Treni e Pireo. Così la Cina punta all’Europa

Vi propongo qui un interessante pezzo di Marco Spinedi, di Osservatorio Asia:

Il 2014 ha visto un rapido fiorire di collegamenti ferroviari diretti tra Cina/Asia ed Europa, effettuati da un coacervo di imprese ferroviarie unite in consorzi ed alleanze che stanno modificando in modo interessante il quadro industriale del settore in Europa  ed in Eurasia; se la tendenza si consoliderà nel tempo, anche attraverso operazioni di acquisizioni e fusioni fra imprese, la mia previsione è che andremo probabilmente ad avere 6 o 7 grandi operatori ferroviari intercontinentali, dominati dalla Germania (DB Schenker per il momento la fa da padrone), sullo stile delle 7 grandi sorelle ferroviarie americane che opereranno su lunghissime distanze; un settore interessante per molti investitori ….. stiamo parlando ovviamente di quantità trasportate ancora minime rispetto a quelle che viaggiano via mare, ma significative sul piano della tipologia di merce; è una nuova offerta di trasporto che si colloca tra i due estremi: marittimo, a basso prezzo, tempi lunghi di trasporto e grandi volumi, ed aereo, ad alto prezzo, tempi di trasporto brevissimi e volumi ridotti; il fenomeno interessa una serie di centri intermodali ferroviari in Est Europa, in Polonia, Germania, Ungheria, Repubbliche Ceca e Slovacchia ed Austria (Vienna, nodo ferroviario storico fin dagli Asburgo); ci sarebbe anche l’Ucraina che ha lo stesso scartamento ferroviario della Russia, se non ci fosse la guerra in atto, ma proprio i trasporti e la logistica come spesso accade, potrebbero rappresentare un importante fattore di pace …..

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Altro elemento, partito già da qualche anno, la presenza cinese in Grecia nel porto del Pireo e non solo; il porto è esploso nel giro degli ultimi 2-3 anni ed oggi è il più grande porto di transshipment del Mediterraneo orientale; non ho i dati recenti, ma credo si avvicini ormai ai 4milioni di TEU; il nuovo governo nazional-comunista di Tsipras ha tentato di mettere in discussione la presenza del colosso cinese, bloccando la ulteriore privatizzazione del porto, ma i cinesi mi pare l’abbiano già fatto rientrare a più miti consigli, con tutti i posti di lavoro che gli hanno creato, oltre alla pioggia di milioni che sono arrivati ….. Ma i cinesi non si limitano al porto; hanno due progetti in testa; uno, abbastanza folle, e per il quale per il momento hanno finanziato soltanto lo studio di fattibilità, riguarda la creazione di un canale navigabile dal Mar Egeo al Danubio utilizzando i letti dei fiumi Morava in Serbia e Vardar in Macedonia e Grecia; un giochetto da 15 miliardi di US$ che piace molto a Serbia e Macedonia per uscire dall’isolamento e che la UE guarda con un qualche interesse per dare forza alle politiche di coesione della regione, ma nessuno credo possa avere i soldi necessari, a fronte di una redditività molto incerta; il secondo progetto ha molto più senso e riguarda il potenziamento delle connessioni ferroviarie tra il porto del Pireo e l’hinterland, aprendo un corridoio fino a Budapest, Vienna e la Polonia; le linee già ci sono, vanno però adattate ai treni merci lunghi e pesanti; gli interessi in ballo sono tanti, perchè la posta non è soltanto il collegamento tra Europa orientale ed il porto, ma anche il mercato turco, la Cina del Mediterraneo, già connesso da moltissimi servizi in forte espansione dalla Germania ad Istanbul che farebbero la stessa strada, con evidenti economie di scala; se mettete insieme i treni Cina/Asia-Europa e quelli Europa centrale – Balcani – Turchia, capite che tutta quest’area, nonostante i venti di guerra che l’attraversano, comincia ad essere innervata da un sistema di trasporti intermodali ferroviari e stradali di grande interesse; se ci mettiamo in mezzo anche le pipeline di gas ed idrocarburi, il quadro è completo …… Naturalmente, un’evoluzione di questo tipo rischia di tagliar fuori l’Adriatico come mare di collegamento con il Mediterraneo orientale e Suez ed infatti i porti del Nord Adriatico stanno prendendo le contro-misure (almeno quelli che l’hanno capito o non litigano fra di loro …..), a cominciare da Koper, che va a gonfie vele ….

Da varie voci risulta che i cinesi siano anche interessati alla flotta mercantile greca, ancora una delle più potenti del mondo, soprattutto nel settore bulk e merci varie, per acquisire naviglio e know-how ed accordi in tal senso pare siano in corso, l’argomento è da approfondire per chiudere il quadro e ci sto lavorando sopra ….

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Dulcis in fundo, mentre a poche centinaia di km imperversa la guerra civile siriana e l’ISIS, gli egiziani, sbattuti tutti gli oppositori in galera, stanno cominciando a scavare il nuovo canale di Suez per aumentare capacità di trasporto e soprattutto dimensione assoluta delle navi in transito, rincorrendo i “cugini di Panama”; ci vorrà un po’ di tempo, ma non moltissimo e poi la corsa al gigantismo navale fino alle navi da 22mila TEU non avrà più ostacoli nel Mediterraneo.

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Pubblicato da L'Alieno Gentile

Precedentemente conosciuto con il nickname Bimbo Alieno, L'Alieno Gentile è un operatore finanziario dal 1998; ha collaborato con diverse banche italiane ed estere. Contributor OCSE nel 2012, oggi è Global Strategist per l'asset management di una banca italiana.

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