Il mercato obbligazionario si trova ormai alla fine di una lunga corsa che è durata circa 30 anni, dove i bond hanno sempre regalato rendimenti soddisfacenti, soprattutto se ci riferiamo agli investitori italiani.
Come saranno i prossimi anni? Beh, poter pensare che il mercato obbligazionario possa continuare a salire all’infinito sarebbe un eufemismo. Ormai in tutto il mondo i tassi sono pressochè a zero e quindi i margini, con o senza QE, sono minimi.
Come fare quindi? Bisogna spostarsi sulle azioni? Però il mondo azionario è più pericoloso…
Il motivo di questo post è proprio illustrarvi i dati di uno studio di Alliance Bernstein che rivoluziona un po’ questi luoghi comuni.
I fatti.
Sono stati presi i dati dei mercati finanziari dalla London Business School dal 1900 al 2000 e si è fatta un’analisi sulla volatilità del XX secolo. Si è scoperto nulla di particolarmente innovativo, ovvero che i titoli azionari globali hanno avuto una volatilità annualizzata pari a circa il 17% contro circa l’8% dei titoli di Stato.
Quindi apparentemente le azioni sono più rischiose dei bonds, come è noto.
Ma poi sono stati presi i rendimenti reali dei due mercati, tenendo conto anche dei dividendi pagati dalle azioni. E si è scoperto che le cose stanno in un modo un po’ diverso proprio per l’equity.
Se i ritorni in ambito di capitale sono volatili, i dividendi lo sono molto meno e contribuiscono in modo determinante ad abbassarne la volatilità. Guardate questo grafico.
Se poi confrontiamo il quadro sopra descritto col mondo dei governativi, scopriamo che i bonds hanno fatto sicuramente bene negli anni 1980 e 1990 (e, del resto, anche nel più recente decennio) grazie ad un crollo dei tassi e dei rendimenti.
Tuttavia, non è stato sempre così per i bonds. Guardate il confronto del rendimento reale tra equity e bonds, I dividendi hanno sempre dato rendimenti reali positivi.
Morale: tenendo conto dei dividendi, la volatilità storica del mondo equity è ben diversa (e quindi non è assolutamente detto che le azioni sono più pericolose delle obbligazioni). E anche dal punto di vista dei ritorni.
Ora, non vogliamo dire, con questo, di vendere tutte le obbligazioni e di comprare azioni, anche perché noi tutti sappiamo come è stato generato questo rally di borsa. Ci vuole equilibrio. Ma ritenevo importante illustrarvi un punto di vista diverso che va a rivedere quello che ormai è un luogo comune.

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Qualche tempo fa lessi su un libro circa uno studio sulla borsa americana dai primi del secolo ad oggi che arrivava a conclusioni simili alle tue.
Secondo questo libro l’azionario è preferibile in un arco temporale maggiore agli 5/8 anni. Tenendo conto di tutto.
Quindi, la ricetta migliore è equilibrio e buon senso.
ESATTO, equilibrio e buon senso
Secondo me, il “tradare in sè” è un’illusione.
Alla fine tutto si riduce nello scambiare valore a fronte di creazione di valore, ovvero di un “qualcosa” che sia utile e apprezzato e frutto di un lavoro, nel senso di capacità e tempo.
Questa è l’essenza: cercare di dare valore alle proprie capacità e goderne i frutti.
Si parla sempre di gente come Buffet ma mai si parla delle centinaia di persone che, nel migliore delle ipotesi, hanno inseguito una chimera per una vita cercando di approfittare dell’ingegno degli altri.
Scusate la filosofia.
sinbad
Forse un po fuori tema ma trovo interessante come gli USA stanno gestendo il cambio di politica monetaria in modo magistrale.
Con la fine del QE ed una previsione di tassi in crescita hanno forzatamente abbassato il valore delle materie prime favorendone i consumi e a tendere aumentare i profitti delle aziende industriali.
Questo dovrebbe portare ad un abbassmento del prezzo di tutte le obbligazioni sia corporate che non, ed a una stabilita’ o rivalutazione del mercato azionario con sofferenza dei paesi emergenti anche a causa di un $ forte.
E’ difficile fare previsioni ma con queste premesse viene voglia di essere tutto azionario nel 2015 naturalmente tutto in $.
Che ne pensate ?
penso di riconoscere dietro un nuovo nik un vecchio amico ammerikkano 🙂 🙂 🙂
Pensate che l’azionario americano si spingera ancora piu in alto?
Yuma ecco basta parlo bene degli usa e mi becchi subito! Ciao a te e auguri
Ps come volevasi dimostrare….
http://finance.yahoo.com/news/u-third-quarter-growth-revised-133341217.html
Pil usa +5% ! Stica!
Ciao Amico,
sai com’è… negli USA ci sono gli americani e in Italia gli italiani…potrebbe essere questa la differenza 🙂
Times,
ricordi, (se) c’era chi aveva pre-visto tutto?!?!
A corE E corE – ad essere sinceri ed onesti, anche il Tedesco Lo aveva detto e scritto.
Eheheh … QED – anche se con le pinze, per il metodo delle/sulle rilevazioni. Ma c’è … il gatto nel sacco. E che SACCO!!!
Fai il bravo, che “qui” son tempi daWero cupi – continuano a sparare TANTE fesserie, nonostante vengano costantemente sburgiadati. Leggono e vedono i numeri al contrario.
Allora, saranno:
1- Sanscretini?
2- Sumeri?
3- Somari?
Un bel mix, che dire – nella lettura dei segni!!!
“Crolla tutto” – poi, SALE TUTTO!
ALTRO CHE NERONI!!!
Uè … son d’assumere subito: anti-IETTATORI, ad honorem – anche SENZA lAUREA e TITOLI, sono (ALCUNI)!
Altro che botti!
Fai il bravo (manzoniano).
Surfer [Nei botti bisogna stare sempre attenti al timing; e alla miccia. BOOM. Auguri a Tutti – e non solo a Te ed a YumETTO (sintonizza le antenne, in questi giorni)]
Surfer…nei botti bisogna stare sempre attenti al timing…..
Time flies lo sa 🙂
I suoi BOOOOM via whatsapp ad alien-san hanno un tempismo perfetto ma lui sorvola…
Cmq dai anche in italia ci sara’ rinascimento…di conseguenza a dollaro forte….ecc ecc grazie yellen/bernanke/greenspan 3 miti.
Yuma, non importa se sei americano in america o italiano in italia, l’importante e ‘ stare alla larga dalle politiche sbagliate…. 🙂 so che sai.
Un buon anno col botto!
gran piacere di sentirvi tutti. Io alla larga sto da un po’ ( come vedi son diventato fin poeta 🙂 Grande Surfer… ricorda … far passare almeno tre ore dopo aver mangiato il capitone se l’acqua è fredda 🙂 🙂 🙂