Portare il cavallo a bere

Per quanto la politica monetaria sia accomodante “il cavallo non beve”. Le riforme è problematico introdurle, si perde consenso ed i sindacati si arroccano. Tagliare la spesa e le tasse sembra un miraggio con il rischio recessione da una parte ed il peso del debito dall’altra.

Bisogna inventarsi qualcosa di nuovo per portare il cavallo a bere, serve inflazione, l’ha detto anche il ministro Padoan in una intervista a Fubini su Repubblica:

“Con il nostro surplus strutturale al netto degli interessi, tassi d’interesse bassi sul debito e una crescita nominale superiore al 2% […]  il debito sarebbe in calo a velocità più che soddisfacente”

disclaimer: attenzione che entriamo in modalità sarcastica

Serve creatività, freschezza, è ora di finirla di obbedire supinamente alle smoccolate dei lumaconi di Bruxelles. Eccovi allora qualche idea rivoluzionaria, che quelle mummie non hanno il coraggio di promuovere:

  • Si potrebbe ordinare ad ESA e NASA di annunciare che il Sole ha avuto delle turbolenze e sta per inglobare Mercurio, e che ben presto toccherà poi a Venere e subito dopo alla Terra (iniziando dall’Europa). Cosicché i TG aprano con “Spendete il vostro denaro finché c’è tempo
  • La BCE dovrebbe smetterla di comprare titoli e comprare -citando il Verga nei Malavoglia– “roba”. Perché lanciare incomprensibili piani di acquisto di ABS -che nessuno capisce cosa siano- quando ci sono problemi di sovrapproduzione? Draghi si compri 20 Ferrari come uno sceicco, alle conferenze stampa della BCE si distribuiscano libagioni ed il consiglio dell’Eurotower rinnovi il guardaroba. Volete sperperare un po’ di denari o no? Che qui la gente ha fame e rimpiange i tempi del “mangino brioches“.
  • Stimolare la domanda con del buon marketing: un team di specialisti dovrebbe introdursi nelle case e sabotare gli elettrodomestici per spingere i cittadini a sostituirli, rompere le vetrine dei negozi per spingere il mercato delle riparazioni.
  • Eliminare per decreto le garanzie sui prodotti, e progressivamente introdurre sul mercato prodotti che si guastano in poche settimane. Se non basta, passare a quelli che si rompono dopo pochi giorni. L’opzione di vendere direttamente prodotti fallati viene lasciata per la gestione della prossima Crisi.
  • Nuove avveniristiche grandi opere pagate con denaro fresco di stampa: la BCE si dia da fare e applichi la moral suasion sui governi per cose concrete! Altro che le “riforme“, ci paghino una monorotaia magnetica ultraveloce e a impatto ambientale zero!
  • Riqualificare le ronde padane ed i nonni vigili ausiliari in squadracce che vadano a randellare i direttori di banca che non prestano denaro in maniera dissennata. Troppo facile fare prestiti a chi ha le capacità di rimborsare i suoi debiti. Una banca, se vuol mostrare di avere carattere, di essere nel XXI secolo, dovrebbe prestare denaro agli insolventi!
  • Delocalizzare il Portogallo e allargare l’unione a Singapore. Per la Spagna, secondo recenti studi, si otterrebbe la massima valorizzazione con uno spezzatino.
  • Invece di fare multe e mettere le ganasce alle auto in divieto di sosta, basterebbe dotare i vigili di robuste lame per tagliare le gomme dei trasgressori, dovranno così comprare gomme nuove (si stima che questa iniziativa porterebbe un aumento del 1704% per il settore pneumatici).
  • Inserire massicciamente i prezzi dei Bund nel paniere per il calcolo dell’inflazione.
  • Distribuire nuovi bancomat BCE, da cui si preleva senza alcuna tessera, basta indicare l’importo. (tra l’altro questa iniziativa farebbe crollare il tasso di scippi, ed i relativi danni alle persone coinvolte, con conseguente taglio della spesa sanitaria pubblica).
  • Lanciare una web serie su YouTube che mostra idee per spendere nella maniera più veloce e folle possibile, che il film Brewster’s Millions ci ha insegnato che non è sempre così facile.
  • Invitare Weidmann, Schaeuble e la Merkel a giocare a nascondino, (con una intuizione Berlusconi aveva iniziato con il cucù, ma nessuno aveva colto la sua genialità) approfittando dei momenti in cui sono nascosti e silenziosi per stampare denaro senza ritegno.
  • Gli gnomi svizzeri, i folletti irlandesi ed i nani del Signore degli Anelli potrebbero essere cooptati per creare collegamenti sotterranei tra i caveau delle banche: risulterebbero così sempre tutte liquide e diremmo addio alle necessità di ricapitalizzazione.
  • Le secchiate d’acqua gelata le teniamo per gennaio, e le si riserva a chi s’azzarda a fare saldi. Visita di congratulazioni del ministro Boschi, al contrario, per quei negozianti che alzeranno i prezzi.

Chiaramente si tratta della caricatura di certe idiozie che si leggono con sempre maggior frequenza specie sui social network. Siamo aperti a raccogliere altre folli stupidaggini del genere (commenti liberi). Le iperboli sarcastiche le spendiamo per non perdere la consapevolezza che i problemi sono quantomai seri e di difficile risoluzione. In Italia -ad esempio- il governo gode di una situazione che non potrebbe essere più favorevole eppure se Cottarelli trova 5mila società a partecipazione pubblica che percepiscono contributi superiori al loro intero fatturato, il governo –passo dopo passo– fa altro e non interviene. Nemmeno sulle 1250 tra queste che non sono neanche più attive. E Cottarelli se ne torna al Fondo Monetario Internazionale … forse anche per avvisare gli elicotteristi di tenersi pronti…

La paura di perdere consenso è più forte di qualunque spread…?

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Pubblicato da L'Alieno Gentile

Precedentemente conosciuto con il nickname Bimbo Alieno, L'Alieno Gentile è un operatore finanziario dal 1998; ha collaborato con diverse banche italiane ed estere. Contributor OCSE nel 2012, oggi è Global Strategist per l'asset management di una banca italiana.

7 Risposte a “Portare il cavallo a bere”

  1. Il gioco della critica ipertrofica a chi esercita il potere in occidente si sfalda facilmente di fronte alla necessità di agire e decidere una volta preso a proprio nome quello stesso potere, qualsiasi sia la prospettiva ideologica e all’interno di qualsiasi formazione politica o contesto sociale si agisca.
    Da qui le farloccate facili da vergare su un blog o da urlare ad un qualsiasi talk show.

    Le cose da fare sono poche, tagliare spesa, tagliare spesa o tagliare spesa. Da qui non a caso la crescente difficoltà a distinguere fra destra e sinistra, perché volenti o nolenti il range di interventi da attuare è questo o questo… A meno di non ridestar la sovranità, il tricolore e Alberto Sordi.

    Le critiche più radicali e totalizzanti, oltre la destra e la sinistra, spesso sono coincidenti con le proposte più astruse e pensate da chi nell’intimo non sa che pesci pigliare, ma si sente inebriato da un facile consenso o da chi semplicemente coltiva metodologie autoritarie.

    La complessità e la globalità delle spinte, dei poteri e degli interessi non lascia spazi di manovra per rovesciamenti e testacoda, soprattutto in un paese piccolo, economicamente e demograficamente molto debole come il nostro.

    Chi si vuole scrollare di dosso l’occidente e cestinare la gestione del potere in questa porzione di pianeta, può forse indicarmi quali modelli, stati o semplici luoghi vede come realizzazione compiuta dei propri ideali alternativi? Che Guevara andava bene come modello per Andy Warhol già alla fine degli anni 60 e dopo non ho personalmente colto particolari novità.

    Sono stato poco attento? Lascerei perdere l’Argentina che ne dici?

    L’Italia ha appunto alle ali estreme chi urla allo schiavismo per la riforma del lavoro ed auspica la riconquista della sovranità nazionale, forte del disimpegno dalle decisioni e dalle scelte. Al centro, fra i partiti tradizionali, assistiamo ad una paralisi burocratico politica che solo un choc consistente e profondo può sbloccare.

    Purtroppo però Andrea i primi a non aver compreso che la pietra filosofale non esiste siamo noi, proprio noi comuni cittadini, inconsapevoli di quel che sta accadendo.
    Sfilata la sedia da sotto il sedere corriamo dietro a chi promette poltrone, ma se non ci sono sedie….. Sarà mai possibile auspicare un aumento della spesa pubblica alla Vendola Nichi o alla Tsipras Spinelli?

    Si deve però fare ogni sforzo per ridistribuire la ricchezza e farlo in fretta (50% TFR in busta da buttare?) e gestire molto, ma molto meglio i gesti simbolici, tagliando prebende dei politici seriamente e azzoppando le pensioni d’oro. Infine con coraggio si metta mano al sistema pensionistico retributivo (una porcheria cosmica).

    Se non ci si muove subito in questa dimensione simbolica, tagliando le spese e ridimensionando e rinnovando l’apparato politico e ridistribuendo ricchezza, saremo condannati o alla rovina o ad un demagogo, come già accaduto in passato.

  2. Andrea questa idea mi piace:
    “Distribuire nuovi bancomat BCE, da cui si preleva senza alcuna tessera, basta indicare l’importo. (tra l’altro questa iniziativa farebbe crollare il tasso di scippi, ed i relativi danni alle persone coinvolte, con conseguente taglio della spesa sanitaria pubblica).”
    Specialmente se posso prelevare i fondi della BCE senza doverli restituire.. si può fare? A parte che oggi anche per giocare al gratta e vinci ci stanno le macchinette che vogliono la tessera sanitaria. Non ho capito se serve per tastare il polso al giocatore o il grado di cretineria di qualcuno che non aveva altro da fare… Dica 33…pardon BCE…

  3. sapete , c’è un ulteriore problema di cui nessuno parla. Il popolino è ormai così abituatoa costi delocalizzati che anche se avesse dei soldi in più nel portafoglio continuerebbe a volere prezzi delocalizzati. Ed allora la domanda che si pone è come potremmo soddisfare questa richiesta col costo del lavoro che in ogni caso non potrà mai essere competitivo. Quindi …ripresa de che ?

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