva delle fiamme sta nel loro potere di conquistare attraverso uno strano gioco al di là dell’armonia, delle proporzioni e della misura.
    Vorrei galleggiare su un mare di fuoco (Emil Cioran). Il fuoco inteso come incendio interiore e, nel contempo, come purificazione: non si può ascendere alle vette più alte se prima non si è discesi agli inferi. L’elemento tragico della passione (il fuoco) è sconosciuto alle persone le cui anime non vibrano, le cui anime restano di ghiaccio (non vivono niente, non provano niente, non desiderano e non aspettano). Così il mondo si divide tra quelli che si rassegnano (non desiderano e non aspettano) e coloro le cui esistenze vengono divorate senza tregua da contraddizioni insormontabili. SI può sopravvivere ad un bagno di fuoco ? Se la sopravvivenza implica rassegnazione, meglio morire di un fuoco che di un vuoto.
    “Tu mica sei sempre stato così rincoglionito come oggi, abbruttito dalle circostanze, il mestiere, il bere, le sottomissioni più funeste. Te la senti, per un momentino, di tornare alla poesia ? Di fare un salterello di cuore e di minchia alla lettura di un’epopea, tragica certo, ma nobile.. sfavillante!Te ne credi capace ?” (da Morte a Credito)

    Grazie Enrico. Complimenti.

  2. Povero Eros, possente ed effimero, ricchissimo e perdente: tutto teso nel raggiungimento di uno scopo destinato a rivelarsi una chimera.
    “should I fall out of love, my fire in the light to chase a feather in the wind within the glow that weaves a cloak of delight”, ed è la voce dolente di Robert Plant con le sonorità avvolgenti degli Zeppelin che accompagna le mie riflessioni.
    Eros e’ pulsione pura che non si lascia governare dalla ragione, ma di essa si serve per elaborare strategie tutte sottese ad un fine: fare suo l’oggetto del desiderio.
    Nella sua espressione più potente e genuina Eros racchiude in se’ Thanatos, che è la sua inevitabile ed inconsapevole forza distruttiva: poiché il desiderio di possesso consuma sia chi ne è affetto che chi ne è oggetto.
    Dunque Eros non sa-non vuole sapere – che i suoi sforzi talvolta geniali condurranno solo a due esiti opposti ma comunque frustranti: riuscirà ad appropriarsi del suo amore, che come una lucciola racchiusa nella mano cesserà presto di risplendere, o si annienterà egli stesso nel vano tentativo di conquistare un’anima che continuerà a sfuggirgli.
    Infine, Eros non sa sopravvivere al quotidiano, ma io compiango coloro che, almeno una volta nella vita, non lo hanno incontrato: quando Eros, sconfitto o esaurito si ritira, si rinasce dalle proprie ceneri con una nuova consapevolezza di se’ e con una nuova forza, pronti ad un altro domani, e ad un altro ancora. Ed è il mito dell’Araba Fenice che si rinnova, ma questa potrebbe essere un’altra storia….
    Sullo sfondo, la voce appassionata di Patti Smith, Frederick: “on this night of wonder I would give all if you call to say hallo”

  3. Big fish, big fish swimming in the water…

    Grazie per i commenti, non merito riflessioni così: grazie ancora, sono un bel regalo e non solo per me, ma anche per chi ci legge. Virgin mi cita Steven Brown ed i Tuxedomoon e sono certo che prima o poi li incontreremo, con la loro musicalità tzigana di taglio Blaine Reininger o con il dandismo letterario appunto alla Steven Brown.

    Sì il fuoco che per niente arde ed in cui è vano e irrinunciabile gettarsi per poi raccontar di aver vissuto, è il nocciolo della questione.

    Lo svilimento di eros, in una dimensione tecnica e/o economica, il luogo dell’efficente e del conveniente, è già un passo preciso verso Thanatos, la pulsione di morte.

    Quando tecnica ed economia non rilanciano nel farsi strumento che moltiplica e governa la pulsione di sapere, che non a caso anche Foucault riconduceva ad eros, allora eros si svilisce, si intristisce e avvolto nell’impotenza si volge e si trasforma nel gemello Thanatos. Il limite fra i due è labile.

    La tendenza odierna di affidarsi alla tecnica per controllare e governare il sapere si pone politicamente come ostacolo ad eros, si illude di imbrigliarne la forza e condizionarne la direzione.

    Lo stesso può ragionevolmente essere detto per l’economia, che non a caso nella nostra epoca rischia di essere assimilata ad una tecnica.
    Rivalutare eros è lasciarsi alle spalle un modello di sviluppo che non contempla l’umano, umano in cui alberga appunto il Dio Greco è forse la questione più importante che abbiamo davanti in quest’epoca.

    https://www.youtube.com/watch?v=Q1HO07bKGhU

  4. Essì Polly Jean suscita tanto, da sempre e forse per sempre. Come vice suscitanti metto Feist e St.Vincent.Bel pezzo (il tuo).

  5. Eccerto Givanno! La grande Polly Jean in TO BRING YOU MY LOVE ha giaciuto con il diavolo per portarti il suo amore. E’ l’indiscussa protagonista di questa puntata.

  6. E’ arrivata l’ora delle tentazioni (in largo anticipo sulla mezzanotte). Ciò che in Givanno ed Enrico suscita la P.J. Harvey, in me lo suscita il grande Cave in questo video: http://youtu.be/P51IVqf28Hs (anche in altri però). Lo dedico a Sonia. Fuoco, sangue, allucinazioni … che potenza, c’è veramente tutto! (vero Enrico?)

  7. Scusate, mi sono fatta prendere la mano (e la testa).
    No, no, niente scuse, è una sensazione fantastica! Per cosa si vive altrimenti? Per una rappresentazione grafica della distribuzione statistica?

  8. Lo avete visto il Nick Cave che si nasconde fra i link? Secondo me ad alcuni è sfuggito. Ricordatelo, c’è sempre una ghost track in ogni articolo: a voi la “fatica” di svelarla. Buon Lunedì mattina a tutti.

      1. Givanno tu la sai sempre più lunga degli altri. Grande! (a lui la tinta sta benissimo).

        Sonia: “oh no, sono certa che nessuno di noi se lo è perso. io, per esempio, semmai MI CI SONO persa”. Cosa dire? Sono felice di averti incontrata.

  9. Buongiorno Enrico.
    Il video di Cave è la prima cosa che ho cercato (ancora prima di trovare).
    E’ sempre emozionante la ricerca dei piccoli tesori nascosti nel tuo giardino segreto.
    Il brano è meraviglioso ed il video altrettanto (ma non faccio testo, perché con Cave sono sempre di parte). “Chi si uccide per una puttana fa un’esperienza più completa e più profonda dell’eroe che mette a soqquadro il mondo”. Ed è tutto nell’ultimo verso: – I am alone now. I am beyond recriminations. Curtains are shut. Furinture has gone. I am transforming. I am vibrating.I am glowing. I am flying. Look at me now. I am flying. – Guardatemi adesso, sto volando.

  10. Cara Sonia, Cave e la Harvey hanno avuto una relazione in passato. Non potevano che incontrarsi. Anche fisicamente si assomigliano molto, sembrano fratelli.
    Le dedicò anche una canzone (forse più di una).

    Ti auguro una splendida giornata (questo salottino è un rifugio ed io adoro rifugiarmici).

  11. …e pensare che doveva essere il salotto della domenica, Virgin. D’altronde, io non ho mai avuto abiti della domenica, né abiti nuovi negli armadi: morirò forse (forse) con qualche rimorso, ma senza nessun rimpianto.

    1. Sonia: comunque anche Gainsbourg ha una gran carica erotica. 😉 STOP. Oggi è lunedì (ed è anche mattina). Mai stata a messa alla domenica. E nemmeno al lunedì.

  12. Enrico: leggere “lampi di LUCE METAFISICA”ed aprire il video di Jubilee Street è sconvolgente. La tua descrizione è perfetta.
    L’ho riletta, è perfetta.

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