Project bond: idee dal mondo

Qualche tempo fa, in un articolo intitolato “Dipanare le nebbie sulla spesa pubblica” feci una digressione sulla debt accountability, dando un po’ di spazio prosaico al concetto di project bond, di cui talvolta si sente parlare e spesso non si capisce di che si tratti.

Qualcosa, nel mondo, si muove. Dal principio

“aiutati, che il ciel t’aiuta”

Si passa a

“aiuta la tua comunità, che il ciel t’arricchisce”

Sono incappato in un sito americano: Neighbor.ly.

Neighbor.ly riprende uno strumento già diffuso e consolidato negli USA, I municipal bonds, e li inquadra in un servizio innovativo:

il sito segue un paio di progetti al giorno, selezionabili per località e  per argomento.

Non sono previste commissioni per l’utente, ma è richiesto un investimento minimo. Aderendo, il sottoscrittore sceglie di finanziare prestiti emessi da enti locali per progetti di lungo termine come riqualificazione urbanistica, scuole, strade, ospedali, palazzetti dello sport, e ne ricava una cedola a tassazione agevolata.

[tweetthis]Dove si spende il debito pubblico? Saperlo potrebbe essere un beneficio per tutti:[/tweetthis]

Niente che prometta di far diventare ricchi, ma si tratta di investimenti che ripagano l’investitore più di un titolo di Stato, e che si indirizzano su progetti specifici (quindi offrono un senso di partecipazione) e con un ritorno non solo cedolare, perché alimentano la spesa pubblica indirizzata ad infrastrutture che il sottoscrittore userà personalmente. In un certo senso è un modo di “votare” con i propri risparmi, indirizzando la spesa pubblica.

Far diventare il cittadino non più solo un contribuente/controparte a cui spremere risorse, ma un soggetto che dialoga anche sull’indirizzo delle stesse, forse è più concreto di slogan come “uno vale uno”, con un pizzico di probabilità in più di funzionare.

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Grazie per aver votato!

Pubblicato da L'Alieno Gentile

Precedentemente conosciuto con il nickname Bimbo Alieno, L'Alieno Gentile è un operatore finanziario dal 1998; ha collaborato con diverse banche italiane ed estere. Contributor OCSE nel 2012, oggi è Global Strategist per l'asset management di una banca italiana.

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