Ritorna Mr Pian Piano con il solito eclettismo, l’esclusivo amore per il suono e oggi anche per la bellezza della melodia. Mr Pian Piano non si formalizza e salta di “palla in frasca” senza farsi alcun problema e così oggi esploriamo un autore di musica classica. Il grande Sergej Prokofiev compositore Russo ha sempre amato mettere in relazione le sue composizioni con altre arti, il cinema, il balletto o le narrazioni letterarie per bambini, come con “Pierino ed il lupo”. Erano anni in cui l’arte, come fenomeno totalizzante al di là dei linguaggi espressivi, era oggetto di ricerca, basti pensare ad un altro grande artista Russo, il pittore Vassily Kandinsky, che metteva in relazioni colori, forme e suoni. La prima musica proposta da Mr Pian Piano è offerta dalla più grande orchestra del mondo, i Berliner in questo caso capitanati da Claudio Abbado, un grande Italiano, un grande direttore d’orchestra, un uomo che ha onorato e onora, anche ora che ci ha lasciato, il nostro paese.
Nel 1914 Prokofiev si diploma al conservatorio con i migliori voti della propria classe e vince il premio Rubinstein come miglior studente di pianoforte. Parte per Londra, dove conoscee Debussy, Ravel, Strauss, Djagilev e Stravinskij. Proprio con Djagilev inizia a comporre il suo primo balletto ed inizia ad interessarsi di cinema. Oggi le musiche di Prokofiev sono alla base della moderna arte di scrivere colonne sonore, la bellezza delle struggenti melodie, le scelte di orchestrazione favolose, sono d’ispirazione per tutti i più importanti creatori di soundtrack. Scopriamo insieme un brano dalle colonne sonore del compositore Russo per un film di Ėjzenštejn: Lieutenant Kijé.
Prokofiev trascorre gli anni 20 tra l’Europa e Gli Stati Uniti con alterne fortune, ma facendosi conoscere come uno dei più grandi compositori della sua epoca e realizzando molte musiche per balletto e colonne sonore per il cinema. Poi all’inizio degli anni 30 del secolo scorso il ritorno in quella che allora era l’U.R.S.S. e l’adeguamento ad un linguaggio meno sperimentale di cui la Sinfonia Classica è un esempio.
Prokofiev non sarà mai completamente organico ai dettami estetici e formali del regime comunista, restando spesso ai margini della ribalta. La seconda guerra mondiale spinge Prokofiev a scrivere l’opera Guerra e pace, a cui lavorerà per due anni, alternandolo alle musiche per i film di Ėjzenštejn (Ivan il Terribile, Aleksandr Nevskij, di cui raccoglierà i brani nell’omonima cantata, e Il tenente Kije). Molteplici saranno i problemi con il Comitato delle Arti che impone al grande musicista numerose revisioni delle sue opere. Il disastro dei regimi autoritari passati e presenti sta anche nel limitare la creatività con la distorta convinzione di controllarla e piegarla alla propaganda. Anche Prokofiev sarà vittima di questo meccanismo.
La notizia della sua morte passò pressoché inosservata perché le autorità sovietiche imposero alla stampa di darne notizia solo una settimana dopo, incentrando l’attenzione sulla contemporanea morte di Stalin, avvenuta lo stesso giorno il 5 marzo 1953. Qualche pazzo tre giorni fa ha voluto commemorare la morte di Stalin, perché purtroppo alla follia umana non sembrano esserci limiti. Chi scrive e Mr Pian Piano hanno invece ben chiaro chi commemorare (e chi dimenticare).
Al solito il nostro eccentrico curatore ha preparato un’ imperdibile playlist di musiche di Prokofiev: la potete ascoltare qui.
Non perdete anche le passate compilation e ci rivediamo la prossima domenica, salvo impedimenti o colpi di testa improvvisi (mai da escludere) di Mr Pian Piano.
BEN BOHMER deep house
VINCENZO deep house
TEARS FOR FEARS pop
LYLE MAYS jazz rock
JONI MITCHELL jazz, folk
PAUL MOTIAN jazz
SERGEJ PROKOFIEV classica