Questo petrolio dove lo metto?

dove lo metto
Buongiorno a tutti,
Provo a raccontare in poche righe il crash del prezzo del petrolio WTI della giornata di ieri, figlio di ragioni macroeconomiche e tecniche.

Dal punto di vista macroeconomico

il lockdown delle economie globali ha causato un forte rallentamento della domanda di petrolio.

Secondo l’ultimo report IEA (International Energy Agency) si stima che la domanda per il mese di aprile sia inferiore di 29 milioni di barili/giorno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso: provando a dare un taglio prospettico, anche per il secondo quadrimestre del 2020 le ipotesi sono per una domanda inferiore di circa 23 milioni di barili/giorno. L’IEA prevede un graduale recupero della domanda nella seconda metà dell’anno, per arrivare a dicembre con una stima di -2.7milioni di barili/giorno rispetto al 2019.

L’eccesso di offerta sul mercato del greggio spiega come l’accordo concluso al vertice OPEC+, che prevede un taglio della produzione a partire dal mese di maggio di circa 10milioni di barili/giorno, non abbia spinto al rialzo le quotazioni del petrolio.

Su questo scenario si è innestata una dinamica tecnica del mercato.

Quanto accaduto, può succedere quando un contratto future prossimo alla/in scadenza -che prevede la consegna di un sottostante fisico- non trova acquirenti sul mercato.

I futures sul WTI prevedono un punto di consegna a Cushing, nell’Oklahoma: coloro i quali possiedono un contratto al termine della finestra di negoziazione, devono consegnare fisicamente il petrolio al punto di raccolta.
Il petrolio viene negoziato su due mercati, quello fisico -che prevede la consegna- e quello “paper” ossia quello dei future, prettamente speculativo: solitamente, con l’avvicinarsi della scadenza del contratto, i trader speculativi iniziano a spostare le loro posizioni (rolling over) sul prossimo contratto senza grossi problemi, bypassando di fatto il problema della consegna.

Il report dell’American Petroleum Institute (API) ha evidenziato nel corso di questi mesi un netto incremento delle scorte, con i magazzini di stoccaggio a Cushing impiegati circa al 70%: nella giornata di ieri i trader speculativi si sono trovati quindi in una situazione in cui non trovavano acquirenti per i loro contratti future ed allo stesso tempo non avevano prenotato/non avevano accesso ai magazzini di stoccaggio.

Per questo motivo, per “evitare” di ricevere il petrolio fisico si sono visti disposti ad accettare un prezzo negativo.

Questa è una situazione puramente tecnica, infatti il contratto future in scadenza a giugno ieri quotava in area 22$/barile (al momento siamo in area 20.50$/bbl): tuttavia un calo del 15% sul future di giugno è sintomatico -qualora ce ne fosse bisogno di ulteriore conferma- di una situazione di eccesso di offerta e di una capacità di stoccaggio estremamente limitata.

Perchè quindi il Brent sulla stessa scadenza ha perso “solo” l’8%?

Il Brent è il greggio europeo, estratto dal Mare del Nord mentre il WTI (West Texas intermediate) viene estratto in Texas/Louisiana e Nord Dakota.

Mentre il WTI viene prodotto in zone senza sbocco e che necessitano di infrastrutture per il trasporto e magazzini di stoccaggio lontani dal luogo di estrazione, il Brent viene prodotto vicino al mare con costi di trasporto e stoccaggio (banalmente vengono riempite le petroliere) inferiori.

Spero di essere stato abbastanza chiaro e sintetico, alla prossima!

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Grazie per aver votato!

Pubblicato da Paolo Teruzzi

Con un passato da trader di valute e commodity, svolge oggi il ruolo di Private Banker

5 Risposte a “Questo petrolio dove lo metto?”

  1. Ancora non chiaro per me. Cosa significa ‘situazione puramente tecnica’? Un prezzo negativo… Di cosa? Immagino di future? Significa che almeno *un* contratto è stato stipulato dove è il trader a pagare?

    1. Buongiorno,
      il petrolio viene negoziato attraverso contratti future con scadenza mensile che prevedono al termine della loro “vita” la consegna fisica del sottostante.
      Per “tecnica” mi riferivo alla situazione -paradossale- per cui il contratto in scadenza fosse negoziato ad un prezzo negativo mentre il contratto immediatamente successivo quotasse in area 22$ al barile.
      Alcuni trader, non essendo in grado di ricevere fisicamente il petrolio alla scadenza del contratto (non disponendo delle necessarie autorizzazioni o non avendo “prenotato” degli spazi nei magazzini di stoccaggio) sono stati disposti a “pagare” per disfarsi dei contratti che possedevano, da qui..il prezzo negativo di QUEL future in scadenza sul petrolio.

      Spero di essere stato d’aiuto, per altre info chieda pure!!

      1. Innanzitutto grazie!
        Quell’ aggettivo ‘tecnica’ mi ha sbalestrato perché, dalla mia totale ignoranza, per me ‘prezzo negativo = ti pago per sbolognare qualcosa’, come poi mi ha confermato effettivamente essere.
        A questo punto trovo interessante che il prezzo del *prossimo* future, quello di un mese dopo credo, si conservi positivo. Pensano evidentemente di riuscire a svuotare i magazzini nel frattempo, o di far rotolare i prossimi future ancor più nel futuro?
        (Chiedo scusa per la banalità delle domande e la ringrazio per l’eventuale risposta)
        Michele

        1. Il prezzo del future in scadenza a giugno (quello che definiamo “prossimo”) ha si un prezzo positivo ma era arrivato a perdere quasi il 50% del proprio valore proprio per il fatto che i magazzini stanno raggiungendo il massimo della capacità di stoccaggio.
          Difficilmente vedremo una riduzione delle scorte fin quando l’attività economica sarà ridotta dalle misure di lockdown, né è possibile “spostare” più in la la consegna del sottostante.

          Historia magistra vitae: i trader che sono rimasti scottati si sono spostati su scadenze più lontane e soprattutto cercheranno di non ripetere l’errore arrivando in prossimità di una scadenza del contratto senza essere in grado di ricevere fisicamente il petrolio.

          Paolo

  2. Buongiorno, il petrolio viene negoziato con contratti future a scadenza mensile che appunto prevedono (alla loro scadenza) una consegna del sottostante. Per “tecnica” mi riferivo alla situazione per cui, paradossalmente, il primo contratto aveva un prezzo negativo mentre quello immediatamente successivo quotasse 22$ a barile.

    Per quanto riguarda il prezzo negativo è proprio così: non potendo ricevere il prodotto fisico, alcuni trader sono stati costretti a “pagare” per letteralmente disfarsi di contratti a loro mani.

    A disposizione per ulteriori chiarimenti,
    Paolo

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