Dopo una lunga carriera tra istituzioni nazionali e grandi banche d’affari ti ritrovi alla guida della Banca centrale europea. Forte di un cognome che evoca leggende medievali devi fronteggiare una battaglia da più fronti: la crisi partita dagli Stati Uniti ha contagiato l’area euro portandola in recessione, i debiti pubblici sono andati in difficoltà e le distorsioni economiche, acuite dal regime a cambio fisso, stanno portando la deflazione.
Vorresti avere al tuo fianco governi pronti ad affrontare l’impopolarità, capaci di tirar dritto con l’agenda delle riforme per far recuperare alle economie dei paesi dell’area la competitività colpita da una fiscalità appesantita, una burocrazia figlia di stipendifici pubblici e welfare state con sistemi previdenziali generosi come se fossimo ancora nel pieno del boom economico-demografico.
Invece ti ritrovi… [continua su econopoly – il Sole24ore]

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