Economia degli Alieni – EPT #95

Economia alieni

Poche righe sul New York Times nel bel mezzo della “crisi dei palloni”. Una smentita di quelle che, per il solo fatto di rendersi necessarie, deflagrano più di mille notizie.

Non ci sono indizi di presenza di extraterrestri o attività extraterrestri legate all’avvistamento degli oggetti volanti non identificati abbattuti in questi giorni dalle forze aeree americane

Lo ha precisato, ha ritenuto di doverlo precisare il Pentagono.

Suvvia, alzi una mano chi, al netto del frusto antiamericanismo di maniera sugli yankees eterni bambinoni hollywoodiani, non ha strabuzzato gli occhi e riletto la frase!

Sì, siamo a a questo: nel pazzo mondo del post Covid, quello che doveva dipanarsi all’insegna dell’imperativo retorico “nulla sarà più come prima” e per tutta risposta ha sfornato, vivi e vegeti, due zombie della Storia come l’inflazione e la guerra, ci tocca pure assistere a questo. Spuntano come funghi nei cieli oggetti non identificati e la cronaca sembra regalarci uno spezzone classico dei film sugli extraterrestri, quello in cui le massime autorità militari, all’esito di chissà quali verifiche e affascinanti tentativi di contatto, rassicurano la popolazione: l’invasione aliena non è per oggi.

Qui ad “Economia per tutti” il tema è, per intuibili ragioni, particolarmente sentito. Gli alieni li abbiamo, per così dire, nella nostra ragione sociale.

Abbiamo deciso, perciò, nella conversazione inclinata di questa settimana di andare oltre la dichiarazione del Pentagono per sottoporla al metodo del What If, quella particolare tipologia di analisi predittiva che si dedica ad assumere per vero un certo scenario per indagare cosa succederebbe al realizzarsi dello stesso.

Dunque, cosa accadrebbe se fosse davvero un’invasione aliena? Se l’assenza, per ora, di attività aliena fosse unicamente legata al fatto che gli oggetti avvistati sono mezzi esplorativi, inviati solo a tastare il terreno, rectius le galassie, a prenderci le misure? Soprattutto, quale potrebbe essere il movente di un’invasione?

Lavorare con i what if è molto stimolante e così è avvenuto che, nel corso della puntata, uno ne richiamasse un altro fino a comporre una seppur parziale costellazione dei temi di maggiore attualità.

A partire dai palloni “alieni”, ovviamente. E se fossero, come sono, umanissimi strumenti di sorveglianza e di spionaggio, quale guerra si starebbe combattendo in quel segmento nuovo di cielo che sembriamo aver scoperto in queste settimane, il “cielo di mezzo” situato tra lo spazio del volo aereo e quello solcato dai satelliti?
Fermo che i palloni spia, al netto dell’evoluzione tecnologica, sono strumento vecchio di decenni, i cinesi cosa volevano precisamente testare?
Tempi e modalità di reazione degli americani?
Fermo ancora che tutti spiano tutti, come tra grandi potenze è doveroso fare, e che ci sono canali consolidati per segnalarsi reciproci sgarbi ed eccessi, perché gli americani hanno deciso questa volta di dare plateale pubblicità alla scoperta e all’abbattimento dell’occhio aerostatico cinese?
Forse perché vivono, come ai tempi della prima conquista dello Spazio, uno Sputnik moment, cioè l’improvvisa consapevolezza di aver lasciato troppo vantaggio, nella corsa al “cielo di mezzo”, al rivale numero uno?

Se così è, viene naturale, soprattutto a noi, un what if sulle ricadute economiche di un’eventuale corsa alla produzione e allo sviluppo di “palloni” e similari. Tanto più se si considera che, tra i componenti fondamentali di questi supposti “oggetti non identificati”, sono invece perfettamente riconoscibili dispositivi (leggi ad esempio batterie) sui quali già oggi si sta investendo moltissimo, in uno con le priorità imposte dalla transizione energetica. Dunque, in ottica di investimenti finanziari, come massimizzare lo scenario della guerra nei cieli?
Infine, il what if dei what if in questa tragica fase: cosa accadrebbe nei vari scenari con i quali si può concludere la guerra della Russia all’Ucraina?
Se cioè Putin conquistasse l’Ucraina o se si ritirasse o se il conflitto si cronicizzasse?

Per un po’ di risposte, invece, non c’è what if che tenga: vi aspettiamo, come sempre, sulla vostra piattaforma preferita.

Il romanzo “L’uomo nell’alto castello” di P. Dick lo trovate qui.

Qui invece è disponibile la serie TV

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