E’ stata una settimana campale per i mercati finanziari, ma nel contempo abbiamo assistito ad una sostanziale tenuta dei dati economici. Il forte calo del prezzo del petrolio è stato interpretato
come sintomo di recessione globale anche se altre materie prime non hanno fornito lo stesso segnale (Rame)..
Per quanto la percezione di questi ultimi tre giorni sia di crisi finanziaria, potremmo assistere a degli effetti molto limitati sullo scenario economico internazionale. Di norma, il passaggio all’economia reale avviene tramite due canali: 1) effetto ricchezza; 2) effetto fiducia. Per rappresentare un serio rischio, modificando quindi la dinamica dei dati economici, dovrebbe accentuarsi con ulteriore peggioramento delle condizioni finanziarie, oppure perdurare al punto da incidere sulle scelte di medio periodo. Da qui in avanti bisognerà quindi distinguere i dati macro pre-ottobre, per valutare il trend precedente (in EU cruciale la produzione industriale di settembre in Germania) e controllare le condizioni finanziare per comprenderne gli effetti sullo scenario dei prossimi trimestri.

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Anche il DJ industrial transport, da sempre indicatore importante, non mi pare messo cosi’ male…
Sì concordo: mai sottovalutare la logistica