“Usando le sue ampie risorse (dati e $) ha schiacciato o ostacolato ciò che ha percepito come potenziali minacce. Ha ridotto le scelte per i consumatori, ha soffocato l’innovazione e ha degradato la protezione della privacy per milioni di americani”
Processo a Facebook
La Federal Trade Commission ha citato in giudizio Facebook per pratiche monopolistiche nel settore dei social network e ha suggerito, tra le soluzioni possibili, lo scioglimento dell’azienda.
Concorrenza, privacy, fake news, sfruttamento della piattaforma da parte di regimi autoritari… FB condiziona la cosa pubblica, e i regolatori ora sono determinati a forzare il cambiamento.
Ci riusciranno?
Della causa su Google scrissi in una newsletter di Piano Inclinato di qualche settimana fa (l’iscrizione è gratuita, si può fare qui sul sito o dalla email stessa)
Le cause intentate contro Facebook si centrano essenzialmente sulle sue acquisizioni: Acquistando sistematicamente i potenziali concorrenti (come Instagram e WhatsApp) o bloccando gli sviluppatori di app rivali dalla sua piattaforma, ha provocato un danno ai consumatori che sarebbe difficile da dimostrare su servizi per lo più gratuiti. E poi c’è il danno alla privacy degli utenti e l’uso dei loro dati per canalizzare la scelta delle inserzioni pubblicitarie.
Fare uno spezzatino?
L’integrazione più profonda tra FB, Instagram, WhatsApp e Messenger serve probabilmente a rendere più complesso uno spin-off del gruppo.
I Giganti del web saranno pure innovatori, dal punto di vista dei servizi che offrono, ma come player dominanti, sono la solita vecchia storia: i loro servizi non sono davvero gratuiti, hanno solo costi occulti, facendo profitto su elevati costi per le inserzioni grazie ad una base utenti larghissima perché a tariffa nominale zero. E limitando la possibilità di scegliere servizi alternativi ai loro, visto che le loro app sono spesso preinstallate, e l’opzione standard è -in ogni campo- quella che raccoglie più clienti.
Se poi siete curiosi o ansiosi di capire meglio, c’è un bel libro di Franklin Foer intitolato “I nuovi poteri forti. Come Google, Apple, Facebook e Amazon pensano per noi“.
Perché un articoletto su un blog può essere utile, ma solo un buon libro ti dà la profondità che serve davvero.