Er pasticciaccio brutto de target2

Non avrei mai immaginato che una lettera semplice semplice come quella di risposta di Mario Draghi agli On.Valli e Zanni eurodeputati del M5S potesse causare una bufera tale.
Lezioni sui sistemi di pagamento europei sono state date da entrambe le parti che per fortuna si possono schematizzare facilmente in due macroposizioni: i Pud€ e i noeuro, o almeno così sento i miei collaboratori definirli.
I Pud€ ribadiscono una posizione accademica sul funzionamento del sistema target2 dei pagamenti e sottolineano la fondatezza del discorso di Draghi: in caso di uscita dall’euro e dal sistema dei pagamenti europeo, i debiti accumulati vanno saldati interamente; i noeuro invece si arroccano nell’obiezione che tali ‘debiti’ non siano tali in realtà, e di conseguenza ne risultano perle di questa specie:

7a81027f-a938-47f9-88a5-6ce8b0ac6bc9

f90d8960-2981-424d-8f5a-270d796faeef

Tanto per dissipare ogni residuo eventuale dubbio, sia chiaro che ritengo corretta la posizione dei Pud€, e mi hanno fatto leggere alcune considerazioni molto ben esposte da Francesco Lenzi su Econopoly.
Tuttavia persistono posizioni noeuro e relativi alcolici commenti, anche per esempio sul blog di Guido Iodice che a sua volta se ne occupò tre gioni fa. Come è possibile, dato che la spiegazione di Lenzi (e altri immagino, ma non ne ho cercate lo ammetto) dovrebbe essere in sè chiara e così illuminante da togliere ogni residuo dubbio?
Fede immagino, credo quia absurdum. Oppure c’è alla base un fraintendimento, e ho l’arroganza di averlo individuato. Speriamo che tanta mia sicumera serva almeno a qualcosa. Proviamoci.

BUONGIORNO MI PRESENTO

Target2 è il sistema europeo per il regolamento delle transazioni fra banche aventi sede in diversi paesi che aderiscono al sistema di pagamenti. Il funzionamento è semplice e consta di questi passaggi:
1) il cliente italiano ‘a’ da ordine alla sua banca A di pagare il fornitore ‘b’ (tedesco per esempio) presso la sua banca B con sede in Germania,
2) la banca A addebita il conto di ‘a’ e da ordine alla sua Banca Centrale (BI) di addebitare il proprio conto acceso presso la stessa e accreditare alla BCE
3) BI fornisce istruzioni a BCE di accreditare il conto della banca B
4) B accredita il conto di ‘b’

Se tutti i passaggi avvenissero trasferendo veramente saldi liquidi disponibili, allora non esisterebbero saldi debitori e creditori in Target2.
Il fatto è che così non avviene. Passatemi la seguente frase: la vostra banca non paga “realmente” la propria Banca Centrale (BI), e quindi accumula un debito verso essa e (in ultima analisi) verso la BCE.
Chi si occupa di gestione della tesoreria ci può arrivare facilmente: se una banca dovesse mantenere in questi conti accentrati presso la propria Banca Centrale ogni giorno i saldi necessari per una regolazione perfetta delle transazioni, dovrebbe immobilizzare risorse piuttosto ingenti, per altro a interesse zero.
Un gran spreco, anche se non saprei cosa rispondervi se mi obiettate che sia sempre meglio che usarli per farne non performing loans

Diciamo a nostra scusante che questa non era l’eventualità che il regolatore aveva in mente quando ideò T2. Il suo scopo era permettere un sistema di pagamenti fluido, continuo, garantito ma che contemporaneamente non ostacolasse la crescita del credito e le profittevoli iniziative a sostegno della eonomia reale (sigh).

Pertanto ogni singola banca aderente a T2 non è costretta a detenere in ogni istante giacenze adeguate per fronteggiare sempre ogni transazione: qualora il saldo sia insufficiente, interviene la propria Banca Centrale che finanzia la banca, e provvede a chiudere l’operazione con la controparte estera.

Se poi alla fine della giornata il debito verso BI non viene estinto, esso si trasforma in finanziamento marginale. Naturalmente collateralizzato da adeguati titoli a garanzia.

[tweetthis]Nel sistema Target il debito verso la banca centrale è una esigenza per permettere la crescita del credito verso l’economia[/tweetthis]

Questo sistema permette di tenere libere risorse che ogni banca può altrimenti investire in credito a famiglie, imprese oppure in titoli pubblici. La logica che vi sta dietro, tolta la parte del rifinanziamento centrale, è la stessa che è dietro al calcolo della giacenza mensile di Riserva Obbligatoria delle banche presso la Banca Centrale.

MI SONO ROTTO, ADDIO

Cosa succede quindi se un paese a caso, il nostro per esempio, uscisse dall’euro? Supponiamo vi esca ma che decida di rimanere aderente a Target2. Naturalmente dovrebbe saldare integralmente il debito accumulato.
Questa non è una minaccia come anche Grillo, e altri avvinazzati personaggi sostengono: è un dato di fatto, e basta un poco di calma, di buon senso e umiltà per capirlo.

Se la banca centrale del proprio paese concede ad una sua banca un prestito, sta creando base monetaria (in euro); se il paese in questione esce dall’eurozona e converte la propria valuta perde istantaneamente la facoltà di produrre euro, quindi questa base monetaria in più va saldata. E va rimborsata in euro perché non è convertibile in Nuove Lire, trattandosi di debito verso un ente (la BCE) che da quel momento non è più “parte di te”.

Sul come rimborsarlo, possiamo aprire (nuovamente, si va avanti da anni ormai) le danze: svalutiamo competitivamente, stampiamo denaro e beviam beviam beviamo. Va bene, sono troppo vecchio per ostinarmi a darvi torto. Mi auguro abbiate ragione, ma io ho già preso le mie precauzioni.
Esso diventerebbe un debito denominato in valuta estera, e come tale soggetto alle possibilissime rivalutazioni del cambio che lo renderebbero eventualmente inesigibile per un paese che perda la fiducia dei mercati e il loro soccorso finanziario, oppure non riesca a guadagnare velocemente produttività per competere sui mercati globali, oppure non riesca a raggiungere quel abisso di svalutazione necessaria per bilanciare i propri costi di produzione e fare concorrenza ai mercati emergenti.
Avete apprezzato come sono stato diplomatico? ‘Eventualmente’, ‘possibile’, perché tutto voglio essere alla mia età ma per favore se mia figlia vi sentisse darmi del Pud€ ci perderei la faccia. Ma chi ha avuto la fantasia di un acronimo così idiota?[sociallocker].[/sociallocker]

Siamo arrivati in fondo. Se uscissimo e dovessimo pagare cosa succede? Ho sentito qualche noeuro affermare che tanto c’è la garanzia dei titoli (posizione sicuramente migliore di quelli che ‘tanto che cazzo vuoi che ci facciano? Ci mandano i panzer? Si fottano‘).
Bel tentativo. Sempre soldi che escono sono. Bye bye, bacio e via. 350 miliardi di risorse che prendono il volo. Guardate, non mi esprimo neppure sulle ovvie scelte di credit crunch che ne scaturirebbero.
Ma per fortuna nazionalizzeremo le banche, metteremo ai ceppi direttori, managers, 100 debitori insolventi e magari anche qualche governatore e presidente di Authority (sì, ve ne prego!! Questo sì).

E brindiam brindiam brindiamo!!

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Banchiere Cannibale

Mi piace avere vecchi amici a cena... Perché sotto la più bella ruota di pavone si cela sempre un culo di pollo.

Una risposta a “Er pasticciaccio brutto de target2”

  1. Ma perchè a me ogni spiegazione data su questa cosa suona sempre un po’ come : ” Si fa così perchè è stato stabilito da qualcuno che è così che si deve fare, del perchè è stato stabilito così e sopratutto dell’utilità di questo sistema non mi faccio domande” Chi si pone il dubbio che frigrifero tedesco sembra che lo pagha 2 volte… è uno stolto (avvinazzato?) immeritevole di risposta… Può essere che chi non ha un master in economia possa essere curioso e di avere il …desiderio di capire? Oppure noi illetterati siamo popolo bue e in quanto tale deve continuare a tenere la testa bassa per continura a brucare un prato sempre meno verde…(meglio non alzare la testa perchè potresti notare un praticello vede un po’ più in là e chissà mai che ti venga la malsana idea?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.