The Church: rock, psichedelia.

It seems so strange that the things I was chasing
Have all evaporated like a distant dream
Petty ambition, petty obstruction
Something in between

 

I really thought it would go on forever
Never believed they would sever the ties
All of the questions remaining unanswered
A stranger’s reflection in a stranger’s eyes

Steve Kilbey

Il vostro Mr Pian Piano ha avuto la fortuna di scambiare mail e collaborare con Steve Kilbey, mente della band australiana dei Church. Cosa raccontarvi? Steve è una specie di elfo “alla Syd Barrett” preso da viaggi metafisici, discipline orientali come lo yoga e viaggi vari ed eventuali, con un’autentica vena poetica, scrive infatti poesie allucinate e cura i testi della band. Come tutti gli artisti una forte urgenza espressiva e una sincerità a volte disarmante: imbarchiamoci per l’Australia!

Dalla terra dei canguri i Church ci mandano “canzoni in una bottiglia” che non sono mai scontate, ma sempre preziose e ben curate, e le compongono da quasi mezzo secolo con fasi alterne di popolarità, dalle vette in tutte le hit parade planetarie con “Under a Milky Way” all’apparente scomparsa in dischi sotterranei, per poi riemergere in mille modi e mai ripetitivi, cercando sempre molte strade ed imboccando certamente anche vicoli ciechi, ma non rinunciando mai ad un racconto stralunato ed esistenziale. Con i Church torniamo ad un rock psichedelico di qualità con la voce di Kilbey che morbida e sognante ci accompagna in ballate psichedelicamente dilatate e con arrangiamenti mai scontati e sempre colorati ovvero ricchi timbricamente, siano tinte brillanti o scure se non tenebrose.

Molti cambi di formazione, ma Steve Kilbey sempre al timone a dirigere la band. Si respirano tante influenze, ad esempio i Pink Floyd, per dirne una, ma tutte vengono ridigerite in una poetica caratteristica, che dell’Australia restituisce i paesaggi aperti, disabitati in gran parte, spalancati su deserti, attraversati dalle “vie dei canti” di Chatwin. Australia un tempo terra esclusiva di aborigeni ora ghettizzati ed esclusi dai coloni bianchi, in una triste e vecchia storia che si ripete, dove i nativi vengono sterminati o relegati ai margini della società, come cose, ostacoli per qualche campagna mineraria, quasi bestie nel dileggio razzista dei conquistadores di turno.

L’homo sapiens e la sua spinta di annientare il diverso, la “razza” avversa, a difendere a furor di genocidi la propria “etnia” minacciata da non si sa bene cosa, pronto a far terra bruciata, rapire bambini inermi, umiliare e torturare, stuprare ed infine cancellare interi popoli. Si fa presto a dire pace, la pace della sopraffazione è solo sopraffazione e nient’altro, ma sembra un concetto difficile da comprendere per chi si ubriaca di concetti astratti e si abbevera nel calore di case accessoriate con acqua calda ed ampie biblioteche, accolto dall’abbraccio dei propri cari per cui non ha nulla da temere. Lo sanno bene gli Aborigeni cosa sia la pace della sopraffazione e non solo gli Aborigeni.

Torniamo a Steve Kilbey e arriviamo a quel che vi ho cucinato per oggi. Vincete ogni pregiudizio, scoprirete come le canzoni dei Church siano proprio belle con spezie di Bertold Brecht e Kurt Weil, insaporite con un pizzico abbondante di Pink Floyd e altri ottimi ingredienti in un impasto unico, ovvero quello dei CHURCH. Allora miei prodi tra un temporale e una grandinata di maggio CLICCATE QUI e gustatevi una playlista ricca di atmosfere cangianti, canzoni che magari sapete a memoria e altre mai sentite e viaggiamo tutti insieme in Australia e brindiamo alla salute di Steve Kilbey e delle sue atmosfere da un altro mondo.

Desiderate qualcosa di diverso dalle belle ballate psichedeliche dei Church? Il jukebox di Mr Pian Piano con tutti i musicisti e le musiciste del nostro intrigante menù è come ogni domenica a vostra completa disposizione: classica, jazz, pop, rock e ambient sono lì ad aspettarvi. Non vi resta che calarvi in un nuovo viaggio e raggiungere a piedi il bar “Piano Inclinato” dove durante la settimana si parla d’economia, mentre al sabato ed alla domenica, letteratura, musica e scienza occupano il locale. Il padrone di casa Alieno Gentile sarà lieto di accogliervi. Se volete scoprire in dono altre monografie e playlist curate da Mr Pian Piano di decine e decine e decine (e decine) di superbi musicisti avete ben tre opzioni!

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Buon ascolto!

 

 

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Pubblicato da Mr Pian Piano

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