The Stooges: rock.

L’Iguana è immortale. Vive a 63 anni come se ne avesse 20. E dire che ha avuto più donne e bottiglie di whisky che pasti caldi.
Slash

Dopo mesi torniamo al rock è d’obbligo per scaricare un po’ di rabbia e sporcarvi il parabrezza. Non sono un monaco adepto del rock e solo a lui fedele, non coltivo il culto di noiosissimi assoli di chitarra, esteticamente soporiferi rispetto che ne so a quelli jazz e spesso preoccupati di mettere in fila il maggior numero di note nel minor tempo possibile ed i distorsori sparati al massimo non mi fanno impazzire. Eppure questa musica ha avuto una sua dignità. Costola impazzita del blues si è ibridata un po’ con tutto come la peggior mignotta, andando un po’ con tutti senza tetto né legge. Dopo gli esordi negli anni 50 con Chuck Berry e poi con Elvis che aveva sottratto alla comunità black questo suono impastato di blues ed espressività secca e corrosiva arrivarono gli anni 60 monopolizzati dal pop rock dei Beatles e dal blues rock degli Stones. Alla fine degli anni 60 scon Velvet Underground e Stooges il rock diventò un suono incendiario e radicalmente deviante.

Il linguaggio del rock deve essere immediato, chiaro ed i testi comprensibili a tutti, proprio come quella Pop Art di Andy Warhol che fa da sfondo ai Velvet. Proprio uno dei Velvet, John Cale farà comunella con una band di scapestrati, gentaccia con un suono violento, suoni sporchi, tecnicismi assenti, allusioni sessuali pesanti, tutta robetta ottima per Mr Pian Piano. Dal rock acqua e sapone di Elvis, celebrato anche ad Hollywood ad un suono perfetto per tossici e personaggi ai margini della società o pronti ad annientarsi tra le pieghe della sua disumanità di una società dei consumi sempre più gelida e meno inclusiva. Una bomba tirata in faccia alle convenzioni borghesi, benzina versata sul fornello di casa, un’ondata nichilista che degli Stones più devianti se ne fa un baffo e rompe qualsiasi steccato costruito per tutelare la decenza. Search and destroy!

Cosa sono gli Stooges? Sono nichilismo con il distorsore e sonorità che anticipano il metal o la new wave esistenzialista (ascoltate “Dirt”) e naturalmente il punk. Dopo il raffinato e borghese Burt Bacharach presentato una delle domeniche scorse sono un calcio nel basso ventre, un viaggio buio negli angoli remoti del nostro immaginario, nella rabbia, nella voglia di annientamento, nelle pulsioni più inconfessabili, nella “Dark side of the moon” avrebbero detto i grandi Pink Floyd con il loro rock imbastardito di psichedelia, musica classica e ricerche sonore, mentre qui si picchia con spranghe di metallo sulla testa del primo che passa. Naturalmente un frontman, Iggy Pop detto l’iguana, che incarna esistenzialmente tutto questo anzitutto con il corpo, scoperto ed attraversato come da una scarica elettrica, personaggio sostenuto da Bowie con una luminosa carriera solistica ed un’amicizia pluridecennale, ma questa è un’altra storia.

Il rock qui è grido distorto per chitarra e voce, brucia in gola come un superalcolico selvaggio, ma è di sapore autentico, non occhieggia a Frank Sinatra come Elvis, non è il pop lunare dei Beatles od il blues degli Stones o le elaborazioni raffinate dei Led Zeppelin e gli affreschi dei King Crimson, qui è pura violenza sonora, a mio modesto parere la quintessenza del rock moderno. E poi? E poi come ogni linguaggio primordiale il consumo e l’emulazione son state rapidissime ed i simulacri fiorenti e sempre più noiosi. Il rock, essendo anche un linguaggio elementare, è diventato in pochi decenni parodia di se stesso e là dove gli Stogees ed i Velvet erano impresentabili energumeni adesso simpatiche fanciulle con il nastro adesivo da elettricista sui capezzoli ed un basso a tracolla son ben accette in qualsiasi talent show da trasmettere alla TV per nonne e nipoti. Come accaduto con la Pop Art un linguaggio immediato e diretto viene agevolmente imitato per farne maniera e detersivo da supermercato mediatico.

Risalire alle origini animalesche di questo suono rende evidente la differenza tra un’originale Arancia Meccanica sonora devastante per suoni e contenuti ed un suono consolatorio e addomesticato da talent show. Come mai? Non sono le stesse chitarre distorte, le stesse grida, i testi allusivi, gli stessi corpi che si dimenano allusivi? Le mosse che mimano atti sessuali? Le chitarre spaccate sul palco? Cosa cambia? Cambia il consumo di un segno e di uno stile che non ha saputo rinnovarsi diventando sterile maniera, invecchiando male, facendo la muffa. Tornare agli Stooges è riscoprire l’autentico, riconnettersi al suono originale, alla spinta iniziale. Il simulacro, la riproposizione sterile ed impotente ammoscia, come un film visto e rivisto. Il rock in questo senso è un linguaggio consumato, rosicchiato dal tempo, invecchiato in fretta e non a caso stracarico di ascoltatori nostalgici, di band i cui componenti muoiono ormai di vecchiaia uno dietro l’altro. Benvenga il rock, ma non è certo l’unica minestra che i miei timpani devono ingoiare everyday, c’è altro là fuori e se devo ascoltarlo preferisco gli originali alle imitazioni di plastica dozzinale da teleschermo.
Bene se volete la colonna sonora per una festicciola deragliante dove per le pulizie vi serviranno i muratori ed i vigili del fuoco e per accompagnare a a casa gli ospiti le ambulanze CLICCATE QUI e con gli Stooges troverete pane per i vostri denti, qui raccolti e conditi con peperoncino da Mr Pian Piano. Spaccatevi i timpani e spaccate in casa quel che capita capita. Buona domenica 🙂

Desiderate qualcosa di diverso dal grido rock di Iggy Pop e degli Stooges? Il jukebox di Mr Pian Piano con tutti i musicisti e le musiciste del nostro intrigante menù è come ogni domenica a vostra completa disposizione: classica, jazz, pop, rock e ambient sono lì ad aspettarvi. Non vi resta che calarvi in un nuovo viaggio e raggiungere a piedi il bar “Piano Inclinato” dove durante la settimana si parla d’economia, mentre al sabato ed alla domenica, letteratura, musica e scienza occupano il locale. Il padrone di casa Alieno Gentile sarà lieto di accogliervi. Se volete scoprire in dono altre monografie e playlist curate da Mr Pian Piano di decine e decine e decine (e decine) di superbi musicisti avete ben tre opzioni!

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Pubblicato da Mr Pian Piano

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