Cose già dette, discorsi già fatti. Ma è giusto rimarcare tali concetti soprattutto quanto si ripresentano queste situazioni.
L’equazione che continua a reggere, in questo momento, e che supporta l’unidirezionalità dei mercati è:
Più REFLAZIONE = maggiore RISK ON
Quindi l’atteggiamento espansivo, sopratutto della BCE in un momento dove già vi ho illustrato l’importanza di Draghi sul sentiment degli operatori, domina in lungo ed in largo.
La forward guidance dei giorni scorsi ha permesso alle borse dell’Eurozona di riprendere la strada del rialzo, recuperando quelle perdite accumulate nel periodo estivo.
Ed è proprio nello stesso periodo dove il cross EUR USD ha preso il dominio della situazione, in lungo ed in largo, con la valuta americana in evidente rafforzamento.
Quindi, parlando di intermarket, è CHIARO il rafforzamento del Dollaro USA accompagnato da un ritorno di forza delle borse, ma allo stesso tempo è evidente una tenuta dei corsi dei governativi Eurozona, ma anche una nuova fase di debolezza delle commodity (correlate in modo inverso con l’USD).
Ecco perché parlo di “unidirezionalità”. Anche se l’intermarket ha dinamiche diverse rispetto alle logiche storiche più volte descritte da mostri sacri come Pring e Murphy, non possiamo negare l’evidenza. Tutte queste dinamiche, sui mercati, continuano ad avere un filo logico.
Ma attenzione, come sempre i mercati anticipano molto il futuro e questo ottimismo sulle modifiche che Mario Draghi apporterà al suo QE Europeo potrebbero già essere scontate, se non tutte quantomeno in buona parte.
Il grafico del DAX parla molto chiaro. Il rimbalzo della borsa tedesca è stato molto violento. Forse fin troppo, portando il listino teutonico in “overshooting”.
Grafico DAX
Contemporaneamente, il Dollaro USA, come vedete, ha inanellato sedute importanti con un ritorno in area 1.07 in tempi molto rapidi.
Ma tale rapidità ha bisogno di un po’ di tregua. Lo stesso RSI (indice di forza relativo) del DAX ci illustra un mercato ormai in ipercomprato.
RSI sul DAX
Anche se la tendenza continua ad essere, al momento, indiscutibilmente rialzista per i mercati, grazie appunto alla fase espansiva della BCE e alla forte reflazione voluta soprattutto da Mario Draghi, occorre una pausa di riflessione.
Intanto però spero siano chiare a tutti le dinamiche dei mercati. Logiche che probabilmente sorprendono quegli investitori che io definisco “tradizionalisti” e che non vogliono accettare le “regole del gioco”.
I mercati finanziari, purtroppo dico io, sono comandati da queste nuove dinamiche. Prendere o lasciare. Intestardirsi e andare controcorrente può procurare non pochi danni.

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