I Beastie Boys avevano quell’atteggiamento del ‘Fanculo’ come anche i Run-DMC ‘fanculo se non ti piacciamo, noi imprechiamo nelle nostre canzoni, sputiamo la birra sui nostri fans’. Poi ovviamente crescendo il loro atteggiamento è cambiato, tutti lo facciamo se non fosse così non ci sarebbe crescita da un punto di vista artistico; lo stesso vale per me.
Eminem,
Rap? Lo confesso non l’ho mai amato alla follia e non mi sono mai esaltato alle cascate di parole su semplici, e per me un po’ troppo scarne, basi ritmiche. Parole tra l’altro spesso non memorabili, salvo notevoli eccezioni. Eppure c’è una black culture che abita questa musica e che dal suono è arrivata alla danza, dalla danza all’arte con la street art cambiando il volto di musica, danza e arte nel XXI secolo. Indubbiamente band che amo assai, assai, come i Massive Attack sono attenti ascoltatori di rap&hip hop e delle manifestazioni espressive che ruotano intorno a questa forma d’arte. Innegabile anche la ricaduta sul pop contemporaneo e le interazioni con il rock di band come Beastie Boys, così come i grandi passi in avanti del rap da quando è nato mezzo secolo fa. L’ancoraggio alla strada di enormi metropoli ha mantenuto il genere ancorato ad un vocabolario diretto, semplice e di rapidissima lettura, anche se naturalmente dopo mezzo secolo di vita ci sono chicche raffinate e sofisticate anche in questo genere, con suoni jazz, come testimonia l’ultimo Miles Davis, rock, pop e anche con accenni sinfonici: tutto si mescola, tutto si campiona e oggi troviamo nel rap gioielli e soluzioni innovative.
Il combustibile originario del rap e del movimento hip hop si radica nella rabbia ed in un approccio politico: la rabbia dei neri segregati nei ghetti delle megalopoli USA, vittime di quel diffuso razzismo che il pessimo Donald Trump ha rigenerato portando gli States sull’orlo della guerra civile. C’è quindi un fuoco che brucia sotto questi suoni e che ha radici antiche nel blues e negli spirituals e che si incrocia ai giorni nostri con gli strumenti elettronici e digitali. Ho creato un opinabile e personale percorso dentro al rap per le vostre orecchie, buttando dentro i miei brani preferiti e trascurando sicuramente pietre miliari e contributi fondamentali, ma come sapete non sono qui per creare un’enciclopedia, ma una mappa disordinata di ascolti, un puzzle impossibile da ricomporre. Allora entriamo in questo mondo in questa nostra domenica di maggio.
Desiderate qualcosa di diverso da questi suoni? Il jukebox di Mr Pian Piano con tutti i musicisti e le musiciste del nostro intrigante menù è come ogni domenica a vostra completa disposizione: classica, jazz, pop, rock e ambient sono lì ad aspettarvi. Non vi resta che calarvi in un nuovo viaggio e raggiungere a piedi il bar “Piano Inclinato” dove durante la settimana si parla d’economia, mentre al sabato ed alla domenica, letteratura, musica e scienza occupano il locale. Il padrone di casa Alieno Gentile sarà lieto di accogliervi. Se volete scoprire in dono altre monografie e playlist curate da Mr Pian Piano di decine e decine e decine (e decine) di superbi musicisti avete ben tre opzioni!
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Buon ascolto!
