BondAge di Congiuntura: legáti ai mercati, legáti dai mercati

Esiste una relazione fra il sadomasochismo e i mercati finanziari? Dopo la dedizione “missionaria” per la Congiuntura economica é venuto il momento di raccontare la mia relazione pericolosa con i mercati finanziari ed in particolare con i bond (che, per i profani, sono le obbligazioni).

Da oggi ci sbarazziamo della noiosa ortodossia della rubrica #Congiuntura per leggere oltre le righe dei report, usare i dati economici in maniera opportunistica per evitare di infliggere dolore ai nostri risparmi. Non vuole essere una rubrica di consigli di investimento, ma potrebbe risultare utile nel ricomporre il puzzle degli eventi nel mondo finanziario, per nulla guidato dalle “grandi mani“, ma semmai spesso espressione di vizi repressi, nascosti e profondi dell’essere umano.

Il gioco di parole è fin troppo facile, ma calza a pennello: Bond-Age, o era dei bond, ha anche una seconda interpretazione: l’amore-odio dell’investore/risparmiatore per le obbligazioni. Ormai è un rapporto conflittuale: si vorrebbero ignorare ma non è possibile resistervi. Ed ecco, il Bondage.

A questa pratica sono collegati una sfilza di termini che hanno pieno diritto di cittadinanza anche sui mercati finanziari: costrizione, restrizione, sospensione forzata, immobilizzazione, deprivazione. Viene in mente il tasso d’interesse a 10 anni americano…

Difatti, nonostante l’andamento virtuoso dell’economia USA, la banca centrale americana (la Fed)  sta proseguendo la politica ultraespansiva accentuando i rischi più di quanto abbia mai fatto e costringendo la curva dei tassi ad una forma quasi innaturale.

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Il Tasso a 10 anni, ancora ben distante dal suo valore di equilibrio, è deprivato dalla sua dinamica usuale a causa del condizionamento della banca centrale che influenza il premio a termine, cioé quella componente che rende più elevato il rendimento di un bond a lunga scadenza a causa del maggiore rischio implicito.

Tutti sanno che investire in obbligazioni americane (US T-Notes) espone a dei rischi notevoli, specialmente in prossimità di un possibile aumento dei tassi Fed. In realtà questo mercato da inizio anno ha reso il 1.5% (Indice ML) -nonostante le forti vendite di investitori “ufficiali” (banche centrali, come ad esempio la Cina)- conseguenza degli ingenti flussi provenienti dagli investitori privati (Fondi, Assicurazioni, ecc).

Insomma, questo maledetto bond nessuno lo vuole ma tutti se lo comprano. Costrizione o attitudine alle remissione? Sia quel che sia, benvenuti nel BondAge.

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Pubblicato da liukzilla

Wealth/Asset manager. Ha sposato la causa dei bond ed è ossessionato dalle banche centrali.

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