L’accostamento del nome di Ravel a quello di Debussy, utilizzando l’etichetta di impressionismo, ha finito per allontanare la comprensione delle profonde differenze che separano le poetiche dei due compositori, nonostante gli aspetti paragonabili della situazione storico-culturale in cui hanno vissuto e gli elementi armonici e timbrici accostabili nei loro linguaggi. Il mondo di Ravel è estremamente vario, disponibile alle più diverse provocazioni e mediazioni culturali, come nelle “Rapsodie Spagnole”, ma è soprattutto caratterizzato dalla costante ricerca di una perfezione formale negli arrangiamenti, tipica di tutte le composizioni del Maestro Francese.
Eppure il substrato emotivo della sua musica, proprio perché trattenuto, pudicamente occultato, ha una forza fuori dal comune….. Pensavo così ad una dedica particolare per la playlist di Maurice Ravel realizzata da Mr Pian Piano questa settimana, ma me ne ritrovo tra le mani inaspettatamente due, frutto di struggenti ricordi. Mi riempie di piacere e malinconia questa coincidenza ,perché sottolinea come la musica sia una memoria forte, ben al di là di qualsiasi immagine, più o meno sfocata dal tempo. La musica va oltre il visibile.
Qui T U T T E le scorse playlist di questa pazza stagione.
BEN BOHMER deep house
VINCENZO deep house
TEARS FOR FEARS pop
LYLE MAYS jazz rock
JONI MITCHELL jazz, folk
PAUL MOTIAN jazz
SERGEJ PROKOFIEV classica
PINK FLOYD rock
KATE BUSH pop rock
ART OF NOISE electronic pop
DAVID SYLVIAN other
BARRY ADAMSON soundtrack
LED ZEPPELIN rock
JOHANN SEBASTIAN BACH classica
THE ORB elettronica + ambient
KRAFTWERK elettronica
MILES DAVIS (I) jazz
PRINCE pop rock funk
JOHN CAGE classica, contemporanea
BAUHAUS post punk
MAURICE RAVEL classica

- Robert Wyatt: pop, jazz, other. - 28 Maggio 2023
- The Smiths: pop, rock. - 21 Maggio 2023
- The Church: rock, psichedelia. - 14 Maggio 2023