Consumare o produrre? Due modi di stare al mondo

mancalaroba

Nel mondo dell’abbondanza, risparmiare è uno “spreco”, mentre spingere sui consumi produce un reddito aggregato maggiore. Se siamo entrati in una nuova stagione di scarsità vedremo alcune tendenze invertirsi. Non esistono economie-modello: ciascuno naviga in mutevoli condizioni.

Un paese può scegliere due approcci alternativi

  • consumi e salari, import
  • risparmio, investimento, produzione, export

Gli USA, nell’era dell’abbondanza hanno scelto la prima, ora che #mancalaroba vanno verso la seconda:

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il “buy American” esisteva già, Trump ne fece una bandiera personale. Poteva essere una parentesi, invece pur cambiando amministrazione è diventato strategia.

Il Covid ha influito? E’ probabile. La guerra ha influito? Penso di sì. Niente di ciò è stato decisivo, ma ogni cosa ha contribuito a far “cambiare rotta al piroscafo”.

Questo implica alcune cose:

Vedremo più investimenti in infrastrutture (tutto il discorso sulle supply chain lo conferma), e qualcun altro dovrà consumare di più e/o esportare meno, perché poi a livello globale import e export dei singoli si pareggiano.

L’America del dopoguerra basava la sua forza sulla dignità del Lavoro, sulla produzione industriale. Dagli anni ’80, questa America operaia è progressivamente uscita di scena (come racconta il bellissimo film “Gran Torino” di Clint Eastwood).

Gran Torino | Giffetteria

Si è via via trasformata in un soggetto centrato su servizi dematerializzati, consumi, preferiva delocalizzare e importare, intuendo dove il mondo stava andando (abbondanza). Ora l’America cambia, segnalando che -se sono bravi come allora- forse il mondo sta andando da un’altra parte (carenze, o #mancalaroba) e conviene tornare a produrre, a investire (le strade e la rete elettrica USA sono scarsine se le confrontiamo con le nostre, per dire la prima sciocchezza che mi viene in mente), a esportare (togliendo un po’ di peso alla Cina).

La crescita verticale degli stipendi della Silicon Valley o i mega bonus delle banche d’investimento potrebbero diventare un ricordo, quantomeno sono finora i due soli settori dove i tagli al personale e le riduzioni dei bonus stanno arrivando corposi.

Una minore polarizzazione dei salari, peraltro, potrebbe aiutare a ridurre lo scollamento tra crescita salari e crescita produttività avvenuto nell’era dell’abbondanza:

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Abbiamo avuto tante “jobless recovery” in questi decenni, ora sembra che ci avviamo ad avere una “jobless-less recession“.

Molti si ostinano ad usare le regole del gioco (i modelli) mostratisi validi negli ultimi 30-40 anni, ma se il contesto globale è cambiato, anche i modelli richiedono una revisione.

Ostinarsi ad attendere segnali di sofferenza sul mercato del lavoro potrebbe essere un errore, la recessione potrebbe essere “selettiva”.

Se davvero stiamo entrando in una stagione di maggior attrito nella circolazione delle merci, di minor disponibilità strutturale di energia a basso costo ecc, un Paese centrato su risparmio, investimento, produzione e export può tornare in auge.

Eppure qualcuno dovrà allontanarsi da quel ruolo, consumando di più la propria produzione domestica e/o importando di più, per effetto del cambio di rotta che gli USA stanno prendendo.

E’ inevitabile, nell’equilibrio globale.

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Pubblicato da L'Alieno Gentile

Precedentemente conosciuto con il nickname Bimbo Alieno, L'Alieno Gentile è un operatore finanziario dal 1998; ha collaborato con diverse banche italiane ed estere. Contributor OCSE nel 2012, oggi è Global Strategist per l'asset management di una banca italiana.

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