Racconto semiserio sulle regole di trading

Fra un cannolo e una cassata, un vitello tonnato ed una lasagna oggi racconto i mercati del 2014 dal punto di vista di chi compra e vende giornalmente, con ovvie gioie e dolori. Di seguito la lista delle regole di trading da seguire, sempre (Gartman docet), non esaustiva e per nulla pretenziosa, riveduta in salsa rosa con gamberetti:

  • “Mai, mai, mai e poi mai aggiungere posizioni ad un trade in perdita”. A me viene in mente il petrolio: in calo di circa il 50% negli ultimi 6 mesi, ha creato non pochi sconquassi nel mondo del commodity trading. Per il 2015 meglio evitare.
  • “Non ti innamorare delle idee di trading”: l’Oro. Chi non si è innamorato dei metalli preziosi? +11% primo semestre, -10% negli ultimi 6 mesi; flat da inizio anno.
  • “L’obiettivo non è comprare basso e vendere alto, ma comprare alto e vendere ancora più in alto”: azionario USA, indice S&P500 +12.5%; smentiti quelli che “il tapering Fed” o quelli che “la recessione globale”.
  • “Il capitale è di due tipi, e quello “mentale” è il più importante”, vale a dire che tenere delle posizioni in perdita ha dei costi psicologici enormi, più elevati della perdita stessa. Qual è stato il “pain trade” dell’anno? Il corto US Treasury Bond: 3% a gennaio, 2.17% 31 gennaio.
  • “In un bull market si può stare lunghi o al massimo neutrali”. Nikkei: dalla prima freccia dell’Abenomics l’indice azionario giapponese è cresciuto del 110%.
  • “Pensa come uno che fa analisi fondamentale, ma fai trading come un analista tecnico”: il nostro caro BTP: politica fiscale, crescita, inflazione suggeriscono che è sopravvalutato, ma come stare fuori dal trade?
  • “Semplifica, semplifica… e semplifica ancora”: troppe idee e confuse sul QE BCE. E’ semplice: la ECB farà (quasi) come Fed, BoE, BoJ. Comprare titoli governativi. Quindi regola aurea: “compra ciò che compra la banca centrale”.
  • “Sii paziente con i trades vincenti e impaziente con quelli in perdita”: cioè compra BTP e tienili; se invece hai venduto il bund, ricompralo subito e aspetta tempi migliori (o compra un’opzione!)
  • “Il trade più difficile è anche quello giusto”. Il bund, senza alcun dubbio, oggi il 10 anni rende circa lo 0.50%. E il Bobl, la scadenza bund a 5 anni: ad inizio anno era quasi 1% adesso è sotto il tasso ECB, a 0.017%. Devastante.
  • “Non c’è mai un solo scarafaggio”. The winner: Junk bonds o corporates High Yields: insomma, il titolo Phone4u crollato mesi fa non era unico e solo …

 [tweetthis]“Mai, mai, mai e poi mai aggiungere posizioni ad un trade in perdita”[/tweetthis]

Ritorno a vestire il mio grembiule da cucina. Tanti, cari, auguri di buon anno.

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Pubblicato da liukzilla

Wealth/Asset manager. Ha sposato la causa dei bond ed è ossessionato dalle banche centrali.

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