Più gossip, meno Trojika

francia

Sono passati più di 40 anni dai tempi di JFK e Marilyn Monroe, quattro decadi di quello che chiamiamo “progresso” anche se sotto una certa luce è difficile riconoscerlo come tale.

Ben più di allora, infatti, il comportamento tenuto nella vita privata coinvolge il giudizio sul suo operato come leader politico. Quando si tratta di questioni all’interno del perimetro della legalità, tra adulti consenzienti, è corretto che l’opinione pubblica sia tollerante come lo è stata con Kennedy (o con Mitterand e Chirac per stare in Francia), o è più giusto che la mancata trasparenza privata di un presidente ne caratterizzi la carriera come è successo a Clinton?

Il Partito Socialista francese, poi, sembra particolarmente avvezzo ad avere delle virate politiche in seguito a questo genere di avvenimenti: è bene ricordare, per gli smemorati, che il candidato inizialmente messo in rampa di lancio dal partito per contrastare Sarkozy alle elezioni del 2012 era Dominique Strauss-Kahn, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale e uomo -evidentemente- di finanza. In seguito allo scandalo che lo vide accusato di molestie sessuali nei confronti di una cameriera di un albergo di New York (accuse rivelatesi poi insussistenti, la procura ne ha chiesto l’archiviazione il 23 agosto 2011) il partito presentò alle primarie un variopinto bouquet di candidati da cui emerse François Hollande, che -sorprendentemente- cavalcava temi quali “la Finanza è il nemico della Francia”.

… fait plus une serveuse que…

Hollande vince poi le presidenziali ed avvia una politica di forte inasprimento delle aliquote fiscali per i redditi più alti (politica altrimenti detta di esportazione dei ricchi), di cui si ricordano i passaggi apicali:

  • La legge è stata bocciata dalla Corte costituzionale prima, e dal Consiglio di Stato, poi.
  • Nel frattempo l’attore e produttore cinematografico Gérard Depardieu ha riconsegnato il passaporto francese e ricevuto da Vladimir Putin (che invece i ricchi preferisce importarli) il passaporto russo, prendendo anche la residenza.
  • simili intendimenti vengono attuati da altri ricchi francesi, tra cui Bernard Arnault che la rivista Forbes stima essere l’uomo più ricco d’Europa

La marcia di François Hollande verso l’impopolarità procede inarrestabile, tra disoccupazione che non rallenta e deficit che si espande. Diventa sempre più difficile sterzare senza mostrare incoerenza con la prosopopea elettorale.

Almeno fin quando Hollande non viene pizzicato da un fotografo di Closer in una inequivocabile situation amoureuse con la bella attrice Julie Gayet. L’attenzione dei media, intorpidita dai brutti dati macroeconomici del Paese, si risveglia piena di domande pruriginose, per sfuggire dalle quali (“n’est pas ni le lieu ni le moment“) il presidente Hollande sgancia l’arma di distrAzione di massa: un -per ora arruffato- piano di revisione dell’economia nazionale basato su riduzione delle imposte e della spesa pubblica. Una inversione a U che ha costretto Hollande a dichiarare di “non essere diventato liberista”.

Certamente ora viene spontaneo domandarsi se invece di tante moral suasion da enti sovranazionali, ammonimenti di banche centrali o minacce di intervento della Trojika, non sia scientificamente dimostrato che è molto più efficace cercare di ottenere riforme attraverso l’uso intensivo dei paparazzi.

Purtroppo la storia recente mostra che l’Italia, nel suo essere refrattaria alle ricette che arrivano dall’estero, non si smentisce nemmeno in questo caso. O per lo meno finora: chissà che Enrico Letta non si faccia pizzicare in Vespa e da lì non scopra che alla Crisi si può alternare anche la ripresa non solo la stabilità… vai a sapere

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Pubblicato da L'Alieno Gentile

Precedentemente conosciuto con il nickname Bimbo Alieno, L'Alieno Gentile è un operatore finanziario dal 1998; ha collaborato con diverse banche italiane ed estere. Contributor OCSE nel 2012, oggi è Global Strategist per l'asset management di una banca italiana.

Una risposta a “Più gossip, meno Trojika”

  1. Riflessioni triviali.

    Le uniche vicende di letto di rilevanza pubblica sono quelle dei castigatori di costumi, perché utili a smascherarne la falsità, madre di ogni menzogna.

    Di un uomo politico l’unica testa che dovrebbe interessare è quella che sta sopra le spalle.

    Dubbio.

    Quando si ha a che fare con colossali teste di c…. la regola fa eccezione?

    P.S. In quanto a Letta, si potrebbe avere un discreto risultato solo se fosse pizzicato con la Cancellieri.

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