La stupefacente forza dell’euro sui mercati valutari

forza surreale
L’importanza della curva dei tassi, del carry trade e della politica monetaria. E nella fattispecie del tapering.

Per molti risparmiatori, ma anche in ambito commerciale, il ritrovarsi con un Euro a quota 1.38 contro Dollaro USA rappresenta un vero cappio al collo. In linea di massima la moneta unica è forte nei confronti di tutte le valute, ma ovviamente gli occhi degli operatori sono sempre tutti rivolti al cross EUR USD.

Ma è veramente un delitto il ritrovarsi in queste condizioni? I mercati sono impazziti oppure ci sono delle logiche che vengono rispettate?

Il tasso di cambio euro/dollaro continua a mostrare una forte tendenza al rialzo, che ha consentito ieri di superare anche quota 1,38. Il cambio non vedeva questa quotazione dal 29 ottobre scorso, ma ora nel mirino c’è subito il massimo annuale di 1,3832 toccato il 25 ottobre. Se si osserva attentamente la forza del trend in corso, si può ipotizzare che il cambio euro/dollaro sarà in grado anche a superare i top di area 1,3830 (ieri massimo di giornata a 1,3810). La moneta unica europea è fortissima non solo contro il biglietto verde, ma anche nei confronti di altre valute del G-10, in particolare yen, dollaro australiano e dollaro canadese. (Source)

Nulla è lasciato al caso e anche in questo caso, sapientemente guidato dal mondo della finanza e da un po’ di sana speculazione, il cross EUR USD si sta muovendo su delle dinamiche ben definite.

Ma per spiegarvi correttamente cosa sta accadendo e soprattutto per rendervi il tutto più comprensibile, è necessario un grafico che illustri il tutto.

Ancora una volta si tratta di Carry Trade.

Guardate il grafico.

Chart of the day: Cross EUR USD e differenziale rendimento 2yr € vs $

In rosso trovate il cross EURUSD. In giallo il differenziale di rendimento tra il governativo tedesco a 2 anni e il governativo americano di pari scadenza.

Dal primo impatto diventa quasi lampante la correlazione tra questi due elementi. E se notate è veramente impressionante la quantità di picchi minimi/massimi che si confermano vicendevolmente.

E quindi, se siete un po’ più pratici, avrete già capito la spiegazione del fenomeno. Se il cross EUR USD si trova oggi in area 1.38, è perché il rendimento dei titoli Euro zona a 2 anni è aumentato rispetto ai paritetici USA. E quindi, chi voleva speculare su questo differenziale di rendimento, preferiva investire in Euro anzichè in USD. In questo modo molto spartano vi ho anche spiegato cosa è il carry trade.

Interessante vedere che il cross EUR USD è in prossimità di un dopio massimo (1.38) ed è altrettanto interessante (per la cronaca) notare che gli speculatori più accaniti (i cosiddetti “Large Spculator”) stanno iniziando a prendere un po’ le distanza dalla nostra moneta unica (vedi qui).

Certo è che, se qualcosa deve succedere per riportare un po’ di ordine e tornare a far scendere il cross EUR USD a valore più consoni, deve passare dalla curva dei tassi. Di conseguenza dalle Banche Centrali (oppure da news di tipo macroeconomico veramente rivoluzionarie).

Discorso solito: tapering.

Vedremo che la FED, ancor più della BCE, riuscirà a muovere le sorti del cross EUR USD.

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Pubblicato da Danilo DT

Danilo Rambaudi, alias Dream Theater, è un operatore finanziario dal 1995. Asset Allocation Manager, collabora con istituzioni finanziarie e siti finanziari italiani e non, nell'ambito dell'analisi e della ricerca. Analista tecnico, ma anche padre e marito (e a volte se ne dimentica).

6 Risposte a “La stupefacente forza dell’euro sui mercati valutari”

  1. Ciao Danilo,
    un paio di domande…(banalmente retoriche )

    ma è sufficiente tutto questo a continuare a sostenere il valore di una moneta che non rispecchia la sua economia ?

    O dovrà prima o poi sgonfiarsi come una banale bolla ?

    E poi,,, non dovrebbe essere proprio compito delle banche centrali vigilare perchè non si creino storture di questo tipo ?

    In che modo il tapering ,a tuo avviso ,potrebbe incidere in un senso o in un altro ?

    Consiglieresti in un investimento conservativo di lungo periodo continuare a differenziare la metà denominata in $ e la metà in euro?

    Beh … qualcosa più di un paio

  2. Buongiorno!

    Ti rispondo qui sotto, ovviamente secondo il mio punto di vista.

    D – ma è sufficiente tutto questo a continuare a sostenere il valore di una moneta che non rispecchia la sua economia ?
    R – Nel breve sicuramente si, poi io continuo ad essere del parere che il tempo aggiusterà tutto. Ma come ho spiegato qui sopra, a muovere le valute saranno sopratutto le rispettive curve dei tassi. E come hai detto giustamente tu dopo, la chiave saranno anche le banche centrali.

    D – O dovrà prima o poi sgonfiarsi come una banale bolla ?
    R – certo, c’è della speculazione ma nel carry trade deve esserci qualcosa che muove, un motivo. Un esempio è quello che è successo coi bond dei paesi emergenti. il timore dell’arrivo del tapering ha mosso decisamente le acque. Se quindi il buon Draghi si dimostrasse più espansivo..chissà…

    D – E poi,,, non dovrebbe essere proprio compito delle banche centrali vigilare perchè non si creino storture di questo tipo ?
    R – Dovrebbe… ma la BCE ha solo una cosa in testa: INFLAZIONE INFLAZIONE INFLAZIONE. Mentre invece la FED pensa solo a CRESCITA CRESCITA CRESCITA…. Ecco perchè anche la BCE dovrebbe adeguarsi allo stile delle altre banche centrali, e non encessariamente suididandosi, diventando poi prigionera del QE. Si possono fare tante cose…

    D – In che modo il tapering ,a tuo avviso ,potrebbe incidere in un senso o in un altro ?
    R – perchè il tapering comporterebbe un aumento implicito sulla curva dei tassi USA -> quindi bond USA più redditizi -> quindi carry trade che si muove verso il dollaro USA -> quindi Dollaro USA più forte

    D – Consiglieresti in un investimento conservativo di lungo periodo continuare a differenziare la metà denominata in $ e la metà in euro?

    R – direi di si, anche se il valutario è sempre un mercato difficile da leggere nel lungo periodo. Vista però l’importanza strategica del Dollaro USA, direi che è necessario un discreto peso di USD in un portafoglio con ottica di lungo periodo.

    come sono andato? 🙂 hovvintoqualcheccossa?

  3. Si scrive Euro ma si legge Marco, in compenso, si legge BUBA ma si scrive BCE.

    La BCE è un istituto di diritto privato. Il capitale nominale della BCE, ammonta a 10.825.007.069,61 euro (dal 1° luglio 2013), ma il Capitale realmente versato è di 7.653.244.411,01 euro di cui 123.575.168,52 (1,6%) delle 11 banche centrali non appartenenti all’area euro. (curiosità: valore quote rivalutate Banca d’Italia 7.500.000.000 euro )

    Il peso del patto di sindacato tedesco tra ex area marco e nuove acquisizioni (Germania, Finlandia, Austria, Paesi Bassi, Lussemburgo, Estonia, Belgio, Slovacchia) ammonta a 3.178.958.176,11 (41,5%)

    Mentre la quota dei paesi sotto controllo Trojka o di certa entrata nel club (Spagna, Grecia, Portogallo, Irlanda, Cipro, Slovenia) ammonta a 1.465.337.906,99 (19,1%)

    Quota Malta (la nuova Cipro?) 6.873.879,49 euro (0,1%)

    Quota Italia 1.348.471.130,66 euro (17,6%), per carità di patria non inclusa, in attesa di contractual arrangements eu.

    Quota Francia, ultimo libero bastione, 1.530.028.149,23 (20,0%).

    Fonte BCE: http://www.ecb.europa.eu/ecb/orga/capital/html/index.it.html

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