Amici cinesi, sono indignato

stampa cinese

I cinesi parlano tanto di China dream, ma ci spieghino al più presto cosa significa perché, se è un sogno di potere, non va bene. Il quotidiano del Popolo prima ha chiesto e poi ha censurato un articolo di Romano Prodi riducendolo alla metà. Quanto al terzo plenum del Partito Comunista Cinese (di cui vi avevo parlato qui e poi anche qui) hanno delegato tutto ad un organismo: sembra la Commissione dei 35 saggi di Letta.

L’assemblea del Pcc non ha affrontato i temi veramente importanti per il cambiamento. Inoltre, negli ultimi anni, i cinesi sono diventati arroganti e hanno cambiato atteggiamento nei nostri confronti: molti italiani stanno venendo via dalla Cina.

Non credo che la Cina continuerà a crescere del 7%. Nel giro di quattro o cinque anni il tasso di crescita scenderà intorno al 4%. Non vedo una corsa felice al secolo cinese; hanno problemi energetici infiniti, carenza di gas e petrolio, un calo dell’acqua, ci sono già troppi vecchi ed sussistono gravi problemi ambientali, per non parlare delle banche politicizzate, della burocrazia, dei developer immobiliari e dei governi locali.

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Grazie per aver votato!

Pubblicato da Alberto Forchielli

Presidente dell’Osservatorio Asia, AD di Mandarin Capital Management S.A., membro dell’Advisory Committee del China Europe International Business School in Shangai, corrispondente per il Sole24Ore – Radiocor

5 Risposte a “Amici cinesi, sono indignato”

  1. Questa poi è bellissima, questo Forcielli che fino a ieri ha osannato la Cina ovunque abbia potuto: radio, youtube, tv, giornali disprezzando l’Italia con lo stesso frastuono di una grancassa, adesso di colpo cos’è ha cambiato casacca?!
    Vediamo quindi chi sarà il prossimo straniero al quale si venderà.

  2. Questo è il primo post dell’autore che condivido in pieno.
    Peccato leggerlo nel 2013 a boom sboommato.
    Bisognava prevedere che il Capitalismo comunista era un sistema peggiore del nostro Capitalismo occidentale.

  3. “Il quotidiano del Popolo prima ha chiesto e poi ha censurato un articolo di Romano Prodi riducendolo alla metà.” Nelle dittature la censura è norma, evidentemente qualcosa non era gradito alla dittatura del proletariato. Sarebbe bello poter leggere l’intero articolo, con evidenza della parte censurata.

    Una scelta importante è stata presa, sopprimere la “politica del figlio unico”. Scelta di carattere demografico, sociale ed economico, di portata storica e di influenza planetaria.

    I cinesi è da molto tempo che sono divenuti arroganti e spero che siano in molti e non solo italiani a lasciare quel paese. Speriamo che non continui a crescere del 7% annuo o almeno che lo faccia stimolando la domanda interna.

    Cosa sia il China dream sarà meglio capirlo al più presto, senza attendere ulteriori spiegazioni.

    Andiamo per esclusione, cosa non è il China dream: un sogno di libertà e modernità, una crescita armonica senza scorrettezze. Il libero scambio con quel paese, sommato alla crisi finanziaria, ha danneggiato le nostre democrazie e i nostri diritti.

    Già in febbraio a proposito del secolo cinese ricordavo un passo della Genesi 25,29-34

    “Una volta, rientrato affamato dalla campagna, vide Giacobbe che aveva cotto un piatto di lenticchie. Quando gli chiese da mangiare poiché era sfinito, Giacobbe chiese in cambio la primogenitura, e Esaù accettò.”

    … e così scrivevo:

    La primogenitura cinese non è e non sarà mai accettabile, se non dopo un’improbabile rivoluzione liberale, non nella triste accezione mercantilistica, ma nella più alta concezione del diritto.

    Il denaro è unità di misura e come tale vale per grandezze commensurabili, beni e servizi. Come per gli uomini esistono valori incommensurabili, che non possono essere ne misurati ne scambiati con moneta, onore, onestà, coraggio, libertà, etc. così anche nella nostra sgangherata civiltà esistono valori, conquistati in secoli di sangue, che non possono essere negoziati. Un esempio fra tutti i diritti sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, meglio precisati dalle Costituzioni liberali.

    Aliena a tutto ciò, la Repubblica Popolare Cinese è proiettata in un sogno di potenza e di impero, il cui perseguimento non esclude nessun mezzo.

    La Repubblica Popolare Cinese oltre a essere un meraviglioso esperimento economico è anche: corrotta dittatura, Tienanmen, Tibet, Corea del Nord, Iran, sfruttamento umano e ambientale, slealtà commerciale e hackeraggio. Libertà di commercio ma non di pensiero. L’elenco è lungo ed essendo lei appassionato di China sicuramente lo conosce bene.

    L’entrata della Repubblica Popolare Cinese e di altri benemeriti nel WTO, il poco lungimirante interesse di multinazionali (sovranazionali) di beni ma soprattutto denaro (banche), grazie all’armamentario ideologico del libero mercato e il negozio tra galantuomini e criminali, sta producendo in Occidente squilibri tali da compromettere democrazia e stato sociale (liberale non socialista).

    La storia ci insegna che lo squilibrio sistemico tra economie, se non temperato, non è mai portatore di benessere ma spesso è causa di guerre.

    Che aggiungere? Una lapidaria conclusione: non esiste un China dream ma solo un China Nightmare.

  4. i cinesi sono diventati arroganti..

    Ma come mai? Per loro non siamo più fratelli?

    Non vedo una corsa felice al secolo cinese; hanno problemi energetici infiniti, carenza di gas e petrolio, un calo dell’acqua, ci sono già troppi vecchi ….

    ma hanno anche un esercito, una marina ed una aviazione che si sta potenziando di giorno in giorno per prepararsi al momento in cui il paese si proietterà all’esterno per imporre il suo volere.
    Ed é questo quello che conta. Il resto é stupido sentimentalismo.

    Forchielli ma che diavole le é successo? Non la riconosco più.

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