Le azioni di Fiat crollano in Borsa, e la colpa non è di “American Dream“, il libro di Marco Cobianchi sul decennio di Marchionne alla guida del Lingotto.
Lo shopping della People Bank of China annunciato ieri non sembra aver portato fortuna né a Fiat, né a Telecom (sempre più scaricata da Telefonica). Il problema di Fiat, nello specifico, si chiama “diritto di recesso”.
Di che si tratta?
La fusione fra Fiat e la controllata Chrysler annunciata qualche tempo fa, e che darebbe origine alla FCA, potrebbe saltare. Niente quotazione a New York, niente consolidamento, niente economie di scala.
La fusione, infatti, è un evento di così grande cambiamento da dover consentire agli azionisti l’opzione di recesso, ovvero il diritto di farsi liquidare l’investimento fatto se si trovassero non concordi con la trasformazione.
Le regole sul recesso, in Borsa, sono chiare:
I soci assenti o dissenzienti dalle delibere assembleari relative a decisioni particolarmente importanti, hanno il diritto di recedere dalla società e di ottenere il rimborso delle proprie azioni
le condizioni del recesso sono il prezzo medio dell’ultimo periodo avuto dal titolo da cui si recede. E qui son dolori: per FIAT è stato fissato a 7,727€ cioé quasi un euro in più degli attuali valori di Borsa.
All’azionista sciogliere il dilemma: se recede può incassare più dell’attuale valore di mercato dei suoi titoli, ma se recedono in tanti la fusione salta e quindi non c’è nulla da cui recedere.
Basta un 5,17% delle azioni (64,7 milioni) a far saltare la fusione e quelli che hanno espresso voto contrario all’assemblea di venerdì scorso erano poco più dell’8% del capitale.
Il rischio è elevato, ecco la ragione dello scivolone in Borsa di oggi.
Al momento, Fiat ha precisato che non ha ricevuto nessuna richiesta. Ma il diritto di recesso partiva da oggi…
Marchionne confida nel successo dell’operazione, immaginando che tutti considerino più conveniente non recedere, perché far saltare la fusione potrebbe deprimere i titoli a lungo. In ogni caso ha aggiunto:
“Altrimenti la fusione verrà ripresentata al mercato in un secondo momento”
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