Posso offrirvi un giro di birre?

beer game

Con i porti del mondo, i cantieri ferroviari e i depositi di camion intasati di merce, la domanda che spinge e la capacità limitata di spedire sta spingendo verso l’alto sia il prezzo dei beni che quello del loro trasporto.

A molti risulta ancora poco chiaro come si formino e come (non)funzionino questi improvvisi intasamenti della catena di forniture.

E in effetti ogni spiegazione sembra debole: perché il meccanismo si fonda sulle interrelazioni irrazionali, mentre una spiegazione è -per definizione- un esercizio di razionalità. Per capire come funziona “l’effetto frusta” e ogni altra disfunzione delle supply chain è stato ideato, negli anni ’60, un gioco chiamato Beer Game.

Si tratta di una forma rudimentale di gioco di società sulla catena di approvvigionamento delle casse di birra, ideato al MIT (Massachussetts Institute of Technology). Si gioca in quattro, ogni giocatore assume un ruolo specifico nella catena di approvvigionamento per portare la birra ai clienti: 

  • il bar
  • il rivenditore
  • il grossista
  • il produttore di birra

Questa la catena di approvvigionamento rappresentata dai giocatori. Durante la partita, stare all’interno di una catena di approvvigionamento, e viverne le dinamiche dettate dall’istinto umano, aiuta a comprendere i problemi (e forse anche ad intuire le soluzioni) della catena di approvvigionamento.

Avvertenze: ci si potrebbe inebriare di logistica

Nella versione originale si gioca su carta, con delle fiches di plastica.

In ogni turno, ogni giocatore, nel proprio ruolo, fa solo una cosa: sceglie quanta birra ordinare. L’unico elemento deciso non dai giocatori, ma da un mazzo di carte, è la domanda (variabile) dei consumatori finali.

Quindi diciamo che nello schema tu sei il distributore di birra, devi pensare: quanta birra ordinerò questa settimana? Diciamo che la settimana scorsa ho venduto quattro casse. Forse allora ordinerò dalla fabbrica altre quattro casse di birra per mantenere stabile il mio inventario.

Questo sembra ragionevole. Ma poi…

Quando sei nel mezzo della catena di approvvigionamento, ad un certo punto ricevi ordini sempre più grandi, quindi fai lo stesso con il tuo fornitore. Ma lui di solito non risponde abbastanza velocemente. Così, ben presto, hai un arretrato di ordini di birra. A quel punto la natura umana, si va nel panico e si ordina più birra.

I consumatori protestano:

“Manca la roba! Dov’è la mia birra?”

Più sei lontano dal cliente nella catena, più i tuoi ordini saranno volatili. Questo schema è chiamato effetto bullwhip (effetto frusta): una piccola oscillazione ad una estremità provoca grandi oscillazioni all’altra estremità.

Quindi un piccolo cambiamento nella domanda dei clienti potrebbe significare che la fabbrica all’altra estremità riceve centinaia di ordini una settimana e nessun ordine la settimana successiva. Altre centinaia la settimana dopo e, facilmente il giocatore perde lucidità.

Il gioco della birra mostra che la sola soluzione all’effetto frusta è la collaborazione tra le diverse fasi della catena di approvvigionamento. Una cosa che, nelle condizioni attuali di supply chain distribuite sul territorio globale e rapporti commerciali tesi tra singoli paesi, è difficile da realizzare.

Il Beer Game è disponibile anche come videogame per la formazione/addestramento dei manager d’azienda.

La domanda oscilla, dopo una previsione ottimistica sulle vendite, un giocatore ordina qualche cassa di birra in più, cosa che più in basso nella catena complica la vita a qualche altro giocatore. Nel mezzo, qualcuno vuole fare scorta, preoccupato per quello che potrebbe succedere nei turni successivi. Qualche ordine in più da un giocatore si trasforma in un enorme arretrato di ordini più in basso nella catena di approvvigionamento: per il produttore di birra, durante la partita, gli arretrati possono diventare sempre più grandi: così si va in sovraproduzione.

Su Piano Inclinato siamo grandi fan dell’idea di imparare giocando, a fine partita il barista potrebbe ritrovarsi a ordinare zero casse, per poter smaltire l’inventario negli ultimi turni (prima che andasse a male sugli scaffali del suo negozio), lo sbilancio tra soldi spesi e guadagnati, a fine gioco, determina il vincitore della partita.

La cosa più istruttiva è che, dopo aver giocato tra amici, si scopre che tutto quello che accade durante la partita è già scritto nella teoria della logistica. Una specie di dimostrazione inversa. si gioca convinti sia una banalità e si finisce per creare -e vivere sulla propria pelle- tutti i tipici problemi della catena di approvvigionamento.

Altro che semiconduttori e auto usate; cosa succederebbe se mancasse la birra?

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Pubblicato da L'Alieno Gentile

Precedentemente conosciuto con il nickname Bimbo Alieno, L'Alieno Gentile è un operatore finanziario dal 1998; ha collaborato con diverse banche italiane ed estere. Contributor OCSE nel 2012, oggi è Global Strategist per l'asset management di una banca italiana.

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