Rischio Debt Deflation e in molti scommettono in un taglio tassi BCE, ma in realtà potrebbe invece arrivare solo una promessa futura, mentre nel breve in arrivo nuovo LTRO? Banche Spagnole nuovamente in difficoltà.
Eccoci giunti al momento topico della settimana. Il Meeting BCE dove verrà deciso se intervenire sul mercato monetario oppure no.
Per certi versi ero abbastanza dubbioso su un intervento della BCE, vista anche la buona fase di crescita economica che stava per rivedersi in Europa. E poi… E poi gli ultimi dati Non possono non preoccupare Mario Draghi e il suo staff.
I prezzi al consumo nell’area Ocse frenano all’1,5% tendenziale a settembre. Il rallentamento, giunto dopo il +1,7% registrato ad agosto, è legato principalmente ai prezzi dell’energia, rimasti invariati, e a quelli del cibo, passati dal 2,1% all’1,9%. Per quanto riguarda i singoli Paesi, l’inflazione è salita in Giappone (dallo 0,9% all’1,1%) mentre è calata negli Stati Uniti dall’1,5% all’1,2% di settembre.
In Italia l’inflazione è invece scesa allo 0,9% annuale dall’1,2% di agosto e nell’area euro ha rallentato all’1,1% dall’1,3% di agosto. La pubblicazione del dato arriva in un momento in cui gli economisti temono il rallentamento dell’inflazione nella zona euro anche in seguito alle previsioni d’autunno, pubblicate ieri dalla Commissione europea, secondo le quali l’indice dei prezzi al consumo si attesterà all’1,5% quest’anno e il prossimo per poi calare dello 0,1% nel 2015. (Source)
Morale: rischio deflazione e relativo rallentamento dei consumi. Si, sempre lei, debt deflation, descritta dall’economista Irving Fisher ( in tempi recenti dal duo Reinhart-Rogoff) a seguito del Wall Street Crash del 1929, quello scenario causato dal troppo debito che porta contrazione economica e riduzione dell’inflazione.
Inoltre per la BCE un’inflazione in rallentamento rende più che giustificabile una manovra espansiva, visto che Francoforte ha come primo obiettivo, ricordiamolo, il monitoraggio appunto dell’inflazione in Eurozona. Possiamo quindi aspettarci un taglio dei tassi? Io non ne sono poi così sicuro. O per meglio dire, considero poco utile un taglio tassi ai livelli attuali. Sarebbe una mossa di facciata, un segnale per il mercato ma senza grandi effetti pratici. Molto meglio sarebbe generare liquidità (sempre sterilizzata, perché la BCE non può stampare direttamente denaro) con un nuovo LTRO. Inoltre, proprio in ottica Basilea III, il mercato si aspetta comunicazioni sui criteri degli stress test relativamente agli AQR (asset quality review) oltre che qualche nuova comunicazione sullo stato dei lavori del progetto di Unione Bancaria.
Anche perché si avvicina lo stress test e molte banche in Eurozona sono nuovamente in difficoltà. Indovinate un po’ chi? Proprio quel paese che fino a qualche giorno fa parlava di ripartenza e risanamento. La Spagna.
(Reuters) – The Bank of Spain said on Wednesday that the country’s banks would have to make an extra 5 billion euros ($6.7 billion) in provisions against losses on bad debts due to changes in the way refinanced loans are treated. (…) The Bank of Spain, which said banks would be able to absorb the hit, added that the amount of non-performing refinanced loans had grown about 20 billion euros after the changes, to 92.2 billion euros. ($1 = 0.7421 euros)
Sento puzza di LTRO…E per il taglio tassi, magari se ne parla a fine anno. Queste sono ahimè le armi di cui dispone Draghi.
Si può dare di più?
Si, certo che si può, solo che la BCE ha le mani legate. Cosa occorrerebbe? Beh, un Quantitative Easing stile USA farebbe decisamente comodo, ma fate ben attenzione, il tutto deve essere ben ponderato e non fine a se stesso. Il pericolo che non si deve correre è in pratica NON fare la fine di USA e Giappone, dove il QE ha schiavizzato l’economia di questi paesi. Ci sono le mezze misure. E con il buon senso, molto si potrebbe fare. E l’operazione più vicina al QE è proprio l‘LTRO. Ecco il motivo per cui mi aspetto entro fine anno news in merito.
[Articolo uscito in contemporanea su I&M]
“Im Westen Nichts Neus”.
La Grecia è già tecnicamente e ufficialmente in deflazione. Naturalmente per gli Euroidioti Ue: Atene è un caso particolare. http://bit.ly/17a2a1i
Per chi volesse approfondire quale dramma è la deflazione:
“The Debt-Deflation Theory of Great Depressions” (1933) by Irving Fisher http://bit.ly/YAfnz3
oppure
La deflazione da debiti di Irving Fisher nell’era della globalizzazione by Lino Sau
http://www.cesmep.unito.it/WP/2004/5_WP_Cesmep.pdf
Surprise! Ed invece arriva il taglio dei tassi.
-0.25%….
La deflazione è una gran fortuna, i prezzi in costante calo rendono la vita più serena e tranquilla, se non hai i soldi per comprare qualcosa basta che aspetti che il prezzo cali.
Chiaramente a chi vive di finanza come voi non va a genio perché non sapreste più dove investire e cosa scrivere/consigliare visto che basterebbe lasciare i risparmi parcheggiati in banca.
La deflazione è una gran fortuna, i prezzi in costante calo rendono la vita più serena e tranquilla, se non hai i soldi per comprare qualcosa basta che aspetti che il prezzo cali.
Chiaramente a chi vive di finanza come voi non va a genio perché non sapreste più dove investire e cosa scrivere / consigliare visto che basterà lasciare i risparmi parcheggiati in banca.