Piano B – quanto sono rock i mercati?

In questo pazzo e condizionato mercato (dalla politica monetaria delle banche centrali) molte correlazioni sono letteralmente andate a farsi benedire: questo non significa che queste sono diventate “meno”interessanti o importanti.
Significa invece che il mercato è esageratamente condizionato dalla finanza e che, anzi, ci possono fornire dei forti segnali che qualcosa non quadra.
Oggi vi parlerò di una delle correlazioni più importanti e classiche in assoluto, quella che dovrebbe di per se essere una guida sia per tastare il polso alla crescita economica e sia per capire quali sono eventuali punti di ingresso e di uscita dal mercato azionario.

METALLICA

Vi sto parlando della correlazione più rock che c’è, quella tra gli indici di borsa ed una materia prima che più di tutte è correlata alla crescita economica: il rame.

CONFRONTO-RAME-DAX-SP500

Se guardate questo grafico noterete che fino ad un certo punto quest correlazione STORICA ha sempre retto benissimo ma poi un bel giorno è successo un qualcosa che ha cambiato l’ordine naturale delle cose. E mentre la domanda di materie prime e quindi di rame continuava a scendere, le borse invece invertivano la tendenza e riprendevano a salire.
Questo grafico è un altro inequivocabile segnale di quanto siano distanti quei due mondo economici che dovrebbero proseguire il loro corso di pari passo ma che oggi, ahimè, hanno andamenti molto divergenti: l’economia REALE e il mondo della FINANZA.

bloomberg-commodity-index-vs-dax

Il mio grande timore è che la natura faccia il suo corso e riporti progressivamente questi due mondi a contatto, ricreando la vecchia correlazione che da sempre esiste.
Capite benissimo che questo evento rischia di essere decisamente shoccante per i mercati, in quanto comporta:

  • o un’impennata impressionante delle materie prime, grazie ad un forte aumento dei consumi e ad un’inflazione che riparte in modo vistoso (forse anche fuori controllo) con tutto quello che ne deriva, oppure
  • una correzione violenta dei mercati azionari che si riportano in “pari” con l’economia reale
  • oppure la soluzione che a questo punto mi auguro, ovvero che i due mondi si ritrovino a metà strada.

Certo è che quest’ultima ipotesi non sarebbe comunque indolore per i mercati finanziari. Dite che sono troppo pessimista? Probabilmente si, però sappiate che questo mondo “Perfetto” che ci è stato disegnato dalla politica monetaria ha anche dei “rovesci della medaglia”. Prima o poi gli effetti collaterali verranno fuori. Magari non adesso, visto che le banche centrali sono ancora iperattive (BCE e BOJ su tutte). Ma quando il giochino non reggerà più, il mercato sarà saturo e la sola politica monetaria non sarà più sufficiente a garantire la crescita”infinita” dei mercati, allora si, saremo arrivato alla resa dei conti.

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Pubblicato da Danilo DT

Danilo Rambaudi, alias Dream Theater, è un operatore finanziario dal 1995. Asset Allocation Manager, collabora con istituzioni finanziarie e siti finanziari italiani e non, nell'ambito dell'analisi e della ricerca. Analista tecnico, ma anche padre e marito (e a volte se ne dimentica).

10 Risposte a “Piano B – quanto sono rock i mercati?”

  1. Pessimista tu? Ma va che scherzi? Sono anni che prevedi crolli…

    Piano C: non e’ che gennaio e’ storicamente un mese volatile?
    Mmmmmmm

  2. All nightmare long, tanto per cavalcare l’onda Metallica. Pur non avendone le competenze, condivido le preoccupazioni di Danilo DT, ma:
    Opzione D (la C l’ha già enunciata Time Flies):
    Quanta influenza potrebbe avere la politica sui due mondi economico e finanziario? Penso alla novità Tsipras, posto che sia una novità e non un esercizio programmatico in stile renziano. O forse è esattamente il contrario, e la politica e’ già irrimediabilmente condizionata dalla finanza?
    Troppi se e troppi ma, comunque. E il pessimismo rimane.

  3. Prendendo spunto dalla rubrica piano B, vorrei proporre ai gestori ed appasionati del settore un “gioco” pratico che potrebbe essere riproposto ed analizzato ogni fine Gennaio sperando di trovare il consenso del gestore di Piano Inclinato.

    Il gioco e’ un’analisi pratica di successi ed errori dell’anno prima e una previsione dell’anno che verra’.

    Certo, questo non e’ un luogo dove fornire consigli operativi, ciononostante potrebbe far bene a tutti un confronto sincero e perche’ no, costruttivo?

    Inizio io…

    2014
    Successi:
    – rafforzamento del $, ne ero convinto x una serie di fattori importanti
    – obbligazioni corporate usa ad alta cedola, hanno fatto bene non solo x rafforzamento usa ma per ottima tenuta prezzi

    Insuccessi:
    – non aspettavo performance cosi buone azionario usa
    – pensavo petrolio tenesse i 90$
    – pensavo che il rublo fosse un investimento interessante

    2015
    – azionario europa andra molto forte(+20% minimo) trainato da Italia che fara’ +40%!
    – dollaro non andra oltre 1.2 su euro
    – obbligazioni corporate rimarranno forti
    – petrolio si riprendera entro fine anno sugli 80$
    – oro crescera’ del 15/20%

    Ci vediamo a Gennaio x vedere promossi e bocciati?

  4. La questione che pone Danilo è:
    a) chi ci azzeccherà di più e incamera più quattrini? (quesito carissimo a “Time flies”.
    oppure
    b) la divaricazione fra finanza dopo l’interventismo delle banche centrali ed economia reale sul lungo periodo dovrà ricomporsi?

    Della b) mi interessa la declinazione che si chiede cosa sia valore.
    Come misuriamo il valore? Dove lo collochiamo?

    Mi sa che a Danilo sta a cuore il filone b) anche perché il filone a) caro Babb..ehm Time flies è anche questione di fondoschiena, più o meno abbondante.

  5. Eh no caro Sakura…
    Il saper guardare indietro e riconoscere i propri errori ed i propri successi dovrebbe far parte di etica professionale a mio avviso.
    Qui nei paesi extra CEE e’ pratica comune…
    Il fondoschiena lo puoi avere alla lotteria o al casino’.
    Mi pareva la rubrica migliore dove iniziare questo confronto aperto poiche’ in piano B si tende a sottolineare sempre l’analisi post fatto accaduto con un velo di negativita’ e punti interrogativi poco chiari sul futuro di determinati settori.
    Chi seguira’ DT (che peraltro stimo molto) sapra’ che spesso ha dipinto scenari che non si sono mai avverati e quindi ho pensato interessante e anche divertente ripercorrere il passato anziche’ sempre ipotizzare un futuro (cosa che ho comunque fatto sempre con scopo benigno…).
    Ma nessuno si vuole mettere a nudo, purtroppo.
    Nello specifico del tuo commento volto piu’ al fondoschiena…ti invito a leggere questo se ne avrai voglia, fonte di ispirazione anche di un post in questo blog.
    Ciao!

    http://www.financialsamurai.com/investment-lessons-from-the-most-profitable-trades/

  6. Azzeccarla nelle previsioni sui mercati visto l’attuale assetto geoplolitico è certamente frutto di professionalità, non ci piove, ma anche di gran culo. Facciamo un bel mix calibrato? 😉

  7. “fare delle previsioni economiche equivale a guidare un’auto, guardando esclusivamente negli specchietti retrovisori” dice dalle parti di congiuntura un certo Liuk.

    Direi che una buona dose di lato B serve per guidare in queste condizioni…. 😉
    Baci e abbracci a te e agli USA.

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