L’aggettivo “mutuo”, dizionario alla mano, si riferisce alla reciprocità, alla condivisione. Con una interpretazione forse troppo letterale sul concetto di condivisione è allo studio un nuovo decreto legislativo che intende introdurre il Patto Commissorio nei contratti di mutuo. Il patto commissorio prevede che con più di 18 rate non pagate, o pagate con ritardo, la proprietà del bene messo a garanzia passi al creditore.
Il problema è ormai ben noto: nei casi di crediti in sofferenza garantiti da beni reali le banche si ritrovano a avviare le procedure giuridiche per l’esercizio dell’ipoteca, col risultato di incassare la liquidità soltanto dopo anni. I tempi di recupero dei crediti variano molto da Paese a Paese, ma anche a chi sfuggono i dati puntuali può venire in soccorso l’intuito: la ragione per cui i crediti deteriorati italiani valgono poco dipende molto anche da tempi di recupero indecorosi.
Quando si sente parlare di riforme, come di via necessaria a rimettere in carreggiata l’economia italiana, qualcuno ironizza, qualcun altro si oppone, perché la parola cambiamento si abbina facilmente a sforzo, alterazione ed in qualche modo disagio. Tuttavia la riforma della Giustizia civile è una necessità impellente, perché solo da banche sottoposte a minor pressione può discendere una circolazione del denaro più favorevole all’economia reale.