Tangerine Dream: elettronica.

We are using electronic instruments both in the studio and on stage but we are not living in an ivory tower, banned from any kind of popularity doing just intellectual research on electronics. So we really like to entertain people in the best way possible to show how modern, sophisticated equipment can be used today in order to create a futuristic sound.
Edgar Froese

All’inizio degli anni 70 si sviluppa in Germania un genere musicale nuovo la “musica cosmica” fenomeno che allarga i confini del suono. Parallelamente e con reciproche influenze alle sperimentazioni dei Pink Floyd nel rock e di Miles nel jazz, nasce in quegli anni la musica elettronica moderna, unitamente allo sviluppo di sintetizzatori e strumenti tecnologicamente avanzati. Lo stesso dicasi per la musica classica contemporanea con le sperimentazioni di Stockhausen. Insomma nell’aria c’era allora (ahimé non oggi) un gran fermento di idee ed una gran voglia di sperimentare strade nuove. I Tangerine Dream sono i massimi rappresentanti della kosmische musik, quella magnifica nuova ondata elettronica esplosa proprio in quegli anni. Una scena composta da musicisti veri, spesso con una formazione classica alle spalle, che riuscirono a dare un nuovo senso all’uso di tastiere e sintetizzatori nel campo della musica, spostando il baricentro del rock psichedelico verso l’uso di strumenti sintetici.

Edgar Froese è il dominus della band nel suo periodo eroico, che per Mr Pian Piano coincide con gli anni 70 e si chiude con i primi album incisi per la Virgin, ovvero Phaedra, Rubycon, Stratosfear e Ricochet, e guida la band ad un’evoluzione che dalla musica contemporanea, astratta e “difficile” approderà negli anni 80 ad un pop non sempre riuscito, per poi svoltare con più coerenza nella musica per il cinema dove i Tangerine Dream si sono accasati fino ai giorni nostri, realizzando molte soundtrack per Hollywood.

Personalmente le radici psichedeliche dei Tangerine Dream sono per chi vi scrive le più stimolanti, come gli esiti astratti del loro suono dove strumenti acustici e tappeti eletttronici si intersecano in armonie melodiche o dissonanti che sembrano uscite da un film di Tarkovskij (un altro illustre artista russo costretto a scappare dalla madrepatria liberticida). Indubbiamente i Tangerine Dream hanno aperto nuove strade in direzione di pianeti mai visti ed esplorati nella storia della musica contemporanea. “Space is the place” recitava il grande jazzista Sun Ra e la band di Edgar Froese ha aperto orizzonti mai sentiti, specialmente nei suoi primi dieci anni di attività, stimolando il viaggio della musica nel corso del tempo e facendo dell’esperienza d’ascolto una pratica “immersiva” capace indubbiamente di far scorrere la mente in una dimensione creativa e azzarderei spirituale.

Le stesse composizioni, spesso lunghe suites aliene alla dimensione della canzone da trasmettere alla radio, rimandano ad un ascolto rituale, espanso, esclusivo, dove il suono sta al centro dell’esperienza e non è cosa tra le altre in cui muoversi, come calpestando un tappeto con indifferenza. Il tutto, come scrivevo anche sopra si unisce a percorsi seguiti anche dalla musica contemporanea di allora o da musicisti che calcano le scene ai giorni nostri e penso a Caterina Barbieri o ad Alessandro Cortini, per fare due nomi. Senza i Tangerine Dream molta della musica elettronica degli ultimi trent’anni non ci sarebbe stata. Le forme astratte che hanno concretizzato in quegli anni, i Kandinsky sonori dipinti per noi restano come preziosi quadri di un’esposizione ancora ricca di spunti creativi, di riflessione e fruizione stratificata.

Allora accomodatevi oggi si viaggia in astronave! Oggi si serve una cucina sonora psichedelica a base di sintetiche portate, si torna all’indeterminazione, allo spazio cosmico che sfugge alla mente umana, alle costellazioni distanti anni luce, all’infinito senza fondo, al buco nero che siamo. CLICCATE QUI per una playlista del vostro Mr Pian Piano dei Tangerine Dream e fate buon viaggio al di là di ogni confine intergalattico

Desiderate qualcosa di diverso dalla musica cosmica dei Tangerine Dream? Il jukebox di Mr Pian Piano con tutti i musicisti e le musiciste del nostro intrigante menù è come ogni domenica a vostra completa disposizione: classica, jazz, pop, rock e ambient sono lì ad aspettarvi. Non vi resta che calarvi in un nuovo viaggio e raggiungere a piedi il bar “Piano Inclinato” dove durante la settimana si parla d’economia, mentre al sabato ed alla domenica, letteratura, musica e scienza occupano il locale. Il padrone di casa Alieno Gentile sarà lieto di accogliervi. Se volete scoprire in dono altre monografie e playlist curate da Mr Pian Piano di decine e decine e decine (e decine) di superbi musicisti avete ben tre opzioni!

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Pubblicato da Mr Pian Piano

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