Shutdown e debt ceiling sono al centro di tutte le discussioni. Ma forse in pochi sanno che siamo ad un passo da una nuova devastante crisi del credito negli USA. Non meno devastante della crisi subprime.
I mercati azionari globali sono stati per lo più stabili malgrado le magagne politiche USA . Al momento lo “shutdown” ha portato al licenziamento di circa 800.000 dipendenti pubblici. Ovviamente se non si sforerà il tetto del debito, le conseguenze per il mercato del lavoro saranno ancora peggiori. Ma non possiamo certo fermarci qui. I danni sarebbero globali.
Come si può vedere dal grafico sopra, la linea nera non è certo mai scesa e periodicamente è stata alzata. Cosa che noi scontiamo accada anche stavolta. Inoltre, nel contesto attuale con un’economia debole, è molto improbabile che il tetto del debito non venga ritoccato al rialzo.
Sacrifici per permettere all’economia di poter proseguire la sua corsa, per permettere al sogno americano di NON finire, mai…
Liquidità dal Governo, e anche dalla FED…
Agganciarsi alla politica FED, proprio su questo argomento, è fin troppo facile, visto che molti accademici presso la stessa Fed stanno cominciando a rendersi conto che il flusso di acquisti di obbligazioni (quantitative easing) deve proseguire per permettere al sogno americano di continuare. Si è schiavi del sistema. Si è costretti, per non crollare, a continuare il bluff che dura da tempo ormai. E potrebbe ancora continuare fino al collasso.
La gestione del problema, ripeto, non è più ECONOMICA ma squisitamente POLITICA. Che cosa c’è di economico nel decidere a tavolino di continuare a drogare il mercato?
…e cosa accade ai debiti degli studenti se finisce la liquidità?
E far mancare liquidità al mercato proprio ora potrebbe avere effetti devastanti NON solo per il mercato ma anche per il ciclo economico. Un esempio? Abbiamo accennato in passato sul mio blog al problema del “nuovo subprime“, ovvero i prestiti agli studenti che pesano non poco nel sistema del credito USA. Ebbene, il tasso di default di questi prestiti sta tornando a livelli importanti, pari a circa il 10%
In realtà poi, il Dipartimento della Pubblica Istruzione (DOE) ha recentemente pubblicato una nota sul proprio sito web dove su tali prestiti il tasso di default è previsto toccare punte del 21,8%. Ma…forse non avete ben chiaro il peso specifico del fenomeno. Guardate questo terribile studio. In realtà la somma di tutti i programmi di prestiti studenteschi sarebbe pari a circa 1 trilione di dollari, quindi addirittura oltre le vette di questo grafico. Ma è comunque evidente la crescita esponenziale ed incontrollata del fenomeno.
Volete avere ulteriori conferme sul peso specifico del problema? Ebbene, sappiate che alla fine del 2012 i prestiti agli studenti sono stati la più grande attività finanziaria del governo degli Stati Uniti.
Vi ho appena presentato il big asset pronto per essere la nuova crisi subprime.
Ora, tenuto conto di tutto quanto detto, secondo voi , FED e Tesoro, con la benedizione del Governo degli USA e delle Camere, saranno talmente stolti da suicidarsi seduta stante inchiodando di brutto il tapering e negando l’innalzamento del debito USA?
Mi spiace, non ci credo.
Stay Tuned!
Danilo DT

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Negli Stati Uniti, la maggior parte degli studenti si sono rassegnati al fatto che lasceranno college portando un enorme peso del debito. Gli studenti sono tenuti semplicemente a contribuire alle loro proprie tasse universitarie. E si prevede che porteranno questo debito privato con loro per gran parte della loro vita lavorativa.
Là, il valore del debito degli studenti è ormai più di $ 1TRN – che è più grande dei prestiti auto, o anche il debito della carta di credito. Cosa c’è di più, è il valore del debito subprime che si è alzato a $ 1.3trn alla fine del 2006, inizio 2007.
Ora, i governi usano il debito per favorire i loro obiettivi economici. Non solo il debito è cresciuto in nome proprio, ma incoraggiando i cittadini a fare troppi debiti.
Negli Stati Uniti per esempio, a loro piace interferire nel mercato dei mutui. Probabilmente avete sentito parlare di istituzioni parastatali Fannie Mae e Freddie Mac. Queste istituzioni garantiscono quasi la metà di tutti i mutui americani. Quando Bill Clinton ha voluto incoraggiare la casa di proprietà in mezzo ai poveri, era di queste aziende la garanzia dei mutui.
Allo stesso modo, per i prestiti agli studenti, il governo ha istituito Sallie Mae per fornire prestiti garantiti dal governo federale. Oggi è una società privata, negoziata sul mercato azionario – ma l’obiettivo è lo stesso.
Quando l’economia va in tilt, la soluzione dei progettisti è sempre la stessa: il debito fino stoke. Quindi, per loro, è comodo avere una mano sulla leva. Infatti, dal momento che la crisi l’hanno incoraggiata, sempre più americani in collegio sono in debito.
La realtà è che il trilione di dollari di debito degli studenti è pari a metà della dimensione di inizio della crisi finanziaria.
E quando il governo costringe le persone al debito, le cose vanno quasi sempre male …