Il mondo in MI7

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Una vecchia canzone di Celentano recitava:

“apro il giornale e leggo che / di giusti al mondo non ce n’è / ma come mai il mondo è così brutto?”

La sensazione che aprire il giornale fosse un gesto di cui mi sarei pentito, pensando che il mondo fosse brutto, l’ho avuta stamane aprendo La Repubblica e leggendo l’intervista a Susanna Camusso. Alla domanda su quale fosse la proposta della CGIL per la Legge di Stabilità, in fase di definizione in Parlamento, la risposta è stata:

“L’abbiamo illustrata al presidente del Consiglio. Pensiamo che le rendite finanziarie non possano più essere tassate al 20% mentre nel resto dell’Europa il prelievo parte dal 25% in su. Spostiamolo anche noi almeno al 25. Sui Bot si paga ancora il 12,5% mentre nel resto del mondo siamo al 20. Senza parlare di patrimoniale, che suscita drammi solo ad evocarla, si possono fare queste due operazioni nel segno della redistribuzione”.

Già, non parliamone di patrimoniale, anche perché c’è già: nella misura dello 0,15% sul patrimonio e a differenza di altre mposte patrimoniali non si paga una tantum, ma ogni anno. Quindi meglio non parlarne. Quanto alle aliquote su BOT e BTP, faccio notare che normalmente i risparmi derivano da redditi che sono già stati tassati e che qualora i risparmi non producano redditi vengono comunque tassati (la patrimoniale di cui parlavamo poche righe fa), vedo che l’intervistatore domanda:

Ma i Bot li comprano i piccoli risparmiatori. Le sembra un’operazione di redistribuzione della ricchezza?
“Il 90% dei Bot è in mano alle banche. Non raccontiamo un mondo che non c’è. Certo ci sono anche i pensionati e i lavoratori che hanno investito in Bot con un prelievo fiscale del 12,5%. E che hanno goduto anche di un aumento del rendimento per effetto indiretto della crescita dello spread. A tutti costoro si può chiedere un contributo”.

Credo che la domanda dovesse piuttosto essere: “ma non crede che il risultato finirebbe per essere che il mercato farebbe salire i rendimenti lordi (e quindi il costo per il Tesoro ndr) per compensare le maggiori aliquote?”

Certo, capisco la difficoltà di nominare il mercato a qualcuno che oggi rinfaccia a chi ha comprato debito italiano nei momenti bui di aver “goduto di un aumento di rendimento grazie allo spread“. Genio che sei, Susanna, massacriamoli questi goderecci lestofanti.

L’intervista continua: Pensa che così si recupererebbero dieci miliardi e più perché il taglio al cuneo fiscale si faccia sentire sulle buste paga?

“Penso che si potrebbe tranquillamente arrivare a quella cifra”

Per recuperare 10 miliardi portando l’aliquota dal 12,5% al 20% occorrerebbe ci fossero 133,3 miliardi di € in interessi da tassare. Considerando che al 30 settembre 2013 i titoli del debito pubblico assommano a poco più di 1723 miliardi di € deduciamo che la signora Camusso auspica che il costo del debito salga al 7,7% oppure spera che il debito pubblico, ai costi correnti, raddoppi di dimensioni. In alternativa possiamo dedurre che alla signora sfuggano i principi base dell’aritmetica.

E mi raccomando, rammentate:

“Non sono nuove tasse. È una diversa distribuzione della tassazione”.

Parole di una che sa quel che dice.

La canzone diceva, invece: “questa terra è / il monopolio / delle idee sbagliate

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Grazie per aver votato!

Pubblicato da L'Alieno Gentile

Precedentemente conosciuto con il nickname Bimbo Alieno, L'Alieno Gentile è un operatore finanziario dal 1998; ha collaborato con diverse banche italiane ed estere. Contributor OCSE nel 2012, oggi è Global Strategist per l'asset management di una banca italiana.

3 Risposte a “Il mondo in MI7”

  1. ahhhh se è per questo in svalutation cantava anche

    Cambiando i governi niente cambia lassù
    c’è un buco nello Stato dove i soldi van giù
    svalutation, svalutation.

    sulla Camusso,,, che dire …

    una categoria di “lavoratori” che non ha mai DAVVERO lavorato un giorno in vita loro e soprattutto non ha mai rischiato un soldo di suo in un’impresa.

    com’era quella storiella di fare uso di un coso col coso degli altri ?

  2. Caro Andrea ,
    vedendo quanto continua a saltar fuori fra le righe, non ultimo questo

    http://www.corriere.it/economia/13_ottobre_16/proposta-choc-fondo-patrimoniale-10percento-famiglie-2aab6cde-364b-11e3-b4e4-e4dfbe302858.shtml

    non sarebbe meglio se invece di correre dietro a mezzo punto in più di speculazione cominciassimo a pararci il popò da uno Stato che prima o poi piomberà come una poiana su quei quattro soldi che sono eeventualmente rimasti dopo contibue spoliazioni fiscali esponenziali?

    Forse converrebbe cominciare ad approfondire tematiche come costituire atti notarili che mettano al riparo almeno la prima casa da pignorabillità fiscali, oppure come dividere in maniera efficace patrimoni in modo da evitare patrimoniali più o meno occulte

    Perchè ho la sensazione che mentre noi si pontifica su quello che andrebbe fatto ci sia qualcuno che STIA FACENDO

    1. Yuma, ti invito a leggere cosa dice il FMI in modo diretto ed esplicito: https://t.co/zHKjElv3g3

      il resto sono chiacchiere e allarmismo, basta leggere il paper a pagina 49 per accorgersi che si tratta di una digressione generica, non di una raccomandazione. e soprattutto non si cita alcun Paese

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