Il Conte nel jukebox all’idrogeno

Eccoci con il Conte acclamato e incoronato dal nostro referendum, perché a noi quello sulle Riforme Costituzionali ci fa un baffo e molte sono le sfumature e le storture che andiamo a poetare, ma del Conte lo swing ci interessa in questa odierna messa.
Ringrazio la ciurma che vota e nota la fatica di vergare righe ogni settimana saltando di liana in liana, manco fossi uno scimpanzé, fra sillabe, sogni tropicali e altri animali. Oh sia chiaro non è una passeggiata tenendo per man l’amata, ma un filmato arcano con un coccodrillo Africano.
Dica lei signorina con quella scollatura, racconti pure degli aeroplani, dei razzi e dei cormorani. Cosa? Perché mai ride senza posa?

Genio dimmi pure, hanno senso le mie paure? Parla racconta senza sosta, le vedi le cose fuori alla pioggia? Un affastellarsi di ferocia e orchi assassini, vampiri e anche cretini? Genio ci sarà scampo in qualche incanto, nello swing o fra i birilli, magari sghignazzando un poco brilli? Ordino una bottiglia e giochiamo a chi per primo la piglia, vino antico e i pensieri si fan aquile o sparvier!. È vero confermo melensa, melassa aggiungi pure anche la glassa.

https://www.youtube.com/watch?v=AyjhSab_mAI

E poi per i piedi felici di Forchielli mi disegnerai un capolavoro di menta e pastelli? Certo preferisco i piedini di qualche fanciulla e le caviglie di Brigitte Bardot. La sua pelle nuda mi risveglia terremoti e pensieri fin troppo noti. Genio confessa non tieni più i fili e gli aquiloni ti son scappati pazzi in cielo, dì la verità! Strappa questo velo. La tua commedia non mi prende, ma lamentarsi è futile e farsi sangue cattivo inutile, allora balliamo e tu baciami con quel sorriso strano.

Dici bene è una commedia, uno slancio per non morir d’inedia, un frullar di gambe e mani, un barista distratto e io che a volte sono matto. Cade una matita si rovescia anche un caffé, ma tu vieni fra le mie braccia ed iniziamo una morbida caccia di coriandoli e altre spezie.
Fiacco vento di dirigibili in epoche poco condivisibili, ma qui siamo calati, caduti o inciampati, in una tenebra moderna di cavalli metallici, scoppi e altri intoppi.

allora basta, allora niente, prendo un disco del Conte e salgo sullo swing che poi è tutto, che poi è niente, ma per dir queste boiate mi han dato una patente. Dirò anche parole Inglesi con accenti buffi e mi dedicherò ad aspettar giorni belli annegando nei tuoi capelli[sociallocker id=11719].[/sociallocker] E la ragazza? Che fine ha fatto la ragazza?

Languore d’inverno:
nel mondo di un solo colore
il suono del vento.

Matsuo Basho

Le opzioni che offre lo chef per la prossima domenica sono a furor di banana:
a) Bob Dylan nel suo cappotto nero Nobel
b) Miles Davis nella sua pelle nero jazz
c) Fela Kuti e la nera Africa

Si vota su twitter e nello spazio commenti, mi raccomando, lavatevi i denti.

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Mr Pian Piano

king for a day, fool for a lifetime

Una risposta a “Il Conte nel jukebox all’idrogeno”

  1. …la ragazza? L’ultima volta che l’ho vista rincorreva un aquilone colorato o forse era un sogno e aveva un gatto regalmente accomodato su una spalla.
    Del resto, lui aveva smesso da un pezzo di cercarla: aveva preferito rimanere con i piedi solidamente piantati a terra.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.