Si parte alla scoperta del dopo QE

Si fanno tante parole, in particolar modo sul ruolo delle banche centrali nella gestione della crisi e sulla loro responsabilità nel “falsare” l’economia ed i dati.
Bene, allora a scanso di equivoci ripubblico un grafico aggiornato che spiega tutto quanto occorre dire. E’ il grafico che rappresenta gli asset in pancia alla principale banca centrale del globo , la Federal Reserve. Un grafico che sicuramente conoscerete già ma merita un ripassino.

FED TOTAL ASSETS

Fed total assets

Le attività detenute dalla Federal Reserve dopo 6 anni di QE sono riassunte in questo grafico. I titoli acquistati dalla FED sono lievitati a dismisura. Un ampio ventaglio di titoli ( di tutte le qualità con variegati emittenti) ed un portafoglio che si è praticamente quintuplicato, e che non tiene conto di ulteriori conti presenti in altri stati. Questo sarebbe l’attivo del bilancio FED. E nel passivo cosa troviamo? Fondamentalmente le riserve bancarie (sia in eccesso e richieste), la moneta in circolazione e un po’ di capitale sociale. In parole povere nessuno lo può ammettere, ma la FED è in assoluto l’hedge fund più aggressivo del pianeta. Però è la FED. Ma per il futuro basterà chiamarsi FED?
La Yellen, ovviamente, è molto sicura di se e dell’operato della sua Banca Centrale. Rischi di una bolla in atto? Assolutamente no. Possiamo stare tranquilli.

“I do not presently see a need for monetary policy to deviate from a primary focus on attaining price stability and maximum employment, in order to address financial stability concerns,” said Ms Yellen.
“That said, I do see pockets of increased risk-taking across the financial system, and an acceleration or broadening of these concerns could necessitate a more robust macro-prudential approach.” […] “Because a resilient financial system can withstand unexpected developments, identification of bubbles is less critical,” said Ms Yellen. (MW)

Come detto, per il bene dei mercati (e per evitare che un lavoro ormai più che quinquennale venga distrutto in un secondo) si cerca di ostentare massima sicurezza e di dare certezze.

Ma in realtà, di certezze ce ne sono ben poche. Per certi versi la parte facile è stata fatta fino ad oggi. Se ci pensate il QE non è nulla di complicato. Basta comprare e convincere il mercato che tu, Banca Centrale, sei decisa a sostentere finanza ed economia, salvando tutto il possibile (huh, mi viene in mente il “Whatever it takes”). Poi successivamente compri asset per monetizzarli e dare il denaro alle banche.
Ecco il problema, il denaro è stato girato al settore finanziario che quindi è stato salvato dalla banca centrale, senza però creare effettivi benefici all’economia in generale ed al tessuto strutturale della stessa.

E ADESSO?

E adesso il quantitative easing sta volgendo al termine. Il cosiddetto “tapering” sta progressivamente facendo cessare gli acquisti (quindi parlare ora di exit strategy è assolutamente prematuro visto che il QE è sempre operativo).
Ma poi… viene il bello. Parliamo di exit strategy e degli effetti sulla curva dei tassi. Senza poi dimenticare che la FED era il principale (e quasi UNICO sottoscrittore) delle nuove emissioni governative che quindi non verranno più copiosamente acquistate dalla Yellen.
E quindi?
E quindi prepariamoci per la parte più interessante ed intrigante della politica monetaria del QE (per non parlare poi del Giappone, ma quella è un’altra storia).
Pazientate…siamo solo all’inizio della tragicommedia.

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Pubblicato da Danilo DT

Danilo Rambaudi, alias Dream Theater, è un operatore finanziario dal 1995. Asset Allocation Manager, collabora con istituzioni finanziarie e siti finanziari italiani e non, nell'ambito dell'analisi e della ricerca. Analista tecnico, ma anche padre e marito (e a volte se ne dimentica).

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