Art Ensemble of Chicago: jazz

«Suoniamo il blues, suoniamo il jazz; musica spagnola e africana; musica classica, musica europea contemporanea, musica voodoo. Qualsiasi cosa… perché in definitiva, è ’la musica’ ciò che suoniamo. Creiamo suoni. Punto».
Joseph Jarman

A Bologna c’erano troppe persone: un muro. Le prime note le ho sentite da fuori e poi pregando i buttafuori all’ingresso sono entrato. C’erano ancora tutti, il tristo mietitore era ancora distratto. Lester con il camice bianco e la sua tromba si distingueva dagli altri dipinti e vestiti all’Africana, insieme a Roscoe Mitchell con completo e cravatta. “Take me back to my homeland”. Certi concerti restano indimenticabili e gli Art Ensamble of Chicago lo sono per me. Cosa accade e il perché questo accada non è chiaro, ma indubbiamente partecipando a certi eventi si ritrova una parte di sé, ci si ritrova nell’altro attraverso un linguaggio non verbale. Una magia e gli Art Ensemble dopo mezzo secolo di attività hanno a che fare con la magia, con gli spiriti dell’Africa nera, “Take me back to my homeland” diceva Bob Marley e anche gli AEOC non esiteranno ad ispirarsi a lui con un disco reggae,. La missione dell’Art Ensemble è ritrovare musicalmente la grande madre Africa da cui i neri son stati strappati e portati nel nuovo mondo per farne carne da macello. Consapevolezza di sè, riscoperta della propria storia, orgoglio, radici: great black music!

Mr Pian Piano mi spiega perché amo gli Art Ensemble. “C’è l’impressionismo timbrico delle percussioni astratte e c’è il funk che sono due tuoi vecchi amori e c’è lo swing e quella roba per cui vai matto: l’eclettismo. Vero: dentro gli Art Ensamble c’è il jazz, il reggae, la musica etnica, il free…”. Poi vado alla ricerca dei video per il vostro aperitivo e vedo nei commenti che non sono solo “I saw these amazing men twice in the 1970s. Those experiences are treasured memories. Indescribably incandescent! Human creative energy focused and shared. The best concerts I have ever attended!” 50 anni insieme ed un’energia capace di far resuscitare i morti. Eccoli dal vivo, con il dottore e la sua tromba.

Gli anni 70 sono anche gli anni del free jazz e della commistione tra tradizioni musicali diverse e l’Art Ensemble of Chicago pesca ovunque come diceva prima Mr Pian Piano, arrivando anche a commistioni con la musica classica contemporanea, il reggae e chi più ne ha più ne metta. Quindi cari ascoltatori le loro musiche non sono sempre facili, ma complesse, stratificate, a tratti caotiche e rumorose, in altri momenti dolcissime.

E alla fine il risvolto politico: la longevità del gruppo emerge da un contesto sociopolitico fondamentale per una sorta di vita collegiale, che rimanda al lavoro collettivo e allo sforzo comune nel proporre un inedito approccio verso ciò che i musicisti stessi chiamano the Great Black Music, coinvolgendo concetti, identità e valori del jazz. Oggi l’hip hop ed il rap convergono in una rabbiosa reazione a secoli di razzismo e violenze gratuite di cui anche la contemporaneità è riverbero, ma l’Art Ensemble da mezzo secolo combina i diversi linguaggi musicali, portando la consapevolezza delle nobili radici sonore della black music nella madre Africa e facedone musica colta e popolare al contempo. “Black lives matter” non tanto per i morti ammazzati per strada, ma per la monumentale cultura nera che dall’alba dell’uomo ad oggi ha costruito quel che è oggi il pianeta.

Arriva or ora Mr Pian Piano e puntuale serve alla vostra tavola un vino rosso con tutti i profumi dell’Art Ensamble of Chicago in una playlist con diversi sapori, ricca di spezie ed emozioni intense. CLICCATE QUI et voilà, la great black music entrerà nelle vostre orecchie con una selezione di quasi due ore curata dal nostro chef sonoro.

Desiderate qualcosa di diverso dal jazz tribale degli Art Ensemble of Chicago? Il jukebox di Mr Pian Piano con tutti i musicisti e le musiciste del nostro intrigante menù è come ogni domenica a vostra completa disposizione: classica, jazz, pop, rock e ambient sono lì ad aspettarvi. Non vi resta che calarvi in un nuovo viaggio e raggiungere a piedi il bar “Piano Inclinato” dove durante la settimana si parla d’economia, mentre al sabato ed alla domenica, letteratura, musica e scienza occupano il locale. Il padrone di casa Alieno Gentile sarà lieto di accogliervi. Se volete scoprire in dono altre monografie e playlist curate da Mr Pian Piano di decine e decine e decine (e decine) di superbi musicisti avete ben tre opzioni!

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Pubblicato da Mr Pian Piano

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