Il processo di riforme italiane prosegue a rilento anche se il Governo Renzi sembra prossimo ad aggiungere un altro trofeo di caccia, quello della riforma della pubblica amministrazione. Una efficace implementazione, tutta da verificare, avrebbe effetti importanti e duraturi sulla crescita economica. Nel frattempo la fantomatica ripresa sembra ancora in piena bonaccia (Bollettino Bankit Luglio 2015).
Il centro studi di Bankit ha introdotto un nuovo indicatore comprensivo mensile sull’economia italiana (basato su questo articolo). Disponibile da maggio, omogeneo all’Euro-Coin, ci consente un paragone diretto delle condizioni dell’economia italiana rispetto all’intera area Euro. Dal grafico possiamo dedurre che 1) movimento ciclico intra Euro è coordinato e 2) che l’Italia non riesce a consegnare consistenti tassi di crescita positivi dell’economia, nonostante il vento a favore derivante da Euro debole e petrolio basso, in aggiunta a eventi unici come l’Expo2015. In più eventi idiosincratici come la crisi Grecia (evitato il Grexit ma…), che ha portato ad un aumento dei tassi di interesse e un irrigidimento delle condizioni finanziarie, non aiutano in questo percorso ad ostacoli.

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