I tesori delle economie emergenti

tesori emergenti Natale è alle porte e qui ad “Economia per tutti” abbiamo pensato di farci un regalo. Certo, sotto il nostro albero virtuale c’è già un voluminoso quanto gradito cadeau (abbiamo sbirciato sotto la carta regalo ed intuiamo trattarsi di qualcosa del genere “travolgente aumento di ascolti”), ma c’è un altro regalo che abbiamo voluto condividere con i nostri ascoltatori nella puntata di questa settimana.

Si tratta della voce gentile e competente di una nostra amica, Francesca Cassano. Economista, un’esperienza ventennale alla BERS (Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, l’istituzione finanziaria internazionale creata trent’anni orsono per favorire la transizione dei paesi dell’ex blocco sovietico verso l’economia di mercato). Francesca ha molto in comune con EPT: anche lei, innanzitutto, oscilla tra Italia e UK, ma soprattutto condivide con noi una modalità di narrazione del fatto economico in cui l’analisi e l’inquadramento rigoroso dei temi si accompagnano sempre alla traduzione nel quotidiano, là dove si palesa che l’economia è davvero di tutti per la semplice ragione che impatta e condiziona la vita di tutti. Muovendosi su questo duplice registro, Francesca Cassano è una grande esperta di paesi emergenti. Da lei ci siamo fatti condurre, quindi, in un viaggio dentro a questa sigla, forse logora nella sua genericità, ma straordinariamente attuale nel momento in cui l’imperativo della transizione ecologica delle economie mature scatena la corsa a materie prime, metalli in primis, delle quali sono ricchissimi paesi per il resto mancanti di tutto. Previa sistematizzazione della formula “paesi emergenti”, per distinguere all’interno di essa almeno tre tipologie di paesi, siamo partiti con Francesca per il Congo, con le sue ricchissime miniere di cobalto e rame, che con la transizione energetica diventeranno i nuovi petrolio e gas. Il “caso Congo” (2/3 della fornitura mondiale di cobalto), dove 15 delle 19 miniere di cobalto sono di proprietà, o finanziate (linee di credito per 124 mld$), da banche/aziende cinesi è paradigmatico dell’approccio della Cina verso questi paesi: sfruttamento intensivo delle materie prime in cambio di finanziamenti e creazione di infrastrutture, ma il tutto nel quadro di accordi capestro che rendono la Cina creditore privilegiato, quando non esclusivo, al quale il paese in questione di fatto si consegna e si lega indissolubilmente. I congolesi ora vogliono ora rivedere i contratti minerari con l’aiuto finanziario degli USA. Un racconto chiaro e affascinante, come quello dei tentativi, anche qui vissuti in prima persona dalla nostra ospite, di introdurre in paesi poverissimi creative forme di erogazione creditizia (non potete immaginare quanto creative, dovete ascoltarlo). Noi avremmo continuato ad ascoltare Francesca per ore. Se volete viaggiare anche voi per una mezz’ora insieme ai suoi racconti, vi aspettiamo come sempre sulla vostra piattaforma podcast preferita. ospite della puntata: @UKITAEU Il “correttore” del planisfero email: redazione@pianoinclinato.it Newsletter di Economia per tutti
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Pubblicato da L'Alieno Gentile

Precedentemente conosciuto con il nickname Bimbo Alieno, L'Alieno Gentile è un operatore finanziario dal 1998; ha collaborato con diverse banche italiane ed estere. Contributor OCSE nel 2012, oggi è Global Strategist per l'asset management di una banca italiana.

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